Simone Cicalone, youtuber e ex pugile noto per i video contro i borseggiatori della metro di Roma, è stato protagonista di due episodi di intimidazione in meno di un giorno. Le minacce sono cominciate mentre attraversava la strada in zona Piramide, per poi proseguire sotto casa sua la sera stessa. I fatti sollevano interrogativi sulla sicurezza e la libertà di espressione nella capitale.
L’aggressione in strada: l’auto che accelera all’improvviso
Erano circa le 10 del mattino di giovedì scorso quando Simone Cicalone ha lasciato la sua abitazione nel quartiere Piramide, Roma. Mentre attraversava sulle strisce pedonali un’auto — una Fiat Punto del 2013, come ha stimato — si è fermata di colpo proprio davanti a lui. Improvvisamente la vettura ha accelerato, arrivandogli praticamente ai piedi. A bordo c’erano tre uomini sulla ventina o poco più.
I tre hanno chiamato Cicalone per nome, un dettaglio che ha aumentato la tensione. Uno di loro gli ha domandato che lavoro facesse e alla sua risposta, “faccio video”, ha incalzato con la frase: “La devi fare finita”. Cicalone ha chiesto a sua volta cosa facessero ma uno ha risposto che vendevano auto, dichiarazione che lui non ha creduto. A quel punto i tre hanno ostacolato il passaggio con l’auto, “con fare intimidatorio” secondo la testimonianza di Cicalone. Nonostante la pressione, è riuscito a sganciarsi e a proseguire, scosso, senza però filmare l’evento.
Leggi anche:
La seconda minaccia sotto casa: l’inseguimento di una smart brabus
La sera seguente, l’intensità delle intimidazioni è cresciuta. Una Smart Brabus si è fermata sotto l’abitazione di Cicalone. Dentro c’erano due persone diverse rispetto a quelle incontrate al mattino. Dalla vettura sono partite minacce esplicite, parole come “ti ammazziamo” urlate al suo indirizzo. Cicalone e chi era con lui hanno provato a inseguirli fino a un semaforo, ma i due sono fuggiti rapidamente.
Questo secondo episodio, arrivato poche ore dopo il primo, indica un’escalation delle minacce, che sembrano dirette e scelte, non un caso isolato. L’intera vicenda è stata segnalata anche ai Carabinieri intervenuti per raccogliere la denuncia.
Il contesto di attività di simone cicalone: battaglie contro i borseggiatori
Simone Cicalone ha costruito la sua notorietà pubblicando video in cui denuncia i borseggiatori nella metropolitana di Roma. La sua attività ha fatto nascere sia solidarietà che polemiche in città. Dalle stesse zone più problematiche, come San Lorenzo o Colle Salario, erano già arrivate offese e scritte contro di lui, ma queste intimidazioni dirette rappresentano un salto di gravità.
Cicalone rileva che la sua azione non si limita a denunciare ma coinvolge anche la raccolta di documenti smarriti, numerosi ogni settimana, a testimonianza dei problemi di sicurezza nei mezzi pubblici. La sua volontà di non fermarsi resta chiara nonostante il timore.
I riflessi sulle libertà civili e la sicurezza a roma
I due episodi di violenza verbale e il tentativo di blocco mostrano una realtà complessa e preoccupante. Le minacce così mirate spingono a riflettere su come sia difficile mantenere una posizione critica senza subire ritorsioni in alcune aree di Roma.
Le forze dell’ordine hanno acquisito le testimonianze di Cicalone, ma resta da capire quale risposta verrà data. Il caso richiama l’attenzione sulla tutela della libertà di espressione e sulla necessità di garantire la sicurezza a chi racconta in prima persona le difficoltà della città, evitando così che il disagio sociale si traduca in intimidazioni al silenzio.