L’Università Politecnica delle Marche ha migliorato la propria posizione nella recente classifica Censis, attestandosi al secondo posto tra gli atenei pubblici con meno di 20 mila iscritti. Questo risultato riflette l’impegno dell’università nel rafforzare le attività didattiche, i servizi agli studenti e la collaborazione con il territorio. In parallelo, l’ateneo si conferma una scelta solida dal punto di vista dell’occupazione dei laureati e della sostenibilità ambientale, come evidenziato da altre valutazioni nazionali e internazionali.
Miglioramento nella classifica censis e riconoscimenti del rettore Gregori
L’Università Politecnica delle Marche ha guadagnato due posizioni nel ranking Censis, ottenendo un punteggio complessivo di 92,2 punti. Questo piazzamento la colloca al secondo posto tra gli atenei statali con un numero di iscritti fino a 20 mila, segnalando una crescita significativa nella qualità complessiva dell’istituzione.
Il rettore Gian Luca Gregori ha evidenziato che “questo risultato non nasce per caso ma è frutto di un impegno collettivo, che coinvolge docenti, personale tecnico-amministrativo e gli stessi studenti.” Per il rettore, il riconoscimento premia la qualità della didattica e dei servizi, ma anche l’attenzione rivolta alle opportunità di sviluppo personale e professionale offerte ai giovani iscritti. Gregori ha sottolineato inoltre il ruolo fondamentale delle istituzioni locali, della Regione Marche e delle città universitarie, in particolare Ancona, che sostengono e collaborano con l’ateneo. Questa intesa con il territorio rappresenta una base solida per la crescita futura dell’università e per il suo ruolo all’interno della comunità regionale.
Questa posizione nella classifica Censis conferma l’efficacia delle strategie adottate dall’ateneo, che puntano a mantenere alta la qualità dei corsi e a garantire un ambiente formativo stimolante e funzionale alle esigenze degli studenti.
Tassi di occupazione elevati tra i laureati di secondo livello secondo Almalaurea
L’Università Politecnica delle Marche ha riscosso nuovi risultati positivi anche nel rapporto Almalaurea dedicato ai laureati di secondo livello. Nell’ultimo report, i dati raccolti mostrano che a un anno dal conseguimento della laurea magistrale l’89,2% degli intervistati risulta occupato, una percentuale decisamente superiore alla media nazionale che si attesta al 78,6%. Questo dato indica un inserimento rapido nel mondo del lavoro per chi completa il percorso formativo all’Univpm.
Con il passare del tempo, il tasso di occupazione migliora ulteriormente: a cinque anni dalla laurea, la quota dei laureati che svolge un’attività lavorativa raggiunge il 94%, contro l’89,7% registrato in tutta Italia. Questi numeri suggeriscono che le competenze acquisite nell’ateneo marchigiano facilitano una stabile integrazione nel mercato del lavoro.
Questo confronto con i valori medi nazionali lascia intravedere la capacità dell’Università Politecnica delle Marche di strutturare un’offerta formativa in linea con le esigenze professionali e i trend del mercato. La presenza di un alto numero di laureati occupati testimonia anche una buona reputazione dell’ateneo presso le aziende e nel mondo produttivo.
Conferme nella classifica Greenmetric per l’impegno verso sostenibilità e risparmio energetico
L’attenzione alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico si riflette nei diversi riconoscimenti ottenuti dall’Univpm, tra cui la conferma nella classifica internazionale GreenMetric World University Ranking. La graduatoria premia le università che adottano pratiche per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità sociale ed economica del contesto accademico.
Nell’edizione 2024, l’Università Politecnica delle Marche mantiene la settima posizione tra le università italiane coinvolte, migliorando di otto posizioni il proprio posizionamento a livello globale, raggiungendo la 99esima posizione nel mondo. Questo progresso indica un consolidamento delle politiche adottate in ambito di sostenibilità, dall’efficientamento energetico alla gestione di risorse e rifiuti, fino all’attenzione verso modalità di mobilità più sostenibili per la comunità universitaria.
Un risultato simile dimostra non solo la volontà dell’istituzione di ridurre gli impatti ambientali, ma anche la capacità di integrare questi obiettivi con la missione educativa e di ricerca. Le valutazioni annuali della GreenMetric mettono in risalto l’importanza crescente di questi aspetti per gli atenei, sempre più coinvolti nel promuovere modelli di sviluppo sostenibile.
Il posizionamento internazionale raggiunto dall’Università Politecnica delle Marche conferma come scelte gestionali e operative giornaliere possano generare un impatto significativo, valorizzando non solo le infrastrutture ma anche la qualità della vita degli studenti e del personale.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Luca Moretti