Medico accusato di violenze sessuali su nove pazienti: richiesta di condanna a 10 anni e 4 mesi

Un medico di Varese è accusato di violenza sessuale aggravata su nove pazienti a Milano e Lodi. La pubblica ministero Alessia Menegazzo ha chiesto 10 anni e 4 mesi di reclusione.
Medico accusato di violenze sessuali su nove pazienti: richiesta di condanna a 10 anni e 4 mesi Medico accusato di violenze sessuali su nove pazienti: richiesta di condanna a 10 anni e 4 mesi
Medico accusato di violenze sessuali su nove pazienti: richiesta di condanna a 10 anni e 4 mesi - unita.tv

Un caso di violenza sessuale aggravata ha scosso Milano e Lodi, dove un medico è accusato di aver abusato di nove giovani pazienti. La pubblica ministero Alessia Menegazzo ha chiesto una pena di 10 anni e 4 mesi di reclusione per l’imputato, un 41enne residente a Varese. Le violenze sarebbero avvenute durante le visite mediche, con il professionista che avrebbe approfittato della sua posizione per compiere atti inaccettabili. La decisione finale spetterà al giudice Luigi Iannelli, che ha seguito il processo in rito abbreviato.

Le accuse e il profilo del medico

Il medico, attivo come guardia medica tra Milano e Lodi, è stato descritto dal giudice per le indagini preliminari Cristian Mariani come “un violentatore seriale privo di freni inibitori”. Le accuse mosse contro di lui evidenziano un comportamento predatorio, in cui il professionista avrebbe utilizzato metodi fraudolenti per superare la resistenza delle sue vittime. Le violenze sarebbero state perpetrate sotto la falsa premessa di eseguire visite mediche necessarie.

Secondo le indagini, il medico avrebbe agito abusando della propria autorità e delle condizioni di vulnerabilità delle pazienti. Le testimonianze raccolte durante l’incidente probatorio, tenutosi lo scorso luglio, hanno confermato le violenze subite dalle vittime. Le dichiarazioni delle donne, assistite dagli avvocati Patrizio Nicolò, Andrea Prudenzano e Giorgio Conti, hanno messo in luce la gravità degli atti compiuti dal professionista.

Dettagli delle violenze e delle testimonianze

Le testimonianze delle vittime sono particolarmente inquietanti. Una donna ha raccontato di un episodio avvenuto durante una visita domiciliare, in cui il medico le avrebbe fatto abbassare pantaloni e slip per somministrarle una puntura sul gluteo, prima di toccarle le parti intime senza alcun preavviso e senza il suo consenso. Nonostante i ripetuti tentativi di allontanare la mano del medico e le richieste di fermarsi, lui avrebbe continuato fino a quando la donna non ha vomitato a causa del trauma subito.

Il comportamento del medico non si è limitato alle violenze fisiche. Nel referto medico, il professionista avrebbe documentato perdite vaginali e dolore genitale, alterando la verità per giustificare le violenze perpetrate. Questa condotta ha portato all’accusa di falso, aggiungendo un ulteriore elemento di gravità alla già pesante situazione.

Le conseguenze legali e la custodia cautelare

A seguito delle accuse, sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare nei confronti del medico. L’ultima di queste ha portato all’imposizione degli arresti domiciliari, misura necessaria per tutelare le vittime e garantire il corretto svolgimento del processo. La richiesta di condanna da parte della pubblica ministero rappresenta un passo significativo verso la giustizia per le donne coinvolte, che hanno trovato il coraggio di denunciare le violenze subite.

Il caso ha sollevato un ampio dibattito sull’importanza di proteggere le vittime di abusi e sulla necessità di garantire che professionisti della salute non possano abusare della loro posizione. La sentenza finale, attesa nei prossimi mesi, sarà cruciale non solo per le vittime, ma anche per il sistema sanitario e la società nel suo complesso.

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