Le recenti dichiarazioni di Giorgia Meloni sui dazi commerciali hanno acceso il dibattito politico ed economico in Italia. La leader di Fratelli d’Italia ha affermato che un tetto del 10% sui dazi non avrebbe ripercussioni significative per il Paese. Tuttavia, le stime di Confindustria indicano effetti ben più pesanti, con perdite consistenti per l’export italiano e un aumento del rischio occupazionale. Queste valutazioni sono state ribadite dalla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, durante un incontro dedicato all’economia e all’industria tenutosi a Monza.
Le parole di elly schlein sulla crisi dei dazi e i rischi per l’economia italiana
Elly Schlein ha commentato duramente le affermazioni della premier Giorgia Meloni riguardo ai possibili effetti limitati dei dazi al 10%. Secondo la segretaria del Pd, la situazione è molto più grave rispetto a quanto sostenuto dal governo. Ha ricordato che Confindustria valuta una perdita complessiva pari a circa venti miliardi di euro nelle esportazioni italiane se si mantenesse quel livello tariffario. A questo si aggiunge il deprezzamento del dollaro contro l’euro, stimato intorno al -13%, che aggrava ulteriormente la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali.
Rischi per l’occupazione e le imprese
Schlein ha sottolineato come queste dinamiche mettono in serio pericolo oltre centomila posti di lavoro nel settore industriale ed esportatore. Il rischio riguarda soprattutto i lavoratori delle aziende che operano direttamente con l’estero o che dipendono dalle catene globali di fornitura colpite dai rincari doganali.
Contesto dell’incontro pd a monza: focus su economia e industria
L’intervento della segretaria nazionale Pd è avvenuto durante un evento organizzato dalla sezione lombarda del partito nella mattina recente a Monza. L’iniziativa aveva come tema centrale le sfide attuali dell’economia italiana legate alle tensioni commerciali internazionali e alle politiche industriali nazionali.
Durante questo confronto pubblico sono emerse preoccupazioni condivise tra esperti locali ed esponenti politici sul futuro delle imprese italiane in uno scenario globale sempre più incerto. Si è discusso anche della necessità urgente che il governo italiano sostenga con forza gli sforzi negoziali dell’Unione Europea volti ad evitare una guerra commerciale aperta con altri blocchi economici mondiali.
Preoccupazioni condivise
Si è discusso anche della necessità urgente che il governo italiano sostenga con forza gli sforzi negoziali dell’Unione Europea volti ad evitare una guerra commerciale aperta con altri blocchi economici mondiali.
Appello alla fermezza: schlein invita il governo a sostenere negoziati europei
Elly Schlein ha chiuso il suo intervento invitando Palazzo Chigi ad adottare una posizione ferma nel dialogo europeo sulle tariffe doganali internazionali. Ha evidenziato come una guerra commerciale danneggerebbe innanzitutto imprese italiane e lavoratori italiani già sotto pressione per costi energetici elevati e inflazione persistente.
Secondo lei serve “schiena dritta” nella difesa degli interessi nazionali ma anche nella collaborazione multilaterale europea per trovare soluzioni condivise capaci di ridurre gli impatti negativi sulle filiere produttive italiane senza compromettere rapporti diplomatici fondamentali sul piano internazionale.
La questione resta aperta mentre cresce la preoccupazione tra associazioni industriali e sindacati circa lo stato reale degli scambi esteri italiani sotto questa nuova pressione tariffaria globale imposta dagli Stati Uniti verso molti paesi partner europei compresa Italia.