Una lite scoppiata per motivi apparentemente banali ha portato a un grave episodio di violenza nella periferia di Marotta, in provincia di Pesaro Urbino. Durante una festa a cui partecipavano anche bambini, Sandro Spingardi, 70 anni, ha sparato contro la cognata e sua figlia causando un morto e un ferito. L’uomo è stato arrestato poco dopo dai carabinieri.
La dinamica della sparatoria durante la festa
L’episodio si è verificato ieri sera intorno alle 21 in una zona rurale vicino a Marotta. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, l’aggressione sarebbe nata da vecchie tensioni familiari accumulate nel tempo. La scintilla che ha fatto esplodere il conflitto sembra sia stata provocata da rumori o schiamazzi durante la festa dove erano presenti anche dei bambini.
Sandro Spingardi avrebbe impugnato un’arma da fuoco e sparato contro Griselda Cassia Nunez, 44 anni originaria della Bolivia e cognata dell’uomo. La donna è morta sul colpo. Nel corso della stessa azione è stata ferita gravemente anche Kenia Cassia Vaca, figlia di Griselda e ventottenne.
Il contesto familiare complicato sembra aver contribuito all’escalation violenta senza lasciare spazio ad altre persone coinvolte nell’accaduto: nessun altro ospite o parente presente alla festa ha riportato danni fisici.
L’intervento delle forze dell’ordine e l’arresto del responsabile
Dopo aver compiuto il gesto Sandro Spingardi si sarebbe rifugiato in un capanno degli attrezzi situato vicino alla casa di campagna dove si teneva l’incontro familiare. I carabinieri sono intervenuti tempestivamente sul posto dopo le segnalazioni ricevute dai vicini o dagli altri partecipanti alla festa.
L’uomo è stato trovato barricato all’interno del capanno ed è stato arrestato in flagranza per omicidio volontario e tentativo di omicidio nei confronti della figlia ferita gravemente ma ancora viva al momento dell’intervento delle forze dell’ordine.
Le indagini proseguono per accertare con precisione i motivi scatenanti dello scontro armato ma gli elementi raccolti fino ad ora indicano che le cause siano riconducibili a dissidi familiari mai risolti nel tempo con episodi recenti legati ai rumori serali che hanno riacceso antichi rancori tra i protagonisti della tragedia.
“Le tensioni familiari sembrano essere state il fulcro della tragedia, aggravate da piccoli episodi che hanno acceso la miccia.”