Mario cucinella e l’evoluzione dell’architettura tra impegno etico, sostenibilità e progetti internazionali

Mario Cucinella, architetto di riferimento in Italia, promuove sostenibilità e responsabilità sociale attraverso opere innovative e il Giuramento di Vitruvio, influenzando l’architettura contemporanea fino al 2025.
Mario Cucinella è un architetto italiano di rilievo, noto per il suo impegno in sostenibilità, responsabilità sociale e innovazione, con progetti significativi in Italia e all’estero e una forte attenzione all’etica professionale. - Unita.tv

Mario cucinella rappresenta una delle figure più significative nell’architettura contemporanea italiana. Negli ultimi anni ha sviluppato un percorso che unisce responsabilità sociale, qualità e sostenibilità, dando forma a progetti importanti in città italiane e all’estero. Questo articolo racconta il suo impegno attraverso il Giuramento di Vitruvio, alcune delle sue opere più note e la filosofia che ha guidato la sua carriera fino al 2025.

Il giuramento di vitruvio e l’impegno etico degli architetti

Un anno fa, mario cucinella ha sottoscritto il Giuramento di Vitruvio, un documento che si rifà ai principi del celebre trattato De Architectura di marco vitruvio pollione. In questo testo, sintetizzato in cinque parole chiave — conoscenza, etica, bene comune, qualità dell’architettura e responsabilità — si fissa un codice morale per chi progetta gli spazi abitati. A differenza dei medici che da sempre si richiamano al giuramento di ippocrate, per gli architetti il rispetto di queste regole è recente.

L’idea del Giuramento nasce nel 2017 da una collaborazione tra l’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, il Centro Studi Vitruviani e il Dipartimento di Architettura di Ferrara. Salvatore Settis ha dato impulso all’iniziativa, che mira a mettere ordine su ruoli e doveri di una professione che condiziona il vivere pubblico e privato. La firma di cucinella rappresenta un passo importante, qualità personale e riflesso di un cammino che arriva da decenni di esperienza sul campo.

Un cammino tra innovazione e sostenibilità

Mario cucinella ha costruito la propria carriera partendo negli anni Ottanta con il renzo piano building workshop, per poi aprire studi a parigi, bologna e milano. Le sue opere mostrano una ricerca che unisce innovazione, sostenibilità ambientale e cura degli effetti sociali degli spazi progettati. Le parole pronunciate recentemente a bergamo, durante l’evento bergamo next level, confermano questa visione. Cucina ha ricordato come costruire oggi sia in primo luogo un atto politico e sociale, soprattutto negli spazi urbani dove si deve fare i conti con mercati immobiliari spesso sbilanciati verso la speculazione.

Un percorso tra palazzi, ospedali e padiglioni: le opere più note di mario cucinella

Tra i lavori di cucinella spiccano diversi progetti iconici, che segnano tappe nella rinascita di spazi pubblici e privati a livello locale e internazionale. Uno dei più noti è l’ospedale di cremona, pensato come un microcosmo per la salute che apre sulle aree verdi del parco del po e del morbasco. L’edificio ha una forma semicircolare e integra funzioni mediche, sociali e ricreative per utenti e famiglie, ideando un luogo flessibile e inclusivo.

A bologna, la riqualificazione dell’ex manifattura delle arti ha dato vita al museo della città, un ambiente che racconta la storia urbana animato da nuove funzioni culturali. Qui cucinella ha lavorato sul rapporto tra architettura e memoria, scegliendo materiali e forme che richiamano l’identità del contesto. Sempre a bologna ha disegnato la sede comunale in via fioravanti, distinguibile per le tecnologie passive adottate e una doppia copertura in vetro. Lo stabile abbassa così il consumo energetico senza rinunciare a un design luminoso e moderno.

Sfida internazionale e sostenibilità

Il progetto che più sintetizza la sfida internazionale è forse il sino-italian ecological building a pechino, realizzato nel 2006 con il ministero dell’ambiente italiano. Quell’edificio ha portato nel panorama urbano cinese principi di sostenibilità ambientale e attenzione agli impatti sociali. Altro lavoro significativo è la scuola edificio ibrido a guastalla, nata dopo il terremoto emiliano del 2012. Il progetto fonde tecnologie ecocompatibili, paesaggio e pedagogia, sposando funzione e contesto. Infine, uno degli esempi di architettura bioclimatica in africa occidentale è il One Airport Square ad accra in ghana, nato nel 2015.

I progetti recenti e la ricerca nei nuovi spazi urbani e culturali

Nel presente decennio lo studio Mario Cucinella Architects si muove verso una maggiore integrazione tra ambiente naturale, necessità urbane e tecnologie all’avanguardia. Tra i progetti più attuali spicca il padiglione italia all’expo 2025 a osaka, concepito come reinterpretazione moderna della città ideale rinascimentale. Questo spazio ospita per la prima volta il padiglione della santa sede e si presenta come luogo aperto, dove cultura e innovazione si incontrano.

In lombardia, il masterplan MIND trasforma l’ex area expo 2015 in un distretto dedicato alla ricerca e all’innovazione. Cucinella ha progettato questo spazio per valorizzare il legame tra edifici, verde e infrastrutture, favorendo la mobilità sostenibile e la vita sociale. Nel frattempo, il nuovo polo universitario della vallée d’aoste, inaugurato nel 2024, mostra un’architettura ispirata al paesaggio alpino, con una facciata modulata per gestire la luce naturale e creare ambienti per studio e ricerca.

Verso un’architettura sostenibile e collaborativa a bologna

Anche a bologna si è mosso verso il futuro il nuovo edificio del gruppo Unipol, pensato per un uso efficiente dell’energia e per stimolare la collaborazione tra chi lavora. Il design contemporaneo offre spazi flessibili e aree di incontro, inserendosi nel tessuto urbano con un’attitudine alla sostenibilità.

La scuola di sostenibilità e i riconoscimenti internazionali

Cucinella non si è limitato a costruire edifici. Nel 2015 ha fondato la SOS – School of Sustainability, un percorso post laurea dedicato a giovani progettisti. Questo programma vuole preparare professionisti capaci di rispondere alle sfide sociali e ambientali con strumenti concreti, inserendo l’architettura in un contesto più ampio.

Il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti importanti. Nel 2017 ha curato il padiglione italia alla biennale di architettura di venezia con il progetto “Arcipelago Italia”, che poneva l’attenzione ai territori marginali e interni del paese. Tra i premi ricevuti figurano il premio sostenibilità nel 2009, l’honorary fellowship conferito dall’American Institute of Architects sempre nel 2017 e il premio architetto italiano dal consiglio nazionale degli architetti.

La carriera di mario cucinella mostra una traiettoria fresca rispetto al modo tradizionale di fare architettura, facendo emergere un ruolo forte della responsabilità sociale e ambientale nei processi progettuali. L’attenzione ai dettagli tecnologici, il dialogo con il sito urbano o naturale e il richiamo all’etica formano un insieme che ha segnato non solo i luoghi, ma anche la disciplina stessa.