Nel comune di Fano, in provincia di Pesaro Urbino, è stato presentato un progetto importante per mettere in sicurezza la frazione di Ponte Sasso, spesso colpita da allagamenti. L’amministrazione locale ha illustrato ai residenti il piano volto a ridurre i rischi idraulici dopo gli eventi meteorologici intensi degli ultimi anni. Questo intervento rappresenta una risposta concreta alle necessità della zona e segna una svolta nelle politiche di prevenzione territoriale.
Il contesto degli allagamenti a ponte Sasso e l’urgenza dell’intervento
Ponte Sasso ha subito ripetuti episodi di alluvione che hanno causato danni significativi alle abitazioni e alla viabilità locale. Gli eventi atmosferici estremi si sono fatti più frequenti negli ultimi anni, mettendo in ginocchio la comunità residente. Le piogge intense provocano lo straripamento dei corsi d’acqua nella zona, con conseguenti accumuli d’acqua che invadono le strade e le case.
Caratteristiche del territorio a rischio
Il territorio presenta caratteristiche geografiche che favoriscono questi fenomeni: terreni bassi e sistemi di drenaggio insufficienti aggravano la situazione durante le precipitazioni abbondanti. Prima dell’avvio del nuovo progetto, erano mancati interventi strutturali efficaci capaci di mitigare questo rischio crescente. La popolazione aveva sollevato più volte preoccupazioni senza ricevere risposte concrete dalle precedenti amministrazioni.
Il piano da 8 milioni: obiettivi e tempistiche annunciate dal sindaco serfilippi
Il sindaco Luca Serfilippi ha spiegato nel corso dell’incontro pubblico come si stia procedendo con un piano da 8 milioni di euro destinato a contenere il rischio idraulico nella frazione fanese. L’obiettivo principale è evitare nuovi allagamenti attraverso opere infrastrutturali mirate alla gestione delle acque meteoriche.
L’intervento include misure tecniche come la realizzazione o il potenziamento dei sistemi di drenaggio naturale o artificiale, argini rinforzati e canali scolmatori in grado di convogliare l’acqua lontano dalle aree abitate. Sono previste anche attività preparatorie prima della messa in campo delle opere principali.
Il progetto è stato approvato dalla giunta comunale ed entro metà agosto sarà completata la fase progettuale definitiva necessaria per avviare i lavori entro ottobre prossimo. Questo calendario serrato dimostra l’impegno concreto del Comune nel rispettare scadenze precise per dare risposte rapide ai cittadini colpiti.
Coinvolgimento della comunità locale durante l’incontro pubblico
L’appuntamento organizzato ieri sera dal sindaco con i residenti ha avuto uno scopo fondamentale: condividere informazioni dettagliate sul piano anti-alluvione ma soprattutto raccogliere suggerimenti utili ad affinare alcune parti del progetto iniziale.
Serfilippi ha sottolineato quanto fosse importante incontrare chi vive quotidianamente gli effetti delle piene nei propri quartieri per definire insieme modalità operative più aderenti alle esigenze reali sul territorio. Durante questo confronto sono emersi spunti su miglioramenti tecnici come punti critici specifici dove intervenire prioritariamente o soluzioni alternative che potrebbero facilitare lo smaltimento rapido delle acque piovane.
La partecipazione attiva della cittadinanza contribuisce quindi non solo ad aumentare trasparenza ma anche a rafforzare quel legame tra istituzioni locali e popolazione indispensabile quando si tratta della tutela ambientale collettiva dopo calamità naturali ripetute negli anni recentissimi.
Sfide superate dall’amministrazione nella gestione dei fondi pubblici per la sicurezza idraulica
Negli ultimi mesi l’amministrazione fanese si è trovata davanti alla sfida non semplice legata al mantenimento dei finanziamenti necessari al progetto anti-alluvione su Ponte Sasso. In passato infatti c’era stato rischio concreto che tali fondi venissero persi causa ritardi burocratici o mancanza d’iniziative efficaci.
Secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, in meno d’un anno sono stati evitati questi ostacoli. Si è riusciti ad ottenere nuovamente risorse economiche importanti, definire un quadro progettuale chiaro ed avviare tutte le procedure amministrative richieste dagli enti competenti.
Questo risultato consente ora al Comune di Fano di svolgere lavori complessi attesi ormai da troppo tempo dagli abitanti, che hanno visto finora solo promesse senza realizzazioni concrete. La rapidità nell’affrontare l’emergenza idrica conferma un cambio netto rispetto agli anni precedenti, segnati dall’immobilismo.
I cantieri previsti saranno dunque monitorati attentamente sia dai tecnici comunali sia dalla stessa comunità residente proprio per assicurarsi che ogni fase venga eseguita secondo tempi stabiliti senza ulteriori dilazioni.