Home Milano, agguato a colpi di pistola contro un ultrà milanista legato alla curva sud: indagini della dda

Milano, agguato a colpi di pistola contro un ultrà milanista legato alla curva sud: indagini della dda

Aggressione armata a Milano contro Luca Guerrini, ultrà della curva sud rossonera, mentre le indagini sulla criminalità legata al tifo organizzato continuano con sviluppi significativi e interrogatori chiave.

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A Milano, un ultrà della curva sud rossonera è stato vittima di un agguato armato legato a complesse indagini sulla criminalità organizzata nelle tifoserie di San Siro, con arresti e processi in corso. - Unita.tv

L’ultimo episodio di violenza sulle strade di Milano torna a coinvolgere la tifoseria organizzata rossonera. Un uomo legato alla curva sud, già al centro di un’indagine della dda, è stato bersaglio di un’aggressione armata nelle ore scorse. Dietro la vicenda si intrecciano gli sviluppi di inchieste complesse che vedono attivi pm e forze dell’ordine nel capoluogo lombardo.

L’agguato in via imbriani, periferia nord di milano

La sera del 25 aprile 2025, in via Imbriani, zona a nord di Milano, un uomo è stato preso di mira da due persone a bordo di uno scooter che hanno sparato tre colpi di pistola verso la sua auto. La vittima, Luca Guerrini, ultrà milanista di 27 anni, è anche titolare di alcuni negozi di tatuaggi e barberia legati a una rete denominata Barber Italian Ink. Guerrini è riuscito a fuggire senza ferite gravi, scappando dall’auto dopo l’attacco.

La dda di Milano, coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, ha aperto un fascicolo per tentato omicidio e detenzione illegale di armi. Il caso si inserisce in un quadro investigativo già particolarmente articolato sulla criminalità legata alle curve di San Siro, in particolare la curva sud rossonera.

Il ruolo di luca lucci e i legami con la curva sud

Luca Lucci, capo storico della curva sud, è da tempo figura chiave nelle indagini che coinvolgono la tifoseria organizzata milanese. Arrestato nello scorso settembre nel maxi blitz delle forze dell’ordine che ha colpito la leadership delle curve rossonere, Lucci è indagato anche per tentato omicidio, legato a un episodio risalente al 2019 contro un altro ultrà, Enzo Anghinelli.

Il legame tra Guerrini e Lucci appare molto stretto: Guerrini gestisce parte dei negozi riconducibili all’organizzazione di Lucci e alla rete della curva sud. L’agguato avvenuto in via Imbriani sembra dunque parte di una strategia di scontro interna tra gruppi o di ritorsione legata alle indagini in corso.

Oggi, nella stessa giornata, Lucci sarà ascoltato nell’aula bunker di piazza Filangieri durante il procedimento penale che riguarda le curve di San Siro. L’interrogatorio si svolgerà a porte chiuse e segue già due udienze nelle quali Lucci ha risposto ai difensori.

Il processo, l’interrogatorio di figure chiave e i nuovi sviluppi

Non si fermano le attività giudiziarie legate all’inchiesta sulle curve milanesi: contemporaneamente all’udienza su Lucci, nel palazzo di giustizia milanese è in corso l’interrogatorio di Mauro Russo, un ex esponente della curva nord. Russo è noto anche per il suo passato da socio di calciatori celebri come Paolo Maldini e Bobo Vieri, che però non risultano coinvolti nella vicenda.

L’uomo è ai domiciliari, indagato come presunto intermediario in una vicenda di estorsione che riguarda il controllo sui parcheggi intorno allo stadio di San Siro. Questa indagine è un altro filone aperto dalla procura diretta da Marcello Viola che sta lavorando su più fronti per smantellare le dinamiche criminali attorno al tifo organizzato milanese.

Mauro Russo, difeso dall’avvocato Danilo Buongiorno, è tra i sette arrestati di questa inchiesta secondaria che ha fatto emergere un sistema di illegalità legata ai posti auto vicino all’impianto sportivo.

Un quadro giudiziario complesso tra curve e il mondo ultras milanese

L’intero caso si situa in una cornice giudiziaria complicata che ha acceso i riflettori sulle violenze, le rivalità e le attività illecite legate alle curve di San Siro. Le autorità continuano ad approfondire rapporti, ruoli e dinamiche interne a gruppi che spesso sfociano in scontri armati, minacce e atti di intimidazione.

L’attenzione resta alta soprattutto dopo che le indagini hanno portato a diversi arresti, tra cui quello di protagonisti storici del tifo rossonero. L’agguato a Guerrini rientra in questo scenario, indicando come gli scontri non siano cessati e continuino a trovare gesti estremi anche in piena città.

Le autorità milanesi mantengono gli sforzi per dare aggiornamenti sulle molteplici inchieste in corso, incalzando ogni pista con precisione. I prossimi sviluppi processuali e le eventuali nuove misure potrebbero delineare in modo ancora più dettagliato come si intrecciano sport, tifo e criminalità in questo contesto cittadino.