Maurizio Montagnese è stato eletto presidente della Cpd, la Consulta per le persone in difficoltà, durante l’assemblea dei soci tenutasi a Torino. L’incontro ha visto anche il rinnovo del consiglio direttivo e l’approvazione dei bilanci consuntivo e sociale relativi al 2024. La Cpd continua così il suo impegno nel sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione attraverso attività di volontariato, accompagnamento solidale e iniziative di sensibilizzazione nelle scuole.
Assemblea a torino: elezione del nuovo consiglio direttivo e approvazione dei bilanci 2024
L’assemblea dei soci della Cpd si è svolta recentemente a Torino con un ordine del giorno molto ricco. Oltre all’elezione di Maurizio Montagnese come nuovo presidente, i partecipanti hanno votato per rinnovare l’intero consiglio direttivo dell’organizzazione. Durante la stessa seduta sono stati approvati sia il bilancio consuntivo che quello sociale relativi all’anno 2024.
Il bilancio presentato evidenzia numeri significativi che raccontano l’attività svolta dalla Consulta nel corso dell’anno passato: quasi 17mila ore dedicate al volontariato; oltre tremila servizi di accompagnamento solidale; più di duemila interventi agli sportelli sociali; quasi duemila persone supportate con aiuti alimentari; coinvolgimento diretto di oltre seimila studenti in progetti educativi; e circa ottocento insegnanti formati su tematiche legate alla didattica inclusiva.
Questi dati sottolineano la vastità delle azioni messe in campo dalla Cpd per sostenere chi si trova in situazioni difficili o fragili nella società piemontese.
Storia e missione della cpd: da trentacinque anni al fianco delle persone con disabilità
La Consulta per le persone in difficoltà opera dal 1988 come ente riconosciuto del Terzo Settore dedicandosi principalmente ai temi legati alla disabilità e all’inclusione sociale. Nel corso degli anni ha costruito una rete solida fatta da volontari, operatori sociali ed enti partner impegnati quotidianamente nel migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate.
La sua attività spazia dall’assistenza diretta tramite servizi concreti fino alla promozione culturale attraverso percorsi educativi nelle scuole che coinvolgono studenti ed insegnanti su argomenti fondamentali come l’accoglienza delle diversità e la lotta contro ogni forma di esclusione.
Il nuovo consiglio direttivo dovrà lavorare soprattutto sul rafforzamento organizzativo interno, puntando ad affrontare le nuove sfide generate dai cambiamenti politici, economici e sociali che influenzano profondamente il mondo del welfare locale negli ultimi anni.
Profilo professionale di maurizio montagnese: un percorso tra industria finanza e impegno sociale
Maurizio Montagnese porta alla guida della Cpd una lunga esperienza maturata tra grandi aziende italiane ed enti finanziari. Nato professionalmente nel 1978 presso Fiat Auto, ha conseguito una laurea in Scienze politiche prima di entrare nei primi anni Ottanta nel gruppo Olivetti a Ivrea dove è arrivato a ricoprire incarichi dirigenziali nell’area risorse umane.
Successivamente ha operato nell’ambito finanziario collaborando con istituti bancari importanti come la Cassa di risparmio Torino-Verona-Treviso fino ad arrivare ai gruppi Sanpaolo Imi ed Intesa dopo la loro fusione definitiva nei primi Anni Duemila. Negli ultimi anni ha guidato Sagat – società aeroportuale torinese – entrando così direttamente in contatto con Paolo Osiride Ferrero storico presidente della Cpd conosciuto proprio durante questo incarico parallelo insieme anche alla presidenza Turismo Torino Provincia.
Questa combinazione fra esperienza industriale-finanziaria ed esposizione alle realtà locali lo rende un punto fermo pronto ad affrontare i nuovi compiti assegnati nella gestione dell’organizzazione no profit piemontese impegnata sulle problematiche sociali più urgenti oggi presenti sul territorio regionale.
Composizione del nuovo consiglio direttivo cpd: volti noti per rilanciare le attività future
Accanto al neo-presidente Maurizio Montagnese sono stati eletti membri attivi quali Giuseppe Antonucci, Francesca Bisacco, Daniela Broglio, Laura Giulianati, Luca Marchisio, Luca Nicolino. Questi nomi rappresentano diverse competenze professionali utilissime allo sviluppo strategico dell’associazione nei prossimi mesi.
Il gruppo dirigente avrà davanti sfide importanti sia sul fronte organizzativo sia su quello operativo visto lo scenario complesso causato dalle trasformazioni socio-economiche recentissime. Il lavoro comune sarà indirizzato verso un rafforzamento concreto degli interventI rivolti alle categorie fragili, cercando nuove modalità d’intervento capaci d’adattarsi velocemente alle esigenze emergenti.
L’esperienza accumulata dai singoli componenti potrà garantire continuità rispetto agli obiettivi storici pur introducendo elementi innovativi indispensabili per mantenere vivo quel ruolo centrale svolto dalla Consulta nelle reti territoriali dedicate all’inclusione sociale.