
Mariagrazia Fanchi è la prima donna presidente della Lombardia Film Commission, con l’obiettivo di rilanciare il settore audiovisivo lombardo attraverso sostegno alle imprese, valorizzazione delle location regionali e collaborazione tra formazione, festival e industria. - Unita.tv
Mariagrazia Fanchi ha assunto la presidenza della Lombardia Film Commission, diventando la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia della fondazione che dura da 25 anni. Direttore dell’Almed, l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica, Fanchi porta nel suo nuovo incarico un’esperienza consolidata nel mondo accademico e organizzativo. La sua nomina arriva in un momento di rinnovata attenzione al settore audiovisivo lombardo, che sta cercando di rilanciarsi dopo anni difficili.
La scelta di mariagrazia fanchi per guidare la lombardia film commission
Mariagrazia Fanchi ha preso la decisione di accettare la presidenza dopo una riflessione approfondita. Il suo passato nella ricerca e nella gestione organizzativa le ha dato gli strumenti necessari per affrontare la sfida in una realtà dove il lavoro dietro le quinte è intenso e costante. La Lombardia Film Commission ha subito rallentamenti a causa di eventi internazionali che hanno inciso sulle attività, ma oggi esiste un’aspettativa forte all’interno del settore audiovisivo. Fanchi è convinta di poter contribuire con nuove idee e di poter trarre spunti interessanti anche per la ricerca accademica sul cinema, legando esperienza pratica e studio.
La sua visione punta a rilanciare la fondazione, con una gestione che sappia sostenere chi lavora nel settore e valorizzare le opportunità creative e produttive della regione. Un elemento centrale è stato dialogare con operatori e associazioni per capire quali siano le esigenze reali sul campo e intervenire di conseguenza.
Lo stato dell’audiovisivo in lombardia e le sfide per imprese e produzioni
La Lombardia conta più di 1.700 imprese attive nel campo audiovisivo. Al fianco di grandi aziende esiste una moltitudine di imprese di piccole e medie dimensioni, che costituiscono il tessuto produttivo fondamentale per l’intero comparto. Sul piano economico il distretto si presenta in buona salute, ma le realtà più piccole incontrano difficoltà soprattutto nelle fasi iniziali della produzione.
Il momento più fragile riguarda la pre-produzione: la definizione delle idee e la ricerca di finanziamenti per coprire i costi. A questo si rivolge il primo bando promosso dalla Regione Lombardia con 300mila euro stanziati e gestito dalla Film Commission, che alleggerisce così l’ente pubblico e si prende cura direttamente delle esigenze delle imprese. La scelta di coinvolgere fin da subito produttori e associazioni con una survey ha permesso di individuare quali capitoli di spesa aiutare per far crescere il sistema audiovisivo.
Questo intervento vuole dare il via a un sostegno mirato e operativo, pensato sulle criticità presenti, soprattutto nelle realtà più piccole che non sempre riescono a superare le difficoltà legate alla copertura economica e alla complessità organizzativa.
Il cinema come risorsa per la lombardia e l’importanza delle location
Il legame tra cinema e territorio si fa sempre più concreto in Lombardia. Il primo bando incaricato dalla Film Commission punta a finanziare opere che raccontano la storia e i personaggi del territorio, facendo emergere un potenziale narrativo e culturale rilevante. Seppure le produzioni non si siano mai fermate del tutto, con importanti attività nel settore documentaristico e nelle serie prodotte, il ritorno delle riprese sul territorio resta un obiettivo da sviluppare.
Milano presenta difficoltà particolari per le riprese a causa della sua struttura urbana e dell’intenso utilizzo degli spazi, ma resta una città irrinunciabile per il cinema italiano. Serve trovare un equilibrio tra le esigenze della cittadinanza e quelle delle produzioni, cosa ottenibile con accordi più flessibili e iter autorizzativi meno rigidi.
Oltre a milano: il potenziale del “non milano”
Oltre a Milano, si guarda con interesse al “non Milano”: la Lombardia offre zone poco sfruttate, tra piccoli borghi e aree naturali che in passato hanno attirato produzioni anche di Hollywood. Fanchi evidenzia l’esistenza di una vera e propria “anagrafe” delle location, aggiornata costantemente, che consente di conoscere le caratteristiche paesaggistiche e tecniche dei territori. Queste informazioni sono disponibili sull’aggregatore Italy for Movies, pensato per attirare attenzione di produttori e registi internazionali.
Il ruolo dei festival e della formazione nel sostegno al cinema lombardo
I festival cinematografici, storici e nuovi, svolgono una funzione importante nel contesto lombardo. Supportano la distribuzione di film, in particolare quelli indipendenti, e riattivano l’interesse del pubblico in diverse zone della regione. Inoltre, attirano visitatori per motivi legati al business e al turismo legato ai set cinematografici, creando un circolo virtuoso tra cultura e economia.
La dimensione culturale rimane comunque centrale: i festival sono momenti di confronto e approfondimento sul cinema. Sul fronte della formazione, Milano registra una crescita di nuove scuole e corsi specializzati legati al cinema, il suono, e varie professionalità tecniche. Questa espansione indica la presenza di un distretto che richiede per forza corsi continui e aggiornamenti per soddisfare le richieste di un mercato in movimento.
Le nuove realtà formative contribuiscono a preparare professionisti pronti a entrare nel sistema di produzione lombardo, rendendo più solido e competitivo il comparto nel lungo periodo. La collaborazione tra mondo accademico e industria appare sempre più necessaria per consolidare la presenza della Lombardia nel panorama audiovisivo.