Milano, solo Milan e Inter in corsa per l’acquisto dell’area di san siro: tra bonifiche e polemiche

Il futuro di San Siro è in discussione a Milano, con Milan e Inter come unici contendenti per il nuovo stadio, mentre crescono le opposizioni locali e i ricorsi legali.
Il futuro di San Siro è al centro di un acceso dibattito a Milano, con Milan e Inter protagonisti nelle trattative per il nuovo stadio, mentre comitati locali e personalità pubbliche si oppongono alla demolizione dello storico impianto Meazza. - Unita.tv

Il futuro dello stadio di San Siro torna al centro dell’attenzione a Milano. Solo Milan e Inter sono rimaste in gioco per acquisire l’area destinata al nuovo impianto sportivo. Il dibattito sulle bonifiche, i costi della demolizione e le contestazioni dei comitati locali infiammano le prossime mosse sulla trasformazione di uno dei simboli della città.

Trattative tra milan e inter per acquisire san siro

Dopo che l’avviso pubblico, scaduto il 30 aprile, è rimasto senza offerte diverse da quelle già presentate dai due club, Milan e Inter diventano gli unici interlocutori del comune di Milano. Il sindaco Giuseppe Sala ha chiarito che l’amministrazione porterà avanti colloqui tecnici e discussioni economico-finanziarie solo con queste società.

Il nodo principale riguarda le bonifiche del terreno destinato a ospitare il nuovo stadio. Sala ha spiegato che, in mancanza di analisi preliminari complete, bisognerà verificare l’effettivo stato del terreno. Al momento non sembrano esserci grandi problemi, dato che quell’area non ha ospitato industrie inquinanti.

Costi e rifunzionalizzazione dello stadio meazza

Il progetto finale potrà determinare la quantità di terra da spostare o trattare. Sala ha inoltre confermato che se si procederà alla rifunzionalizzazione dello stadio Meazza, il costo graverà sulle due società coinvolte. I costi legati alla demolizione parziale del Meazza, definito “la scala del calcio”, saranno a carico di Milan e Inter.

Il sindaco non ha voluto specificare l’importo, segno che le cifre sono ancora da definire. Questa fase negoziale si presenta quindi delicata e complessa, con diversi aspetti tecnici e economici da chiarire. Ma c’è volontà esplicita del comune di proseguire con i due club, per evitare ritardi ulteriore e mantenere in vita il progetto del nuovo impianto.

Polemiche e opposizioni da comitati e personaggi pubblici

Il progetto del nuovo stadio non è privo di contestazioni. Il comitato Sì Meazza ha presentato un esposto alla corte dei conti contro la demolizione di San Siro. Nel documento si sostiene che il vincolo sul secondo anello dello stadio sarebbe già in vigore, bloccando quindi la possibilità di abbattere quella parte dello stadio storico.

Il sindaco Sala ha risposto definendo queste azioni come tentativi di bloccare il progetto, sostenendo però di avere pareri legali solidi e l’ok della sovrintendenza riguardo alla tempistica del vincolo.

Le voci contrarie dal mondo culturale e ambientalista

Anche il regista inglese Ken Loach ha espresso la propria opposizione con una lettera nella quale definisce sconvolgente l’idea di abbattere San Siro. Sala ha replicato sottolineando che ognuno è libero di avere un’opinione, ma bisogna considerare le alternative.

In effetti, Milan e Inter vogliono un nuovo stadio, e la proposta alternativa di spostare le partite allo stadio di San Donato non è accolta favorevolmente dai tifosi storici.

In parallelo, il consigliere comunale ambientalista Enrico Fedrighini ha annunciato un’iniziativa di “contro-propaganda” contro il progetto Meazza. Organizzata dal coordinamento Parco Ovest e altri comitati di quartiere, la prima tappa si tiene domenica prossima alla fermata della metropolitana M1 QT8.

Queste mobilitazioni evidenziano la forte opposizione che esiste a livello locale, con diverse realtà cittadine pronte a difendere il patrimonio storico e verde legato allo stadio.

Ricorso al tar e prossime tappe giuridiche

Il presidente del comitato Sì Meazza, Luigi Corbani, ha confermato di aver notificato un ricorso al TAR per bloccare l’intero iter del progetto. La mossa punta a ottenere l’annullamento delle decisioni che consentirebbero la demolizione di parti dello stadio e la costruzione del nuovo impianto. Così i tempi potrebbero ulteriormente allungarsi.

Intreccio di questioni tecniche e politiche

L’iter complessivo appare complesso, visto che si intrecciano elementi tecnici, ambientali, finanziari e legali. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se Milan e Inter riusciranno a procedere senza ostacoli, oppure se ulteriori battaglie giudiziarie e politiche bloccheranno la trasformazione di San Siro.

Nel frattempo la città resta divisa: da un lato chi vuole un impianto nuovo e all’avanguardia, dall’altro chi difende il valore storico e culturale dello stadio Meazza così come è. Milioni di cittadini seguiranno senza distrarsi l’evoluzione di questa vicenda che, come sempre, racconta molto del cambiamento milanese e delle sue tensioni.