Le vie di Milano vivono una fase di trasformazione in tema di pavimentazioni e sicurezza dei mezzi su due ruote. Il sindaco Giuseppe Sala ha espresso chiaramente la sua posizione riguardo all’uso del pavé, specialmente nelle strade dove passa il tram. Le discussioni si accendono tra chi difende il valore storico del massello e chi chiede interventi per rendere le strade più sicure per biciclette, motocicli e monopattini.
La posizione del sindaco sala sul pavé e la sicurezza in città
Il sindaco di Milano ha commentato la questione durante un’intervista radiofonica nel 2025, mettendo al centro il tema della sicurezza stradale per chi usa due ruote leggere in città. Sala ha sottolineato come alcune vie, specialmente quelle con il tram, rappresentino un rischio concreto per chi viaggia su bici o monopattini. Ha citato via Torino come esempio di strada dove, seppur commerciale e molto frequentata, si potrebbe valutare la rimozione selettiva del pavé.
Il primo cittadino ha mostrato pragmatismo nel riconoscere che “non serve togliere il pavé ovunque, ma solo dove diventa un pericolo.” Ha portato come esempio la recente rimozione del pavé da via Meravigli, in pieno centro, intervento che ha suscitato opinioni contrastanti tra commercianti e residenti. Il sindaco ha ribadito che la lunga tradizione storica di queste strade è importante, ma “la sicurezza degli utenti della strada, in particolare quella degli utilizzatori di mezzi a due ruote, deve avere priorità.”
Esempi concreti di modifica del pavè in centro a milano
Il caso di via Palestro è uno degli esempi significativi citati dal sindaco. Qui la rimozione delle rotaie e dei masselli risale a circa tre anni fa. Dopo la trasformazione, molti cittadini non ricordano più che la via fosse lastricata in pavé. Sala ha raccontato la sua esperienza personale, spiegando come ora riesce a percorrere quella strada più agevolmente in scooter.
Questa testimonianza diretta dà un’idea chiara del cambiamento che si può ottenere intervenendo sulle pavimentazioni. Anche la rimozione in via Meravigli, appena conclusa, segue questa stessa logica di equilibrio tra qualità storica e sicurezza. L’obiettivo rimane creare spazi che permettano ai cittadini di muoversi senza pericoli, soprattutto sulle due ruote leggere che oggi rappresentano una fetta consistente del traffico urbano.
Il punto dell’assessore granelli sui lavori di riqualificazione
Marco Granelli, assessore comunale alle opere pubbliche, ha spiegato nel dettaglio le ragioni dietro le rimozioni del pavé e le riqualificazioni in corso. Gli interventi a piazza Cordusio, via Dante e via Orefici sono parte di un progetto più ampio. Si sceglie di sostituire il pavé con un asfalto di colore rosso, che mira a integrarsi nel tessuto storico e allo stesso tempo garantire sicurezza ai mezzi e ai pedoni.
Granelli ha sottolineato che le condizioni meteo attuali intensificano i problemi legati al pavé: “le piogge improvvise possono far sollevare i masselli e creare situazioni pericolose, soprattutto in strade percorse da veicoli pesanti e tram.” L’amministrazione cerca così di conciliare la tutela del centro storico con la praticabilità delle vie, evitando il degrado causato dagli spostamenti continui dei mezzi.
La gestione del materiale storico e il riuso nelle aree pedonali
L’amministrazione comunale ha messo in chiaro che il pavé non viene eliminato dal tessuto urbano ma spostato in aree più adatte. I masselli e altri materiali lapidei, parte del patrimonio viario milanese, vengono utilizzati per rivestire zone pedonali o spazi come Parco Trotter, Parco Segantini e la ciclovia Vento che corre lungo l’Alzaia Naviglio Pavese.
Si tratta di un piano di ricollocamento che evita di buttare via risorse preziose. I materiali, censiti in quasi 2 milioni di metri quadri del centro e delle periferie, fanno parte di interventi importanti. Anche il piazzale del Cimitero Maggiore e alcune parti di piazza Cordusio ne beneficeranno a breve. Quando i masselli non trovano immediato utilizzo, vengono conservati in depositi, pronti a una nuova applicazione che rispetti il valore storico del pavimento originale.
I lavori in corso e le aree coinvolte nella rimozione del pavé
Le operazioni di rimozione proseguono in diverse strade milanesi. Sono già conclusi interventi su Corso di Porta Vigentina e via Ceriani, mentre interventi su via Spadari partiranno dopo la trasformazione di piazza Cordusio. Altre zone comprendono piazza Principessa Clotilde, via Medici e via Parmigianino che vedranno modifiche nei mesi a venire.
Il progetto include anche vie come via De Amicis, Corso di Porta Romana, via Chiossetto e via Corridoni. Alcune strade periferiche come via Leoncavallo nel quartiere Casoretto sono oggetto di intervento. Questa fase segna una riorganizzazione importante della pavimentazione stradale, che coinvolge sia il centro storico sia quartieri meno centrali, senza tralasciare la funzionalità per i diversi mezzi che abitano la città.
Interventi già realizzati dal 2019 e impatto sulle vie storiche
Dall’inizio del 2019 diverse strade sono state trasformate. Via Palestro, tra piazza Cavour e via Marina, rappresenta il primo esempio concreto, seguito da porte come Lodovica e vie come Circo, San Sisto, Donizzetti e Bellini. Anche via Montegani fa parte di questa lista, dove i masselli sono stati sostituiti con asfalto o altri materiali più sicuri.
Queste operazioni hanno modificato in parte il volto delle vie storiche di Milano, mantenendo uno sguardo attento ai bisogni dei ciclisti e degli utenti dei mezzi leggeri. La progressione dei lavori mostra un cambiamento graduale volto a ridurre i rischi e migliorare l’accessibilità senza cancellare l’identità storica che ha contraddistinto le strade del capoluogo lombardo.