Una diciottenne ha denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale all’interno di una nota discoteca di Milano, in zona Corso Como. Il presunto aggressore è un giovane rapper di 29 anni, già coinvolto in un precedente procedimento per fatti simili. La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza cautelare, disponendo gli arresti domiciliari per l’indagato. Il caso, seguito dalla procura di Milano, sta suscitando attenzione per la frequenza e la modalità delle presunte violenze che sarebbero avvenute nei locali notturni del capoluogo lombardo.
Il racconto della vittima e il contesto della denuncia
Il 23 novembre 2024, una ragazza di 18 anni ha subito una violenza sessuale all’interno di una discoteca molto frequentata in Corso Como a Milano. Secondo la denuncia, la giovane è stata bloccata contro la sua volontà, tenuta ferma per i capelli, picchiata e baciata con violenza. L’aggressore avrebbe poi costretto la ragazza a sedersi su un divanetto mentre la toccava nelle parti intime. La vittima, sentita dalla procura attraverso la pm Alessia Menegazzo, ha fornito un racconto chiaro e dettagliato, ritenuto credibile dalle forze dell’ordine e dalla magistratura.
L’uomo che si spacciava per organizzatore e il soprannome “papichulo”
La giovane ha inoltre segnalato di essere stata portata gratuitamente dentro la discoteca da un persona che si spacciava per organizzatore di eventi, soprannominato “papichulo”. Quell’uomo, che poi è risultato essere il rapper 29enne, approfittando dello stato dovuto all’alcol, ha commesso gli abusi. Dopo essersi liberata, la ragazza ha chiesto aiuto e si è recata al policlinico per accertamenti medici che hanno confermato la presenza di lesioni. Durante la sua permanenza in ospedale, inoltre, il presunto aggressore ha tentato più volte di contattarla per telefono, creando ulteriore disagio e timore.
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Le indagini e il profilo del presunto aggressore
L’uomo raggiunto dall’ordinanza è Francisco Antony Martel Susanibar, 29 anni, noto anche con il nome d’arte Marteldelavalle nella scena rap milanese del quartiere San Siro. Il giovane è già indagato per un’altra violenza sessuale, sempre in una discoteca, e pare vanti una serie di accuse che confermano un pattern di comportamenti predatori. Nella sua carriera musicale figura un brano chiamato “Gangster”, prodotto insieme ad altri artisti come Asso24k e Kappa24k. Quest’ultimo ha subito una condanna per porto illegale di armi e un episodio di spari in luogo pubblico a Milano nel 2022.
Dettagli sull’indagine e le figure coinvolte
L’indagine, condotta dalla quarta sezione della Squadra Mobile di Milano su indicazione della procura e coordinata dal dirigente Alfonso Iadevaia, si è basata su testimonianze e riscontri concreti. Il giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile ha sottolineato che il sospetto agisce con “un allarmante ritualità”, scegliendo come bersaglio ragazze che frequentano i locali notturni. Sembra che il giovane si presentasse come organizzatore e facesse entrare gratuitamente le ragazze insieme ad altre amiche, per poi abusare di chi si trovava in condizioni di minor difesa.
Conseguenze legali e timori della vittima
A seguito delle indagini, il tribunale di Milano ha disposto gli arresti domiciliari per il 29enne. La misura cautelare è giustificata da un concreto pericolo di reiterazione dei gesti violenti e dalla possibilità che l’uomo possa vendicarsi della denuncia. La ragazza, che da mesi vive con la paura che il suo aggressore possa trovarla di nuovo, ha raccolto tutta la forza necessaria per formalizzare la denuncia e sottoporsi alle visite mediche.
L’episodio richiama l’attenzione sulle responsabilità dei locali e sulla necessità di controlli più severi nei contesti notturni per garantire la sicurezza delle persone. Il caso evidenzia la difficoltà di tutelare le giovani donne nei luoghi di divertimento e mette in luce le dinamiche di un’aggressione che si ripete. La scelta del tribunale riflette la necessità di fermare la catena di violenze e di tutelare fisicamente la vittima.