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Milano, sindaco Sala indagato per urbanistica: accuse di induzione indebita e false dichiarazioni

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Sindaco Sala sotto inchiesta per presunte irregolarità urbanistiche a Milano - Unita.tv
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La politica milanese è scossa da una nuova bufera. Il sindaco Beppe Sala è finito sotto indagine nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dell’urbanistica in città. La Procura lo accusa di induzione indebita e false dichiarazioni riguardo alla sua identità o a quella di altri. Con lui ci sono altre figure di spicco legate alla rigenerazione urbana e alle decisioni del Comune. L’inchiesta punta il dito su possibili irregolarità negli appalti pubblici e nelle commissioni di controllo. Sala, dal canto suo, respinge tutto e denuncia metodi investigativi fuori dall’ordinario.

Indagati e misure cautelari: la stretta della Procura Di Milano

L’indagine partita a Milano coinvolge diversi nomi importanti del mondo immobiliare e politico. Oltre a Sala, la Procura ha chiesto sei misure cautelari. Tra i principali spiccano Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima, noto per grandi progetti in città, e Giancarlo Tancredi, assessore all’Urbanistica. Secondo gli inquirenti, ci sarebbero reati come falso e corruzione legati ai bandi e agli appalti per la rigenerazione urbana. Nel mirino anche l’architetto Stefano Boeri, accusato di pressioni sui membri della Commissione Paesaggio del Comune.

L’inchiesta cerca di ricostruire un sistema in cui le gare d’appalto venivano pilotate a favore di certe società, con la complicità di esponenti istituzionali e imprenditoriali. La Commissione Paesaggio, che dovrebbe vigilare sul rispetto delle regole ambientali e urbanistiche, sarebbe invece sottoposta a interferenze. Questo ha acceso uno scandalo pubblico e creato tensioni nell’amministrazione.

Sala risponde alle accuse: “Metodo Inaccettabile, nessuna pressione”

Beppe Sala non ci sta. Ha definito “allucinante” il fatto di aver saputo della sua iscrizione agli atti dai giornali, e non direttamente dalla Procura. Un modo di fare, dice, “inaccettabile” che danneggia trasparenza e diritto di difesa. Sulle accuse, ha chiarito alcuni punti chiave, a partire dal caso del Pirellino, edificio ceduto dal Comune nel 2019.

Sala spiega che quell’operazione non ha mai portato a lavori di ristrutturazione o rigenerazione. Dopo anni, non è stato trovato un accordo con la proprietà sull’uso dell’immobile. Ha negato ogni tentativo di “induzione” o pressione indebita, sostenendo che si è trattato solo di una lunga trattativa tra le parti. Anche sui rapporti con la Commissione Paesaggio ha fatto chiarezza. Ha detto che la composizione della commissione è decisa da una struttura interna al Comune, non dal sindaco.

Il primo cittadino ha sottolineato che i contatti con quella commissione sono stati quasi nulli. Ha negato di aver mai scambiato informazioni o numeri di telefono con il presidente Marinoni. Chi gli è vicino lo descrive “demoralizzato” ma deciso a restare in sella. Ha chiesto tempo per studiare bene i documenti e riflettere sulle accuse.

Scandalo urbanistica, rischio stop ai progetti per Milano

Questo scandalo coinvolge uno dei temi più delicati per Milano: la rigenerazione urbana, fondamentale per lo sviluppo della città. La presenza di indagati di alto profilo nell’amministrazione rischia di rallentare o complicare i lavori in corso. Se le accuse venissero confermate, la fiducia nell’operato degli enti pubblici potrebbe vacillare, e si aprirebbero dubbi sulle procedure adottate finora.

Le misure cautelari chieste segnano un momento difficile per la guida della città e per il mondo immobiliare locale. La Procura vuole fare chiarezza su possibili manipolazioni negli appalti, un problema che rischia di bloccare o far slittare di molto molti interventi. Il caso del Pirellino, come spiegato da Sala, mostra che qualcosa è già andato storto da tempo.

L’inchiesta arriva in un momento in cui, a livello nazionale, l’attenzione su appalti pubblici e conflitti di interesse è più alta che mai. Milano, grande metropoli e centro economico, deve affrontare questa emergenza proprio a pochi anni da eventi importanti e grandi investimenti.

La vicenda resta sotto stretta osservazione. Il sindaco continua a negare ogni coinvolgimento diretto e si prepara a valutare con attenzione gli sviluppi dell’indagine. La città aspetta di vedere quali saranno le prossime mosse dell’amministrazione e della magistratura, per capire come andranno avanti i progetti di trasformazione urbana nei prossimi mesi.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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