Il ministero della cultura ha aperto un’indagine sul credito d’imposta riconosciuto al film stelle della notte, diretto da Rexal Ford, pseudonimo di Francis Kaufmann, arrestato in Grecia per il caso della madre e figlia trovate morte a Villa Pamphili. Il dipartimento cinema ha avviato approfondimenti urgenti per verificare la regolarità delle agevolazioni fiscali concesse e intervenire in caso di irregolarità.
Le indagini ministeriali sul tax credit del film stelle della notte
La direzione generale cinema del ministero della cultura ha comunicato di essersi attivata per eseguire ulteriori verifiche sul tax credit concesso al film stelle della notte. L’inchiesta nasce dopo che Francis Kaufmann, noto con il nome falso Rexal Ford, è stato arrestato in Grecia in relazione a un grave caso di cronaca. La procura e gli uffici ministeriali vogliono chiarire se le agevolazioni fiscali riconosciute al progetto audiovisivo siano state ottenute in modo corretto.
Nel caso emergessero irregolarità nell’uso del credito d’imposta, la normativa prevede la revoca immediata di ogni beneficio già concesso. Inoltre, il produttore riceverebbe un divieto di accedere ai benefici della legge cinema per un periodo di cinque anni. Qualora venissero rilevate fattispecie penalmente rilevanti, queste verrebbero segnalate agli organi giudiziari competenti. Il ministero segue con attenzione gli sviluppi, anche per evitare che casi di questo tipo possano danneggiare la filiera cinematografica nazionale.
Benefici fiscali al produttore italiano coevoltion srl e documentazione presentata
Il ministero ha precisato che il tax credit è stato concesso non direttamente alla società statunitense di Rexal Ford, bensì a coevoltion srl, produttore esecutivo italiano che ha presentato le domande preventive e consuntive nel 2020 e 2023. Entrambe sono risultate formalmente regolari dal punto di vista documentale e amministrativo. Questa distinzione tra produttore straniero e produttore esecutivo italiano è centrale per le indagini in corso.
La domanda consuntiva, indispensabile per ricevere il credito definitivo, includeva la certificazione dei costi firmata da un revisore ufficiale dei conti, elemento richiesto dalla normativa italiana per la concessione del contributo. Il credito è stato inoltre ceduto a un istituto bancario, una pratica comune per la gestione finanziaria delle produzioni cinematografiche. Questi dettagli confermano, almeno sulla carta, che la documentazione presentata era completa e in regola con le norme vigenti ai fini dell’ottenimento della misura di sostegno fiscale.
Implicazioni del caso sulle normative per le agevolazioni cinematografiche
Il caso di stelle della notte solleva interrogativi sull’efficacia dei controlli preliminari adottati per l’ammissione ai benefici fiscali per il cinema. La legge cinema prevede rigorosi meccanismi di controllo per evitare abusi e garantire che i contributi siano destinati a opere realmente meritevoli e legittime. L’attività del ministero in questo caso dimostra come, in presenza di elementi che richiedano un approfondimento, si possa intervenire tempestivamente con verifiche approfondite.
Complessità del mercato cinematografico globalizzato
La caratura internazionale del produttore coinvolto e l’incidenza mediatica legata a vicende penali mettono in evidenza le complessità di un mercato cinematografico sempre più globalizzato. Le amministrazioni devono bilanciare la necessità di sostenere le produzioni estere in collaborazione con società italiane e la salvaguardia delle regole. “I risultati delle indagini ministeriali potrebbero influenzare futuri criteri di verifica per gli accessi ai contributi e rafforzare le garanzie sulla trasparenza delle procedure.”
Lo sviluppo di questa vicenda sarà seguito con attenzione dagli operatori del cinema e dagli organi di controllo. La tutela del credito d’imposta rimane un tema centrale per la governance delle risorse pubbliche destinate alla cultura e per la reputazione dell’intero settore.