Il mercato italiano delle due ruote mostra segnali di ripresa nel mese di giugno 2025, interrompendo una serie negativa durata cinque mesi consecutivi. Scooter, moto e ciclomotori hanno registrato un incremento del 6,26%, con oltre 44 mila veicoli immatricolati in tutto il paese. Nonostante la flessione complessiva dei primi sei mesi dell’anno resti vicina al -5,51%, la tendenza positiva di giugno lascia intravedere un possibile recupero nel settore.
Andamento generale del mercato due ruote nei primi sei mesi del 2025
Nel primo semestre del 2025 il mercato delle due ruote ha mostrato una lieve contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati indicano una diminuzione pari al 5,51%, corrispondente a circa 201 mila veicoli immatricolati. Questo risultato arriva dopo un avvio d’anno incerto che ha visto scendere le vendite per cinque mesi consecutivi fino a maggio.
La ripresa registrata a giugno rappresenta quindi un segnale importante per produttori e rivenditori italiani ed europei. Il totale dei mezzi targati comprende scooter, moto e ciclomotori che si comportano in modo differenziato sul mercato.
Performance degli scooter traina la crescita del settore
Gli scooter hanno confermato il ruolo di protagonisti della ripresa con una crescita significativa pari al +19,25% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. A giugno sono stati immatricolati oltre 26 mila scooter nuovi sulle strade italiane.
Questa categoria continua ad attrarre soprattutto gli utenti urbani grazie alla praticità nell’uso quotidiano e ai costi contenuti rispetto alle altre tipologie di veicolo su due ruote. La domanda è sostenuta anche da modelli aggiornati nelle dotazioni tecnologiche e dall’offerta crescente legata alla mobilità elettrica o mista.
Il buon andamento degli scooter contribuisce in maniera decisiva all’inversione della tendenza negativa che aveva caratterizzato i primi cinque mesi dell’anno solare.
La situazione delle moto migliora ma resta ancora sotto pressione
Le moto hanno mostrato segnali incoraggianti pur mantenendo risultati negativi a livello mensile: nel mese di giugno la flessione si è ridotta al -6,73%, quasi dimezzando il calo registrato a maggio . Sono stati immatricolati più di sedicimila motocicli nuovi durante questo ultimo mese monitorato.
Questa riduzione della perdita fa pensare ad uno stabilizzarsi della domanda dopo diversi periodi difficili per i segmenti più sportivi o da turismo lungo raggio. L’interesse verso le moto rimane vivo sia tra gli appassionati sia tra chi cerca soluzioni alternative all’auto tradizionale per spostamenti più lunghi o meno congestionati dal traffico cittadino.
Ciclomotori ancora in forte crisi nonostante alcuni segnali positivi
Il comparto dei ciclomotori continua invece ad affrontare difficoltà significative sul piano commerciale: nel solo mese di giugno si registra un calo superiore al venti percento con meno di duemila unità vendute .
Questo segmento soffre probabilmente l’aumento delle alternative offerte dagli altri mezzi elettrici e dalla concorrenza diretta degli scooter più piccoli ma performanti sotto ogni punto vista tecnico ed economico.
La contrazione prolungata mette pressione ai produttori specializzati in questa fascia bassa mentre i consumatori sembrano orientarsi verso soluzioni diverse per muoversi nei centri urbani o nelle aree periferiche limitrofe alle grandi città italiane.
Il mercato delle due ruote elettriche rallenta senza incentivi statali
Una battuta d’arresto rilevante riguarda invece le vendite dei mezzi elettrici su due ruote: lo stop agli incentivi statali ha inciso pesantemente sulla domanda tanto da provocare un calo quasi del trenta percento solo nel mese scorso con poco meno di mille unità commercializzate .
Anche considerando l’intera prima metà dell’anno si osserva una diminuzione consistente pari al -16,73% rispetto allo stesso periodo precedente . Questa situazione evidenzia come le politiche pubbliche abbiano avuto finora un ruolo fondamentale nella diffusione della mobilità elettrica su strada italiana soprattutto nelle categorie motorizzate leggere come quelle analizzate qui sopra.
Dichiarazioni ufficiali sull’andamento del settore dalle associazioni nazionali
Mariano Roman, presidente Confindustria Ancma, associazione nazionale ciclo motociclo accessori, ha sottolineato come “l’interesse intorno ai prodotti italiani confermi quanto questi mezzi siano diventati centrali negli ultimi anni”. Ha ricordato che scooter e moto rispondono oggi alle nuove esigenze legate alla mobilità urbana ma anche agli spostamenti lunghi legati alla passione personale.
Roman ha evidenziato pure l’aumento significativo nella richiesta delle patenti dedicate: “dal 2019 all’anno scorso sono cresciute quasi del quaranta percento”. Questo dato suggerisce che ci sia ancora spazio per sviluppare ulteriormente questo comparto nonostante le sfide attuali.
L’associazione mantiene alta l’attenzione sulle dinamiche future cercando risposte concrete alle necessità emergenti degli utenti finali così come agli stimoli provenienti dai cambiamenti normativi ambientali.