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Melegnano presenta il museo della basilica di san giovanni con la bolla del Perdono e opere religiose storiche

Il museo della basilica minore di san giovanni a melegnano ospita un evento il 25 maggio, con la bolla papale del 1563 e opere d’arte sacra, per valorizzare la storia locale.

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Il museo della basilica minore di San Giovanni a Melegnano apre il 25 maggio, esponendo la bolla papale del 1563 e opere religiose seicentesche e settecentesche, offrendo visite guidate per scoprire la storia e la tradizione culturale della città. - Unita.tv

Il museo della basilica minore di san giovanni a melegnano apre le sue porte domenica 25 maggio per un evento dedicato alla storia e all’arte sacra della città. Nel cuore della manifestazione, la bolla papale del 1563 che ha stabilito l’indulgenza plenaria per i melegnanesi, insieme a una serie di quadri religiosi risalenti al seicento e settecento provenienti dai conventi attivi fino al 1802. L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco di melegnano, offre visite guidate a orari scaglionati e la possibilità di approfondire le radici culturali e religiose del territorio con un piccolo contributo.

La bolla del perdono e il suo valore storico per melegnano

La bolla papale del 20 gennaio 1563, emessa da papa pio IV, rappresenta il nucleo del museo della basilica di san giovanni. Questo documento, che ha concesso ai cittadini di melegnano l’indulgenza plenaria, è custodito in un ambiente climatizzato che ne preserva l’integrità. La bolla ha dato origine all’annuale fiera del Perdono, un evento che da secoli caratterizza la vita e la tradizione della città. All’interno del museo, accanto al documento originale, è disponibile un video interattivo che illustra l’origine storica e spirituale della concessione papale.

Uno sguardo allo spazio del Perdono

Lo “spazio del Perdono”, così si chiama l’area museale annessa alla chiesa di san giovanni, raccoglie anche una selezione di dipinti religiosi di epoca seicentesca e settecentesca. Questi quadri, provenienti dai cinque conventi che fino all’inizio del 1800 erano operativi a melegnano, mostrano temi legati alla remissione dei peccati, con scene che toccano la natività, il purgatorio, il martirio dei santi e altri simboli del cristianesimo. Attraverso queste opere, il museo non solo conserva la memoria storica, ma offre anche una finestra sulle pratiche spirituali e culturali che hanno influenzato la comunità locale per secoli.

Il restauro del museo e l’allestimento degli archivi storici

Il museo della basilica di san giovanni è il risultato di un progetto di restauro durato otto anni, terminato con una spesa complessiva di circa 3,5 milioni di euro. L’intervento ha riguardato il recupero di vari spazi della chiesa e dei locali limitrofi, alcuni precedentemente abbandonati e inutilizzati. Grazie a questo lavoro, si è potuto non solo valorizzare il patrimonio artistico e spirituale della basilica, ma anche creare un ambiente adatto alla conservazione dei documenti storici.

Tesori e archivi rinnovati

Tra i tesori rimessi a nuovo si trova l’archivio storico parrocchiale, che conserva oltre 600 volumi appartenuti a don cesare amelli, sacerdote e studioso della storia locale scomparso nel 2002. L’archivio custodisce registri di battesimi, matrimoni e libri contabili, con alcuni documenti che risalgono addirittura al cinquecento. Questi materiali rappresentano una fonte preziosa per conoscere i fatti e le persone che hanno segnato la vita della comunità nel corso dei secoli.

Il museo è stato dedicato a don alfredo francescutto e inaugurato alla presenza di monsignor mario delpini, arcivescovo di milano. La ristrutturazione ha permesso quindi di dare nuova vita a spazi che raccontano la fede, la storia e le tradizioni delle famiglie di melegnano, offrendo una testimonianza tangibile del passato.

Programmazione delle visite e obiettivi culturali della comunità pastorale

La visita guidata al museo si svolgerà domenica 25 maggio con tre turni differenti: alle 15, alle 16 e alle 17. Gli appuntamenti includono anche un percorso al castello mediceo, un altro simbolo importante della storia cittadina. Il costo del biglietto è di 2 euro a persona, ed è possibile prenotare tramite il sito della Pro Loco di melegnano, www.prolocomelegnano.it, dove sono disponibili tutte le informazioni necessarie.

Don mauro colombo, responsabile della comunità pastorale dio padre del Perdono, ha sottolineato l’importanza di trasmettere la memoria storica alle nuove generazioni. Il museo sarà accessibile anche alle scuole, per permettere agli studenti di avvicinarsi alle radici della loro città attraverso documenti, opere e testimonianze papali. Questo approccio nasce dal desiderio di conservare l’identità collettiva, che ha trovato nella bolla del Perdono un nodo centrale.

Il valore della bolla e delle opere non si limita quindi al campo religioso. Esse rappresentano un patrimonio condiviso che interessa anche chi non crede, per il ruolo che hanno svolto nel definire la comunità di melegnano e la sua storia. Il progetto museale dà spazio a queste radici, offrendo un luogo dove si intrecciano arte, fede e memoria, e dove la città può ritrovare e raccontare se stessa.