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Ricostruzione post-terremoto nelle Marche: critiche al commissariamento e appello a una svolta immediata

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Ricostruzione nelle Marche sotto accusa, si chiede un cambio di rotta urgente. - Unita.tv
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Il tema della ricostruzione nelle Marche dopo il sisma del 2016 resta in primo piano, con nuove accuse rivolte ai governi regionali e alle figure di commissari incaricate. Claudio Bolletta, candidato alla presidenza della Regione Marche per Democrazia Sovrana e Popolare , denuncia il mancato impegno delle autorità locali e parla di inefficacia del commissariamento statale.

La delega alla ricostruzione si trasforma in disimpegno regionale

Claudio Bolletta ha definito molto grave l’atteggiamento delle varie amministrazioni regionali succedutesi negli anni. Le Regioni di ogni colore politico, a suo avviso, hanno perso la responsabilità diretta della ricostruzione affidandola a commissari statali. Questo passaggio avrebbe portato esclusivamente a apparizioni mediatiche e a mosse politiche senza risultati concreti. Nel comunicato del candidato DSP si sottolinea come la gestione commissariale abbia più funzionato come un palco per passerelle politiche che come un meccanismo efficace di intervento sul territorio.

I governi regionali, invece di supportare attivamente il recupero dei territori colpiti, si sarebbero così disimpegnati, scaricando la responsabilità su soggetti esterni. Bolletta evidenzia che un simile comportamento rappresenta un fallimento evidente nell’affrontare una delle emergenze più gravi vissute dalle Marche negli ultimi anni.

Le nomine dei commissari e l’assenza di risultati concreti

Il candidato di DSP descrive un susseguirsi di commissari, nominati sia da forze di centrodestra che centrosinistra, che invece di agire si sarebbero limitati a dichiarazioni di circostanza e comparsate televisive. Nonostante il passare del tempo, nessuno dei nomi messi a capo della ricostruzione ha saputo portare avanti un vero progetto o risolvere le difficoltà che persistono nelle aree sismiche.

La gestione frammentata e politicizzata ha frenato il cammino verso il recupero. Le comunità colpite non hanno visto progressi significativi: molte case restano danneggiate, i servizi ridotti e le attività produttive non hanno ricevuto sostegno adeguato. Bolletta definisce questa situazione una vera vergogna per l’intera regione, aggravata dall’immobilismo e dalla mancanza di attenzione concreta verso i cittadini colpiti.

Riprendere in mano la ricostruzione con controllo e partecipazione popolare

Secondo chiarisce Bolletta, occorre agire subito per rimettere in marcia la ricostruzione in modo serio e sicuro. Propone strumenti che coinvolgano direttamente i cittadini danneggiati, suggerendo meccanismi di controllo e partecipazione che evitino lo sperpero di risorse e tocchino con mano le esigenze reali della popolazione.

Non solo va accelerata la sistemazione delle case e il ritorno dei servizi essenziali nelle zone del cratere, ma bisogna anche rilanciare le attività economiche che garantiscono il sostentamento delle comunità locali. Bolletta richiama la necessità di un intervento che guardi oltre la singola emergenza e tuteli tutta la regione.

Misure urgenti per la sicurezza e una nuova legge urbanistica regionale

Bolletta ricorda che le Marche convivono ormai con un rischio sismico costante, dunque serve un approccio integrato che non si limiti a tamponare i danni. È indispensabile mettere in sicurezza tutto il territorio, con un piano che agisca sulle fragilità strutturali e riduca il pericolo futuro.

Tra le proposte c’è una nuova legge urbanistica regionale, aggiornata ai rischi attuali e orientata alle esigenze presenti. Serve poi un piano regionale specifico di prevenzione e gestione delle emergenze sismiche, in grado di preparare tutte le comunità ad affrontare possibili scosse con strumenti e procedure adeguate.

Bolletta insiste sull’urgenza di una svolta concreta per le Marche, che superi le passerelle politiche e risponda davvero alle necessità dei cittadini ancora segnati dal terremoto e dalla paura delle scosse che possono tornare.

Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Davide Galli

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Davide Galli

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