La polizia di stato ha fermato tre uomini per un tentato furto commesso contro un pensionato di 85 anni, vittima di un’aggressione in strada. L’episodio si è verificato nel pomeriggio del 6 maggio 2025, in una delle zone più affollate e frequentate di milano, corso Buenos Aires. Gli agenti, dopo aver monitorato i movimenti sospetti dei tre, sono intervenuti in tempo reale, bloccando i malviventi e recuperando parte della merce trafugata. I dettagli di questa operazione rivelano un’attività criminale organizzata, con metodi studiati e collaudati.
Il monitoraggio della squadra mobile e l’identificazione dei sospetti
La svolta nel caso è arrivata grazie al lavoro della sesta sezione della squadra mobile di milano, specializzata nel contrasto dei reati predatori. Gli operatori, durante una normale attività di pattugliamento, hanno notato nei pressi di corso Buenos Aires tre persone che si muovevano in modo coordinato e attento. Il gruppo comunicava con cuffie wifi e gesti, mentre osservava con particolare cura borse e giacche di passanti e clienti nella zona.
Uno dei protagonisti, un cubano di 24 anni, era già noto alle forze dell’ordine per un precedente arresto per furto aggravato, avvenuto solo due mesi prima. A quel punto, la polizia ha deciso di seguirli e tenere sotto controllo ogni loro movimento. Questo pedinamento ha permesso di scoprire che l’intenzione del gruppo era quella di mettere in atto un furto ai danni di un cittadino anziano e vulnerabile, un uomo italiano di 85 anni che si trovava vicino a un supermercato di via Piccinni.
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La tecnica del tentato furto e l’approccio al bersaglio
Il piano dei tre malviventi si è sviluppato con movimenti calcolati e divisi in ruoli precisi. Nei pressi del supermercato, appena l’anziano si è trovato impegnato in una conversazione con una donna all’ingresso dell’esercizio commerciale, i tre si sono posizionati in modo strategico per isolare la vittima e poter agire indisturbati. Due di loro hanno creato una sorta di “cordone” per tenere lontani pedoni o addetti alla sicurezza.
Il cubano di 44 anni, il più anziano del gruppo, si è avvicinato all’anziano mostrando un comportamento apparentemente casuale ma mira a un obiettivo preciso. Con un pretesto si è fatto strada fino a urtare la persona, coprendo le mani con un indumento, ha infilato la mano sotto la cintura e aperto la cerniera della giacca. Così ha sfilato il portafoglio dell’85enne, dove c’erano documenti e carte di pagamento.
Il tentativo di distrazione e l’intervento della polizia
Appena quel gesto è stato notato, l’anziano si è voltato per chiedere spiegazioni, sospettando subito il furto. Il 44enne ha tentato di confondere la vittima, pronunciando frasi senza senso e puntando il dito verso l’interno del supermercato, per distoglierne l’attenzione. Subito dopo ha lasciato cadere il portafoglio a terra, come se fosse stato perso, cercando di far credere all’uomo derubato che nulla fosse successo.
La scena però non è sfuggita agli agenti della polizia di stato che avevano seguito ogni fase. Sono entrati in azione immediatamente, bloccando i tre soggetti mentre cercavano di allontanarsi. Oltre alla tentata rapina, il cubano di 24 anni e il cileno di 44 anni sono stati trovati in possesso di uno smartphone rubato e di un portafoglio appartenente a una donna, circostanze che hanno aggravato le accuse, portando anche a denunce per ricettazione a loro carico.
“La prontezza e l’efficacia dell’intervento hanno evitato conseguenze peggiori per l’anziano,” ha dichiarato un portavoce della polizia di stato.