La sentenza del tribunale Di Sassari ha chiuso il processo sulla Maxi Rissa scoppiata nel 2017 tra ragazzi sassaresi e ospiti del centro Pime. Nessuno dei tredici imputati è stato condannato per insufficienza di prove.
La rissa esplode in piazza dettori, tensioni tra due gruppi
Era ottobre 2017 quando in piazza Dettori, nel quartiere Santa Maria Di Pisa a Sassari, è scoppiata una violenta rissa. Circa settanta persone si sono affrontate con bastoni, cinghie e bottiglie. Da un lato un gruppo di ragazzi sassaresi, dall’altro giovani extracomunitari ospitati nel vicino centro di accoglienza Pime in via Solari.
La situazione è degenerata rapidamente: tre ragazzi sono rimasti feriti durante gli scontri. Due erano stranieri, uno sassarese. Uno dei feriti ha dovuto essere portato al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata per le cure.
Polizia e carabinieri presidiano il quartiere dopo gli scontri
Dopo la rissa sul posto sono arrivati decine di poliziotti e carabinieri. Hanno monitorato la zona per giorni perché il quartiere era diventato una vera polveriera pronta a esplodere nuovamente.
Tra gli imputati c’erano anche persone accusate di violenza privata: avrebbero accerchiato e colpito l’auto del direttore del centro Pime, insultandolo e minacciandolo. Questo episodio aveva aumentato ulteriormente la tensione nella zona.
Assoluzione totale: giudice boccia le accuse per mancanza di prove
Questa mattina la giudice Sara Pelicci del Tribunale Di Sassari ha pronunciato la sentenza finale. Tutti i tredici imputati sono stati assolti perché non è stato possibile dimostrare che abbiano partecipato alla rissa.
La Procura aveva chiesto pene da quattro a sette mesi di reclusione per i coinvolti ma il giudice ha accolto le argomentazioni della difesa. Il pool degli avvocati – composto da Pierluigi Olivieri, Guido Demartis, Letizia Doppiu Anfossi, Mariano Mameli, Marco Manca, Sabrina Mura, Giuseppe Onorato, Marco Palmieri, Gabriela Pinna Nossai e Martina Salaris – ha sostenuto che le prove erano insufficienti o contraddittorie.
Come si è arrivati all’assoluzione
Durante il processo è emerso che molte testimonianze non coincidevano tra loro e che non c’erano elementi concreti per attribuire responsabilità precise ai singoli imputati. La mancanza di filmati chiari o altre evidenze materiali ha pesato molto sulla decisione finale.
Il tribunale ha quindi deciso che non si poteva condannare nessuno senza certezze solide sui fatti.
Cosa succede ora nel Quartiere Santa Maria Di Pisa
Dopo anni dalla Maxi Rissa resta alta l’attenzione sulle dinamiche sociali della zona. Il caso aveva acceso un faro sulle tensioni tra residenti locali e ospiti dei centri d’accoglienza vicini.
Le istituzioni locali stanno cercando soluzioni per migliorare la convivenza e prevenire nuovi episodi simili. Nel frattempo però questa sentenza chiude una pagina giudiziaria importante senza condanne definitive.
Il processo sulla Maxi Rissa del 2017 a Sassari si conclude così con un verdetto che lascia aperte molte domande sul controllo sociale nei quartieri più delicati della città. La giustizia ha parlato: senza prove certe nessuno può essere punito.