Marco Fassoni Accetti: il fotografo romano coinvolto in casi di scomparsa e omicidi

Marco Fassoni Accetti, fotografo romano di quasi settant’anni, è coinvolto in indagini su scomparse irrisolte come quelle di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, suscitando rinnovato interesse per i misteri della cronaca nera romana.
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Marco Fassoni Accetti: il fotografo romano coinvolto in casi di scomparsa e omicidi - unita.tv

Marco Fassoni Accetti è un nome che continua a suscitare interesse e preoccupazione in relazione a diversi casi di cronaca nera che hanno segnato la storia di Roma. Questo fotografo romano, quasi settantenne, ha legato il suo destino a quello di giovani scomparse, tra cui Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Le sue dichiarazioni, spesso controverse e ritenute inattendibili, hanno portato a nuove indagini e a un rinnovato interesse per i misteri irrisolti che circondano queste vicende.

Chi è Marco Fassoni Accetti

Nato nel 1955, Marco Fassoni Accetti ha trascorso gran parte della sua vita a Roma, dove ha lavorato come fotografo. Tuttavia, il suo nome è emerso in diversi contesti legati a scomparse e omicidi, in particolare quelli di minorenni, negli anni Ottanta e Novanta. La sua figura è avvolta da un alone di mistero e ambiguità, poiché non è chiaro quale ruolo abbia effettivamente ricoperto in ciascuno di questi casi. Accetti ha affermato di aver avuto legami con vari delitti, ma la verità rimane sfuggente. La sua autodenuncia nel 2013 riguardo al sequestro di Emanuela Orlandi ha riacceso l’attenzione su di lui e ha portato a un esame più approfondito delle sue affermazioni.

Le indagini su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori sono attualmente attive in diverse sedi, tra cui la Procura di Roma e una commissione bicamerale d’inchiesta. Accetti è stato convocato per fornire ulteriori dettagli, ma la sua credibilità è stata messa in discussione da molti esperti e investigatori. Nonostante ciò, il suo coinvolgimento in questi casi ha portato a nuove piste e a un rinnovato interesse per le indagini.

Il caso di Emanuela Orlandi

Il caso di Emanuela Orlandi è uno dei più noti e complessi della cronaca italiana. La giovane, figlia di un dipendente vaticano, scomparve nel 1983, e da allora la sua vicenda ha suscitato un interesse costante. Marco Accetti ha affermato di aver partecipato al suo sequestro, presentando elementi che, secondo lui, avrebbero potuto supportare la sua tesi. Tra questi, un flauto riconosciuto dalla famiglia di Emanuela, sebbene non sia stato trovato alcun DNA della ragazza sullo strumento.

Le sue dichiarazioni hanno portato a un approfondimento delle indagini, ma la Procura ha deciso di archiviare il caso, ritenendo le sue affermazioni non credibili. Accetti ha anche menzionato di essere stato coinvolto in un complotto orchestrato da religiosi per allontanare le ragazze da casa, in un contesto di tensione politica e sociale. Le sue affermazioni continuano a sollevare interrogativi e a generare discussioni tra esperti e appassionati di crimine.

Mirella Gregori e altri casi

Oltre a Emanuela Orlandi, Marco Accetti ha menzionato anche Mirella Gregori, scomparsa nel 1983. Secondo le sue dichiarazioni, avrebbe avuto un ruolo nel suo rapimento, sostenendo che la ragazza fosse andata a vivere con un giovane. Recentemente, un barista ha confermato di aver visto Accetti nel locale frequentato dalla famiglia di Mirella, il che ha riacceso l’interesse per il caso.

In aggiunta, Accetti ha fatto riferimento a Katty Skerl, una giovane trovata morta nel 1984, e ha suggerito che la sua morte fosse collegata a ritorsioni legate al caso Orlandi. Le sue affermazioni, sebbene non verificate, hanno portato a un’ulteriore indagine su possibili collegamenti tra i vari casi di scomparsa e omicidio che hanno scosso Roma in quegli anni.

Il mistero di José Garramon

Un altro episodio inquietante che coinvolge Marco Accetti è la morte di José Garramon, un dodicenne investito da un furgone nel 1983. Accetti è stato accusato di omicidio volontario, ma alla fine è stato condannato per omicidio preterintenzionale. La madre di José ha continuato a cercare giustizia, rivolgendosi anche alla Corte di Giustizia Europea per ottenere chiarezza su quanto accaduto.

La vicenda di José è solo uno dei tanti misteri che circondano la figura di Accetti, il quale sembra essere un tassello di un puzzle più grande che coinvolge la criminalità e le scomparse a Roma. Le sue dichiarazioni e il suo coinvolgimento in questi casi continuano a sollevare interrogativi e a mantenere viva l’attenzione su storie di dolore e mistero che segnano la storia della capitale italiana.

Altri casi e la figura di Accetti

Marco Accetti è stato associato a diversi altri casi di scomparsa e omicidio, tra cui la morte di Paola Diener, folgorata in doccia nel 1983, e la scomparsa di Alessia Rosati nel 1994. In entrambi i casi, le sue affermazioni hanno suscitato scetticismo e hanno portato a ulteriori indagini. Accetti ha dichiarato di aver avuto contatti con Alessia, sostenendo che fosse stata sequestrata come parte di un complotto più ampio.

La sua figura rimane controversa e complessa, e le indagini su di lui e sui casi a cui è legato continuano a evolversi. La commissione bicamerale d’inchiesta e le autorità competenti stanno cercando di fare luce su questi misteri, mentre il nome di Marco Fassoni Accetti continua a essere al centro dell’attenzione pubblica e mediatica.

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