Il tribunale dei minorenni delle marche ha registrato un aumento significativo di casi trattati nei primi sette mesi del 2025. Le autorità locali, tra cui la procura per i minori di Ancona e le forze dell’ordine, hanno fatto il punto sulla situazione relativa ai reati commessi da giovani nella regione. L’attenzione si concentra su episodi di criminalità legati a furti, spaccio e aggressioni, con particolare riferimento a gruppi giovanili attivi in diverse città marchigiane.
Analisi delle procedure e interventi del tribunale dei minorenni nelle Marche tra gennaio e giugno 2025
Tra il primo gennaio e il 15 luglio 2025, il tribunale dei minorenni delle marche ha preso in carico complessivamente 492 nuovi procedimenti. Nel periodo considerato sono stati trattati in totale 649 casi, segno che l’ufficio è riuscito anche a smaltire parte degli arretrati accumulatisi negli anni precedenti. La procuratrice Cristina Tedeschini ha spiegato che al primo gennaio c’erano ancora aperti circa 440 procedimenti pendenti; oggi quel numero è sceso a circa 283.
Questi dati mostrano una riduzione quasi del cinquanta per cento nell’arretrato gestito dal tribunale in poco più di sei mesi. Di questi processi avviati nel corso dell’anno oltre duecento sono stati trasferiti al giudizio ordinario mentre diciannove hanno visto l’applicazione della formula del giudizio immediato. Sono state emesse quattordici misure cautelari personali nei confronti di minori coinvolti in reati gravi; inoltre si sono registrate alcune azioni di arresto in flagranza.
La procura per i minori continua quindi un lavoro intenso volto non solo alla gestione ordinaria ma anche alla risposta rapida nei confronti delle situazioni più critiche riguardanti giovani autori o vittime di reato.
Aumento della criminalità giovanile all’ hotel house di porto recanati: interventi di carabinieri e procura dei minori
Il comandante della stazione carabinieri locale Vito De Giorgi ha illustrato alcuni fatti accaduti all’hotel house, noto complesso abitativo multietnico spesso al centro dell’attenzione per questioni legate alla sicurezza pubblica. Da gennaio fino ad oggi si sono verificare numerose scorribande da parte soprattutto di giovanissimi residenti o frequentatori della zona.
Le forze dell’ordine hanno documentato una escalation nelle azioni criminali commesse da gruppetti organizzati con simbolismi propri come la sigla “No snitch”, che significa “niente spie”. Questi ragazzi utilizzavano armi bianche ma anche oggetti improvvisati come pietre o spray al peperoncino durante estorsioni aggravate dall’uso del cellulare come mezzo intimidatorio.
Otto minorenni risultano coinvolti nelle indagini: cinque sono finiti sotto misure cautelari con tre collocamenti presso comunità protette e due agli arresti domiciliari. Le motivazioni dietro le aggressioni erano spesso futilissime: un rifiuto nel prestare una sigaretta elettronica ha portato ad esempio ad un’aggressione che ha causato lesioni guaribili in trenta giorni alla vittima.
Questo quadro conferma la presenza sul territorio marchigiano di gruppetti violenti capaci d’intimidire coetanei attraverso minacce costanti e comportamenti aggressivi ripetuti nel tempo.
Indagini dei carabinieri tra Senigallia e Pesaro su spaccio di droga e rapine giovanili con interventi alla Stazione di Pesaro e porto recanati
A senigallia lo scorso anno è stato arrestato un ragazzo minorenne trovato con pochi grammi sostanza stupefacente addosso ma soprattutto con tre etti d’hashish nascosti durante una perquisizione domiciliare. Il giovane aveva dichiarato d’essere solo consumatore ma gli investigatori sospettano invece che detenesse droga per conto terzi allo scopo d’estinguere debiti legali derivanti dalla sua attività illegale.
L’indagine coordinata dal vice questore Mabj Bosco evidenzia anche episodi intimidatori subiti dal ragazzo da parte dello stesso gruppo dedito allo spaccio locale; era stato aggredito durante l’inverno nella zona della rocca roveresca mentre proseguono gli accertamenti sulle dinamiche interne ai circuiti dello smercio illecito nella città costiera.
Nel frattempo due altri adolescenti originari della provincia fanese risultano collocati presso comunità riabilitative dopo aver compiuto diverse aggressioni violente nei luoghi frequentatissimi dai giovani durante le serate dedicate alla movida cittadina. Anche qui motivazioni banali come uno sguardo sbagliato o richieste relative allo stupefacente hanno scatenato risse molto pesanti.
A pesaro infine risulta emessa misura cautelare contro un altro minore responsabile insieme ad altri coetanei di una rapina notturna avvenuta presso la stazione ferroviaria. La vittima era stata colpita brutalmente ed era stata derubata degli indumenti personali oltre al portafoglio.
Questi fatti sottolineano quanto sia diffusa sul territorio regionale la presenza giovanile coinvolta sia nello spaccio sia nelle forme più violente ed aggressive associate alle rapine.
Violenze tra adolescenti ad Ancona: carabinieri indagano su rapine aggravate e intimidazioni filmate tra giovani nei luoghi chiave della città
Ad ancona quattro quindicenni sono finiti sotto indagine dopo aver messo a segno almeno due rapine aggravate ai danno rispettivamente prima due ragazzi poi tre fratelli. Il primo episodio risale al marzo scorso quando i quattro avevano aggredito violentemente altrettante persone nella piazza Pertini, sottraendo loro beni personali.
Qualche mese dopo lo stesso gruppo aveva chiesto appuntamento vicino al parco Gabbiano, sempre nella frazione Torrette, fingendo voglia restituire quanto rubatogli. In realtà qui avevano messo nuovamente a segno una nuova azione criminosa caratterizzata dall’imposizione tramite forza fisica: uno delle vittime fu costretto inginocchiarsi ed infliggersi ferite auto provocandosi dolore mentre veniva ripreso col cellulare dagli stessi aggressori.
La squadra mobile diretta da Carlo Pinto ha eseguito sei perquisizioni mirate recuperando abbigliamento compatibile agli autori degli attacchi nonché telefoni cellulari contenenti video utilissimi alle indagini. Questo caso sta suscitando forte preoccupazione nell’opinione pubblica locale proprio perché dimostra modalità crudeli adottate dai gruppetti formatisi fra adolescenti senza apparenti motivazioni serie se non tensione sociale latente fra pari.
I controlli continuano senza sosta su tutto il territorio regionale grazie all’impegno combinato fra magistratura, minorenili, polizia municipale e forze ordine tradizionali, per provvedere tempestivamente contro fenomeni in crescita difficili da contenere e gestire sul piano sociale oltreché penale.
Tratto da ansa.it.
Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Elisa Romano