La campagna elettorale nelle Marche si concentra su temi economici cruciali, con la lista civica “Progetto Marche Vive” che si presenta come un’opzione nata dall’esperienza diretta delle comunità locali. Il movimento sostiene Matteo Ricci come candidato presidente e propone una nuova direzione per la regione, puntando su politiche per sostenere imprese, lavoro e welfare. Intanto, Italia Viva, tramite la segretaria regionale Fabiola Caprari e il leader Matteo Renzi, critica apertamente la giunta di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli per la gestione economica e sociale.
Progetto Marche vive: un movimento nato dal territorio per invertire la crisi economica regionale
“Progetto Marche Vive” si definisce più di una semplice lista elettorale: è un’iniziativa che nasce dall’osservazione diretta delle difficoltà vissute nei vari territori marchigiani. La lista civica centrista sostiene Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico, come candidato alla presidenza della Regione. Ricci rappresenta il centrosinistra e propone una visione di crescita regionale che mira a superare la crisi attuale attraverso interventi concreti.
L’obiettivo dichiarato del progetto è invertire la rotta di declino economico e sociale, puntando soprattutto su politiche che diano impulso all’impresa locale e favoriscano la creazione di lavoro. Inoltre, si sottolinea l’importanza di rafforzare il sistema di welfare per garantire maggior tutela ai cittadini. Il gruppo vuole mettere i residenti al centro delle decisioni, ascoltando le necessità espresse direttamente dai territori.
Matteo Ricci ha evidenziato l’importanza di risorse come quelle messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dai fondi per il recupero post-terremoto, considerate leve fondamentali per rilanciare la regione. L’ambientazione di vecchi settori in difficoltà e l’attenzione all’innovazione si inseriscono nella strategia elettorale di “Progetto Marche Vive”, che mira a una crescita qualitativa più solida e sostenuta nel tempo.
Le critiche di Italia viva alla giunta acquaroli per la crisi economica marcata nelle Marche
Durante un evento ad Ancona intitolato “Sviluppo dell’impresa e velocità per un cambio di Marche”, la segretaria regionale di Italia Viva, Fabiola Caprari, ha espresso un giudizio severo sulla gestione della giunta regionale attuale, guidata da Francesco Acquaroli. I dati evidenziano una crisi economica più intensa rispetto al resto d’Italia, con quasi 15mila imprese chiuse tra il 2021 e il 2024.
Secondo Caprari, i settori maggiormente colpiti sono quelli del commercio, manifatturiero e costruzioni. La situazione è stata definita come una dimostrazione del fallimento dell’amministrazione di centrodestra, che non sarebbe riuscita a trattenere le attività produttive sul territorio né a creare le condizioni per la stabilizzazione del lavoro.
Il senatore Matteo Renzi, presente all’evento, ha sostenuto queste osservazioni rimarcando la necessità di un cambio radicale nella governance regionale. Renzi ha sottolineato che, mentre le difficoltà economiche si aggravano, la gestione della sanità regionale non ha risposto in modo adeguato alle esigenze crescenti, criticando l’atteggiamento che tende a spostare la responsabilità sui cittadini anziché sui problemi strutturali.
Il ruolo di Matteo Renzi e Italia viva: proposta politica e critica all’attuale scenario marchigiano
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha scelto le Marche come palco per riaffermare la necessità di un’alternativa politica che superi divisioni territoriali e partiti tradizionali. Italia Viva sostiene “Progetto Marche Vive” come un contenitore riformista in grado di rispondere alle sfide che la regione affronta oggi.
Renzi ha insistito sull’urgenza di un cambio nella cultura politica regionale, denunciando l’incapacità dell’attuale giunta di centrodestra di affrontare i nodi economici e sociali. La proposta di Italia Viva prevede una gestione più aperta al dialogo con imprese e sindacati e un’attenzione maggiore al rilancio produttivo, soprattutto in vista delle risorse europee disponibili.
La presenza e gli interventi di Renzi riflettono anche una strategia nazionale per rafforzare il centrosinistra nelle aree in difficoltà, con la regione Marche al centro di questo confronto politico. Renzi indica il percorso di “Progetto Marche Vive” come un tentativo di mettere a sistema proposte concrete e di superare vecchi schemi che non hanno dato risultati soddisfacenti agli abitanti della regione.
Il dibattito elettorale si concentra quindi su queste dinamiche. Da una parte la giunta Acquaroli, amministrazione di centrodestra criticata per il calo delle imprese e la gestione dei servizi, dall’altra un centrosinistra che prova a rilanciare la regione con un progetto nato dal terreno e supportato da figure politiche di rilievo nazionale. Le prossime settimane saranno decisive per capire quale direzione prenderà il futuro delle Marche.
Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Andrea Ricci