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Milano in piazza per le contromanifestazioni contro il Remigration summit a Gallarate

Milano si prepara a una giornata di proteste il 17 maggio 2025, con un presidio autorizzato in piazza San Babila e un corteo antifascista non notificato da largo Cairoli.

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Sabato 17 maggio 2025 Milano ospita due manifestazioni contro il Remigration Summit di estrema destra a Gallarate: un presidio autorizzato e pacifico in piazza San Babila e un corteo antifascista non autorizzato da largo Cairoli, con tensioni e sfide per le forze dell’ordine. - Unita.tv

Milano si prepara a una giornata intensa di proteste sabato 17 maggio 2025, mentre a Gallarate si svolge il Remigration summit, un incontro delle forze di estrema destra europee. La città ospita due diverse contromanifestazioni, che esprimono la contrarietà a questa riunione politica e impegnano le autorità locali e le forze dell’ordine. Vediamo come si sviluppano i diversi appuntamenti e quali sono le preoccupazioni principali.

Presidio istituzionale in piazza san babila con attese di grande partecipazione

Il primo appuntamento è un presidio organizzato in piazza San Babila nel cuore di Milano. L’evento è stato promosso da una rete di oltre 70 gruppi, tra cui partiti politici, associazioni e sindacati. Gli organizzatori prevedono la presenza tra 8 e 10 mila persone, che si ritroveranno per una manifestazione ufficiale e pacifica.

Tra i protagonisti confermati ci sono la segretaria del Pd Elly Schlein e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, che dovrebbe accendere i riflettori su temi sociali e di politica democratica. Il presidio vuole rappresentare una risposta netta alla svolta nazionalista e xenofoba promossa dal summit in programma a Gallarate, puntando a riaffermare i valori dell’inclusione e del dialogo.

Questa manifestazione si svolge sotto il controllo delle autorità ed è stata regolarmente autorizzata. Gli organizzatori hanno assicurato che si tratta di un momento di mobilitazione pacifica, aperto alla cittadinanza e volto a mostrare un fronte ampio e unito contro la retorica dell’estrema destra. La piazza si prepara ad accogliere un pubblico variegato, interessato a far sentire una voce istituzionale e di massa.

Corteo antifascista non autorizzato parte da largo cairoli con preoccupazioni per la sicurezza

Il secondo evento, molto diverso, si annuncia più problematico per le forze dell’ordine. Un corteo antifascista, con circa mille partecipanti stimati, prenderà il via nel primo pomeriggio da largo Cairoli. La protesta è stata organizzata soprattutto sui social con un carattere internazionale, richiamando partecipanti da diverse regioni italiane e da paesi come Grecia e Francia.

Questo corteo non è stato notificato alla Questura di Milano. Senza un percorso ufficiale comunicato, le autorità faticano a prevedere gli spostamenti precisi dei manifestanti e non hanno ricevuto garanzie sul mantenimento della calma durante la protesta. Questo aumento di incertezza alza l’attenzione sui possibili momenti di tensione, soprattutto perché in passato manifestazioni simili hanno registrato scontri.

La presenza di forze antagoniste straniere rafforza la preoccupazione dei vertici della sicurezza. Già si preparano dispositivi di controllo e intervento per evitare che la manifestazione degeneri in episodi violenti, ma le difficoltà sull’organizzazione e la mancanza di comunicazione con gli organizzatori rendono più complesso il lavoro delle forze dell’ordine. L’attesa è dunque alta per monitorare come si evolverà la situazione nel tardo pomeriggio.

Sfide per le autorità milanesi tra manifestazioni divergenti e sicurezza pubblica

La contemporaneità di due manifestazioni con caratteristiche così diverse impone a Milano una gestione attenta e delicata. Da una parte, c’è un presidio autorizzato e largamente partecipato, che potrà contare su un’organizzazione definita e collaborativa con le istituzioni. Questo permetterà di mantenere un livello di ordine e sicurezza previsto per eventi di massa di questo tipo.

Dall’altra, la manifestazione antifascista aggiunge un elemento di complessità. L’arrivo di gruppi antagonisti da diversi paesi europei e la mancanza di notifiche ufficiali complicano il coordinamento delle forze dell’ordine. Lo scenario può diventare volatile se si verificano scontri o tensioni tra manifestanti o fra manifestanti e polizia.

In un clima politico polarizzato, la giornata di protesta racconta un pezzo della realtà attuale a Milano e in Italia, mostrando come resti viva la risposta civile e politica a fenomeni di estrema destra e come questa risposta possa tradursi anche in momenti di difficoltà organizzativa e di controllo pubblico. Le autorità locali hanno predisposto piani specifici per prevenire criticità, ma il successo dipenderà anche dal comportamento dei partecipanti.