Milano accoglie la prima tappa italiana del tour d’europe su biocarburanti e trasporti green
Milano inaugura il Tour d’Europa, un evento che promuove i biocarburanti come soluzione sostenibile per la mobilità, evidenziando il loro ruolo nella decarbonizzazione dei trasporti in Europa.

Milano inaugura il Tour d’Europe, evento che promuove i biocarburanti come soluzione concreta e sostenibile per la decarbonizzazione dei trasporti, sottolineando l'importanza della neutralità tecnologica nelle politiche europee. - Unita.tv
Milano ospita la tappa d’apertura italiana del Tour d’Europe, un evento dedicato a promuovere i biocarburanti all’interno dello scenario europeo della mobilità sostenibile. Il progetto coinvolge veicoli leggeri e pesanti che attraversano 20 Paesi con l’obiettivo di mettere in luce il ruolo concreto e spesso trascurato di queste energie rinnovabili nel processo di decarbonizzazione dei trasporti. La manifestazione punta a far riflettere sulle scelte tecnologiche che l’Unione Europea sta adottando, sollevando il tema della neutralità tecnologica nelle politiche ambientali.
Il tour d’europe: un viaggio lungo venti paesi per i carburanti rinnovabili
Il Tour d’Europe ha preso il via da Milano come prima tappa italiana, ospitando diversi veicoli che utilizzano biocarburanti. Questi mezzi stanno attraversando venti nazioni, con l’obiettivo di dimostrare il funzionamento e l’efficacia dei carburanti rinnovabili nel ridurre le emissioni nocive. Il progetto nasce dall’industria dell’automotive e dalle associazioni che rappresentano questa filiera, impegnate a sostenere soluzioni energetiche alternative in un contesto in cui l’attenzione dell’Europa sembra concentrata prevalentemente sulle auto elettriche e, in misura minore, sugli e-fuel, combustibili sintetici spinti soprattutto dalla Germania.
La scelta di Milano come punto di partenza della tappa italiana assume un significato simbolico, considerata la sua posizione economica e industriale nel settore automotive e dei trasporti. Il passaggio di veicoli a biocarburanti rappresenta un momento per analizzare alternative concrete e testate nel contesto europeo. Inoltre, il coinvolgimento di mezzi pesanti sottolinea l’importanza dei biocarburanti anche nei trasporti a lunga percorrenza, dove l’elettrificazione completa presenta ancora diverse difficoltà tecniche e logistiche.
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La posizione di regione lombardia e dell’automotive regions alliance
Durante la manifestazione, sono intervenuti esponenti istituzionali come Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico della regione Lombardia e presidente dell’Automotive regions alliance. Guidesi ha ricordato che l’iniziativa si situa in un percorso di impegno attivo iniziato circa tre anni fa, con l’obiettivo di preservare l’industria dell’auto in Europa. Ha evidenziato la necessità di rivedere le regolamentazioni europee, invocando un cambio radicale orientato alla “neutralità tecnologica”.
Libertà di scelta tecnologica secondo guido guidesi
Secondo Guidesi, il legislatore europeo deve sancire chiaramente la libertà dei cittadini nella scelta della tecnologia automobilistica, senza imporre percorsi unici come la sola elettrificazione. Questa posizione riflette la preoccupazione di molte realtà industriali e territoriali che vedono nei biocarburanti un’opzione valida per affiancare altre tecnologie, riducendo contemporaneamente le emissioni e mantenendo attivi diversi segmenti produttivi dell’automotive.
L’appello rilanciato da Guidesi ha come scenario l’attuale dibattito europeo sulle politiche ambientali, spesso considerate troppo rigide o sbilanciate verso alcune soluzioni innovative a discapito di alternative consolidate e già disponibili. Il ruolo della Lombardia, attraverso l’Automotive regions alliance, è strategico in questo confronto, poiché si tratta di una delle regioni europee con una forte vocazione industriale, capace di influenzare le decisioni politiche e cooperative nell’ambito della mobilità sostenibile.
Biocarburanti: un contributo concreto anche nel trasporto terrestre
Andrea di Stefano, responsabile Affari regolatori di Enilive, uno degli enti organizzatori del Tour d’Europe, ha spiegato che i biocarburanti sono già utilizzati in certi settori come il trasporto aereo per ridurre le emissioni di carbonio. L’esperienza accumulata in quel campo suggerisce che queste energie rinnovabili possono fornire un aiuto reale anche nel trasporto su strada.
Biocarburanti e trasporti pesanti
La sfida più grande riguarda soprattutto i mezzi pesanti, camion e autobus, che costituiscono una parte significativa del problema ambientale legato ai trasporti. In questo contesto, i biocarburanti possono rappresentare una risposta immediata, dal momento che le infrastrutture e i motori possono essere adattati con meno difficoltà rispetto alla completa elettrificazione.
Il messaggio sottolinea la necessità di non escludere a priori i biocarburanti dalla strategia europea di decarbonizzazione, soprattutto considerando la situazione attuale in cui molte tecnologie devono ancora verificarsi o svilupparsi ulteriormente. I biocarburanti sfruttano risorse rinnovabili derivate dalla biomassa e riescono a contenere l’impatto ambientale, contribuendo così a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili senza richiedere investimenti e modifiche radicali ai veicoli già in circolazione.
Nel panorama dei trasporti europei, dunque, i biocarburanti si candidano come una delle soluzioni praticabili per il prossimi anni, in attesa che altre tecnologie emergenti possano affermarsi più diffusamente. Il confronto in corso evidenzia come la scelta delle energie debba tenere conto della diversità del parco mezzi e delle specificità di ogni area geografica, evitando di puntare esclusivamente su modelli poco adattabili a tutte le realtà.