Milano ricorda sergio benvenuti, campione di boxe scomparso a 87 anni dopo lunga malattia
Milano piange Sergio Benvenuti, campione di boxe scomparso a 87 anni, la cui carriera è stata segnata da epiche sfide con Sandro Mazzinghi e momenti indimenticabili a San Siro.

Milano ricorda Sergio Benvenuti, leggendario pugile scomparso a 87 anni, la cui storica rivalità con Sandro Mazzinghi ha segnato la boxe italiana con sfide epiche e un legame duraturo nel tempo. - Unita.tv
La città di Milano saluta uno dei suoi campioni più celebri, Sergio Benvenuti, scomparso all’età di 87 anni. La sua carriera ha attraversato momenti indimenticabili, fra sfide leggendarie e rivalità storiche che hanno segnato la boxe italiana e internazionale. Gran parte della sua fama è nata proprio nell’arena milanese di San Siro, teatro di incontri epici che ancora oggi attirano l’attenzione degli appassionati.
La rivincita a roma e la conferma del dominio di benvenuti
Il contratto dell’incontro prevedeva la rivincita, disputata al palazzo dello sport di Roma il 17 dicembre dello stesso anno. Questa volta la posta in gioco fu confermata, ma il confronto si svolse con un ritmo più equilibrato. Benvenuti dominò per 15 riprese e vinse agli punti, confermando il suo ruolo di campione.
La gara fu combattuta e faticosa, con entrambi i pugili segnati dagli scambi duri. Benvenuti finì per usare una bomboletta di ossigeno per riprendersi dall’impegno intenso. Il punteggio fu definitivo e netta fu la decisione dell’arbitro Aniello, che vide Benvenuti vincitore per due punti, affiancato dai giudici Brambilla e Ferrara con margini lievemente diversi.
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Sul ring, proprio Mazzinghi accolse con una stretta di mano il rivale, gesto seguito però dal malumore dei tifosi che protestarono con insulti e lancio di verdura. Nei giorni successivi, però, il toscano ribadì il proprio dissenso per l’esito, alimentando una polemica che si prolungò su molte pagine e autori. Quel duello, oltre ad assegnare un titolo, aprì un capitolo controverso della boxe italiana.
Milano e la memoria di due campioni legati da sfide e riconciliazioni
Sergio Benvenuti si è spento a 87 anni dopo una lunga malattia, mentre Sandro Mazzinghi era scomparso il 22 agosto 2020. La loro vita sportiva è stata così legata da eventi che hanno segnato molte generazioni di appassionati.
Uno dei momenti più importanti resta l’incontro del 26 maggio 1968 a San Siro, quando Mazzinghi riconquistò il titolo mondiale superando il coreano KiSoo Kim, reduce dalla vittoria su Benvenuti. Quel giorno, 60 mila persone assistettero a un’altra pagina di boxe milanese.
Il destino li ha portati via in tempi diversi e ora la loro eredità continua a vivere nelle storie raccontate dagli sportivi e dai tifosi. Milano, di fatto, non dimenticherà mai Sergio Benvenuti e Sandro Mazzinghi, due campioni che hanno fatto vibrare un’intera città con le loro sfide.
La notte di san siro: quando milano fu teatro di un incontro leggendario
Il 18 giugno 1965, San Siro si trasformò in un’arena gremita, pronta a vivere uno degli scontri più discussi nella storia della boxe italiana. Sergio Benvenuti, giovane sfidante, affrontò il campione del mondo dei superwelter, Sandro Mazzinghi, davanti a ben 40 mila spettatori. Un evento così carico di aspettative da essere paragonato a grandi manifestazioni sportive della città.
Lo Stadio Meazza si colorò di attesa e tensione, mentre personalità come Marcello Mastroianni e Delia Scala occupavano gli spalti insieme ad altre celebrità del mondo dello spettacolo. L’evento mosse un incasso superiore ai 100 milioni di lire, con le borse di 22 milioni per Mazzinghi e 15 per Benvenuti che riflettevano l’importanza di un incontro senza esclusione di colpi, sia dentro che fuori dal ring.
La tensione tra i due pugili era palpabile. Dopo cinque riprese di un confronto cauto e misurato, Benvenuti cambiò ritmo nel sesto round e colpì con un montante destro che mandò al tappeto Mazzinghi. L’arbitro decretò il ko e la vittoria del titolo mondiale per Benvenuti, un esito contestato dalla parte del campione uscente, che accusò un conteggio troppo veloce. Quell’episodio alimentò polemiche e contrasti che durarono a lungo ma impreziosirono ancor di più la rivalità tra i due atleti.
La rivalita e la pace tra benvenuti e mazzinghi, simboli di una stagione sportiva
Il confronto tra Sergio Benvenuti e Sandro Mazzinghi è paragonabile alle più celebri dispute sportive italiane, come quella tra Coppi e Bartali o quella tra Rivera e Mazzola. Una rivalità aspra ma capace, negli anni, di trasformarsi in rispetto. Quel binomio di sfide tra i due pugili ha contribuito a rafforzare la loro fama, segnando un’epoca.
Nel novembre 2014, Benvenuti propose di mettere da parte vecchi rancori con un gesto simbolico: “Prendiamo a pugni il passato, è tempo di fare la pace”. Mazzinghi, tuttavia, non accolse quell’invito in quell’occasione. Quattro anni più tardi la storia si ribaltò. In occasione degli 80 anni di Benvenuti, Mazzinghi gli inviò gli auguri tramite Facebook. Qualche giorno dopo, quando l’ex campione triestino finì in ospedale, fu proprio Mazzinghi a fargli una telefonata per manifestare la sua vicinanza.
La loro storia ha attraversato grandi momenti del ring e della vita, confermando uno stretto legame che non si è mai veramente spezzato. Milano, che ha vissuto intensamente gli anni della loro gloria, conserva ancora vivo il ricordo di quegli eventi e di quei duelli.