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Milano ricorda lapo bressan piccolo chef e musicista con auditorium intitolato e iniziative benefiche

Il ricordo di Lapo Bressan vive nelle scuole milanesi attraverso l’intitolazione dell’auditorium e iniziative solidali, unendo musica, cucina e comunità in un omaggio commovente.

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L’intitolazione dell’auditorium della scuola Carmelita Manara a Lapo Bressan, giovane appassionato di cucina e musica scomparso prematuramente, celebra la sua memoria attraverso musica, iniziative solidali e il sostegno alla pediatria. - Unita.tv

Il ricordo di Lapo Bressan affiora tra le mura della scuola Emilio Morosini e Beatrice di Savoia in zona XXII Marzo, dove il giovane ragazzo milanese ha vissuto i suoi anni di studio e passioni. A dodici anni Lapo è stato strappato alla vita da un tumore cerebrale, ma i suoi sogni e le sue note rimangono vivi tra compagni e insegnanti. L’auditorium della scuola secondaria Carmelita Manara di via Bezzecca è stato intitolato proprio a lui, un omaggio che coinvolge famiglia, alunni e docenti in un appuntamento che intreccia memoria e musica.

La passione di lapo per la cucina e la musica

Lapo Bressan sognava di diventare chef. Una passione che si è fatta sentire sin da piccolo, tanto da guadagnarsi dentro il mondo della cucina i soprannomi affettuosi come “piccolo chef”. Non soltanto il cibo però, anch’esso parte della sua vita, ma anche la musica si era fatta spazio tra i suoi interessi. Aveva scelto l’indirizzo musicale alla scuola secondaria e si stava dedicando allo studio del flauto traverso. Il giovane riusciva a incantare gli animi di chi lo ascoltava, spesso amici e familiari, mentre suonava in piccoli concerti a cui partecipava con entusiasmo.

La musica come legame

A testimonianza della sua abilità e dedizione, i compagni di scuola continuano a considerare la musica un filo che li lega ancora a lui. Quella stessa musica si è trasformata in un gesto di ricordo tangibile nel giorno della scoperta della targa che ha dato all’auditorium il nome di Lapo. Nel pomeriggio del 3 novembre, infatti, il piccolo concerto organizzato dagli amici ha celebrato la sua presenza invisibile tra i banchi e nei corridoi dell’istituto.

L’intitolazione dell’auditorium: un gesto che parla di memoria e futuro

La cerimonia di intitolazione si è svolta nel cuore della scuola Carmelita Manara, che Lapo aveva frequentato fin dall’età primaria. Il dirigente scolastico Ugo Martelli ha sottolineato come l’auditorium sia il luogo più adatto per mantenere viva la memoria del ragazzo. È uno spazio dedicato alla creatività dei ragazzi, dove idee e progetti prendono forma, esattamente quello che Lapo amava e rappresentava.

La famiglia e il simbolo del diario

Alla cerimonia ha partecipato anche la famiglia di Lapo, con il padre Marco Bressan e la madre Chiara Nocentini visibilmente commossi. A loro è stato consegnato un diario pieno di pensieri e ricordi scritti dai compagni di classe, un simbolo che racchiude emozioni e parole rivolte a chi manca ancora profondamente. Leggere la poesia “L’astronauta” di Guido Catalano, simbolica e struggente, ha arricchito l’omaggio. Quei versi parlano di un viaggio senza ritorno, di un salpare senza sapere dove, proprio come è accaduto a Lapo.

Il sostegno della comunità e le iniziative per ricordare lapo

Il ricordo di Lapo si estende ben oltre l’ambiente scolastico e tocca anche la solidarietà. Il “sestetto di flauto”, gruppo formato da alcuni suoi compagni, è stato premiato a Como in un concorso musicale e ha eseguito un brano in suo onore. Questo gesto ha reso evidente quanto Lapo fosse parte integrante di quel gruppo: “Lapo è il sesto componente”, ha sottolineato l’insegnante e coordinatore di classe Roberto Radini.

La cucina diventa sostegno

La sua passione per la cucina ha preso vita anche in un progetto concreto: un libro di cento ricette ideate da lui. Questo volume non resta solo un ricordo ma si trasforma in aiuto concreto per altri bambini malati. Con la collaborazione dell’associazione Vidas, che ha assistito Lapo fino alla fine, la vendita del libro mira a finanziare cento giornate di assistenza pediatrica. I fondi raccolti finora superano i tredicimila euro, cifra significativa per un’iniziativa nata in tempi brevi.

La sfida di marco bressan

Marco Bressan, il padre, prepara anche una sfida personale che rappresenta il legame con il figlio e la voglia di sostenere chi lotta. Ha pianificato una pedalata di 430 chilometri da Milano al Bosco di San Vivaldo, in Toscana, dove riposano le ceneri di Lapo. Durante il viaggio farà fermate ogni cento chilometri per donare 100 euro a Vidas, un gesto che vuole abbracciare tutte le famiglie in difficoltà. Questo impegno racconta una storia di dolore e resilienza, ma anche di comunità che si ritrova attorno a un ragazzo che non si lascia dimenticare.