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Maturità 2025: quasi un quinto degli studenti pensa a metodi per copiare durante le prove

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L’avvicinarsi dell’esame di maturità 2025 coinvolge oltre 524 mila studenti in tutta italia. In queste ore i maturandi stanno ultimando i preparativi, ma molti non si limitano solo a ripassare: circa uno su cinque, secondo un sondaggio, sta già pensando a metodi per copiare durante l’esame. La scelta di affidarsi a “piani B” tra bigliettini e collaborazioni con i compagni mette in luce un aspetto spesso sottovalutato, che continua a emergere anche nell’era digitale.

L’ansia degli studenti e la diffusione del “piano B” prima dell’esame

A poche ore dal primo giorno dell’esame di maturità, quasi il 19% degli studenti iscritti si sta attrezzando in modo non convenzionale. Lo rivelano i dati raccolti da Skuola.net, che ha interrogato un campione di 1.000 maturandi ormai prossimi al via. Questa fetta di ragazzi pensa a strategie per affrontare l’esame in caso si trovassero in difficoltà.

Nonostante le nuove tecnologie, gli strumenti analogici restano i più usati: i tradizionali bigliettini sono preferiti rispetto a smartphone o programmi di intelligenza artificiale tipo ChatGPT. La scelta deriva anche dal timore di essere scoperti con dispositivi elettronici durante le prove, rischiando l’annullamento dell’esame. Questo testimonia quanto il metodo “vecchia scuola”, anche se rischioso, sia ancora diffuso nei corridoi delle scuole superiori.

Quali prove preoccupano di più i maturandi “tentati” dalla scorciatoia

In passato, il tema di italiano era considerato il banco di prova più temuto. Nel 2025, invece, la paura di non cavarsela aumenta di fronte alla seconda prova scritta, chiamata anche scritto d’indirizzo. Questa seconda prova varia a seconda del corso di studi e riguarda le materie più specifiche e tecniche.

Il 50% di chi sta pensando a qualche scorciatoia segnala proprio questa prova come quella da superare a tutti i costi, anche con metodi poco ortodossi. La pressione su questa prova si traduce in ansia e in tentativi di trovare soluzioni rapide per affrontarla. Il sostegno di tecnologie o bigliettini si legge soprattutto in questo contesto.

Atteggiamenti diversi tra chi considera la possibilità di copiare

Chi si prepara al “piano B” si divide in due gruppi. Circa il 28% è deciso a mettere in pratica il metodo ingannevole se ne avrà l’occasione. Questo gruppo non nasconde l’intenzione di usare bigliettini o altre strategie con poca esitazione.

La maggioranza, il 72%, preferisce invece mantenere un atteggiamento prudente: si prepara per un eventuale bisogno, ma tirerà fuori trucchi solo se sarà strettamente necessario per superare la prova. Una scelta che indica una certa consapevolezza dei rischi, come l’esclusione dall’esame in caso di scoperta.

La questione della collaborazione e i rischi legati al “aiutino” tra compagni

Tra i maturandi che ipotizzano un aiuto reciproco durante l’esame, il 28% conta sul supporto dei compagni di banco. Ma dai dati emerge che questo tipo di collaborazione non è affatto scontata. Il 38% degli intervistati preferisce non passare nessuna informazione agli altri, quasi sempre per paura di conseguenze negative se beccati.

Il 9% addirittura dichiara di non voler aiutare nessun altro. Alla fine, poco più della metà, il 53%, ammette la possibilità di dare una mano. Tuttavia questa disponibilità resta legata più alla simpatia personale verso chi chiede aiuto che a un vero intento di cooperare sistematicamente durante l’esame.

I numeri raccontano una realtà complessa, dove ansie e timori guidano comportamenti spesso rischiosi. Questo scenario, fotografato a poche ore dall’esame, evidenzia come la pressione sulle prove e la paura del fallimento spingano una parte degli studenti verso strategie poco trasparenti, pur restando ben consapevoli dei rischi che corrono.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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