Il territorio di Ostra, in provincia di Ancona, continua il percorso per riprendersi dall’alluvione che il 15 settembre 2022 ha devastato la zona. Al centro delle operazioni c’è la frazione di Pianello, una delle aree più colpite e dove si è registrato il maggior numero di vittime durante quell’evento. Il cantiere per la ricostruzione del ponte simbolo del disastro è finalmente partito. Il progetto prevede un’opera solida e moderna, concepita per proteggere meglio la comunità dai rischi idrogeologici del fiume Misa e per restituire un collegamento fondamentale ai cittadini, dopo anni di attesa e difficoltà.
Avvio dei lavori: autorità e istituzioni al fianco della comunità
Il 2025 è l’anno in cui si è concretizzato l’avvio della ricostruzione del ponte di Pianello. La mattina in cui sono partiti i lavori ha visto impegnati il commissario all’emergenza alluvione 2022, Francesco Acquaroli, e il suo vice Stefano Babini. Presenti anche la sindaca di Ostra Federica Fanesi, l’assessore regionale alla protezione civile Stefano Aguzzi e il dirigente della direzione protezione civile e sicurezza del territorio delle Marche, Stefano Stefoni. La presenza di queste figure istituzionali ha segnato l’importanza di un intervento atteso da anni, che concentra sulla frazione colpita da un trauma difficile da dimenticare.
L’inizio dei lavori coincide con un investimento corposo, valutato in circa 5 milioni di euro. Di questa cifra, quasi 4 milioni sono destinati alla sola struttura del ponte, mentre il resto finanzierà le attività accessorie, come lo spostamento e l’interramento sotto il letto del fiume dei servizi e delle linee elettriche interrotte dall’alluvione. Queste operazioni, seppur meno visibili, sono essenziali per garantire la stabilità e la sicurezza del nuovo collegamento. La previsione è che i lavori durino fino alla fine del 2025, restituendo con il nuovo ponte a campata unica un collegamento moderno e sicuro per pedoni e ciclisti.
Caratteristiche tecniche e simboliche del nuovo ponte di pianello
Il progetto del ponte di Pianello punta all’efficienza e al valore simbolico. Il nuovo ponte avrà una lunghezza di circa 50 metri e sarà costruito senza piloni nel mezzo del fiume. Questo significa che l’intero peso e la struttura si sosteranno su due archi superiori, di quasi 5 metri di altezza ciascuno. La forma del ponte è pensata per migliorare il deflusso delle acque del Misa, riducendo il rischio di grossi danni in caso di esondazioni.
Un elemento toccante del progetto è la presenza di 13 vele che decoreranno la struttura, un ricordo esplicito delle tredici vittime perse durante l’alluvione del 2022. Questa scelta trasforma il nuovo ponte in un memoriale, oltre che un’infrastruttura funzionale. Percorsi pedonali e piste ciclabili completeranno il tracciato, garantendo sicurezza a chi utilizza la tratta a piedi o in bicicletta.
Prima di iniziare la costruzione vera e propria, è previsto un lavoro molto accurato che riguarda la bonifica da ordigni bellici ancora presenti nel terreno. Successivamente si monteranno in officina gli elementi principali del ponte, si sposteranno sottoservizi e utenze, si realizzeranno le spalle di sostegno e infine, con l’aiuto di due gru, la struttura verrà posizionata in sito.
Gestione della viabilità e riduzione dei disagi durante i lavori
L’opera di ricostruzione non interromperà completamente la viabilità tra Ostra e Ostra Vetere. I tecnici hanno organizzato i lavori in modo che i disagi durino circa un mese e si svolgano quando sarà operativo il ponte del Coppetto, altra infrastruttura danneggiata dall’alluvione ma ormai ripristinata. Questo permetterà di deviare il traffico su percorsi alternativi senza bloccare l’accesso alla zona.
La gestione attenta dei flussi di veicoli e pedoni ha lo scopo di contenere il disagio per cittadini e attività commerciali. L’esperienza maturata dopo la calamità ha indotto a pianificare in modo rigoroso ogni fase, per evitare isolamento e garantire la continuità di spostamento nei comuni coinvolti. La comunità di Pianello e di Ostra potrà così continuare a muoversi senza interruzioni gravi, nonostante i cantieri ancora in corso.
Importanza strategica e valore simbolico dell’opera sul territorio marchigiano
Il rifacimento del ponte di Pianello non rappresenta solo un intervento strutturale importante, ma anche un segno tangibile della volontà di ricostruire e proteggere un territorio ancora segnato da un evento tragico. Il presidente regionale e commissario all’emergenza, Francesco Acquaroli, ha definito questa opera “simbolica” perché coinvolge l’epicentro di quella notte di settembre 2022, che cambiò per sempre la vita nelle Marche.
La nuova struttura contribuisce a ridurre i pericoli connessi al rischio idrogeologico, grazie anche alla prevista pulizia del letto del fiume Misa. Sebbene la sicurezza totale non si possa garantire, la costruzione di un ponte senza piloni in acqua e la manutenzione del corso d’acqua mirano a modificare in modo deciso la morfologia e la tutela del territorio. Questo progetto rappresenta un salto significativo per la salute infrastrutturale di Pianello e un segnale forte per le comunità che hanno subito la furia dell’alluvione.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Matteo Bernardi