Il Partito Democratico delle Marche non ci sta e si schiera al fianco di Matteo Ricci, eurodeputato e candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra. In una nota congiunta delle cinque federazioni provinciali, il Pd punta il dito contro la destra, accusata di scatenare una campagna di attacchi personali e notizie false. Un livello di aggressività mediatica senza precedenti nel panorama politico regionale, secondo i democratici.
Elezioni nelle Marche: tra accuse e falsità, si perde il filo del confronto
Quella che doveva essere una campagna elettorale incentrata sui problemi concreti della gente si è trasformata in una battaglia di insulti e accuse. Il Pd denuncia come il centrodestra abbia scelto la strada della disinformazione, diffondendo notizie distorte per mettere in cattiva luce Ricci. Dietro questa strategia, dicono i democratici, c’è la volontà di nascondere le lacune dell’attuale amministrazione guidata da Acquaroli. Insistendo su presunte irregolarità, la destra punta a distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi della Regione.
Nel frattempo, la comunicazione politica si è spostata ben lontano dal dibattito serio. L’uso di media nazionali schierati ha creato un clima carico di sospetti e attacchi, spesso ingiustificati o esagerati. Il risultato? Una campagna elettorale che somiglia più a una guerra personale che a un confronto sui programmi.
A Pesaro un’indagine in corso: il Pd chiede rispetto per la magistratura
Il Pd interviene anche sul fronte giudiziario, ricordando che a Pesaro sono in corso accertamenti su alcune procedure di affidamento. Il partito invita tutti a non interferire con l’attività degli inquirenti e a evitare pressioni o la diffusione di informazioni riservate. L’obiettivo è evitare che la vicenda venga usata come arma politica, alimentando sfiducia e sospetti infondati.
La nota ricorda che l’indagine è in corso e che bisogna lasciare che la magistratura faccia il suo lavoro senza condizionamenti o campagne mediatiche che deformano i fatti. Si punta così a salvaguardare la verità e il corretto funzionamento della giustizia, evitando processi sommari sui giornali.
Non manca una stoccata alle testate nazionali accusate di schierarsi apertamente con il centrodestra regionale. In particolare, il Pd segnala il ruolo del signor Bocchino, indicato come un sostenitore attivo e aggressivo della governatrice Acquaroli. Una situazione che, secondo i democratici, alimenta tensioni ingiustificate e dannose per la vita pubblica delle Marche.
Pd Marche: una risposta netta contro la polarizzazione e per un dibattito serio
Con questo documento, il Pd Marche vuole riportare il confronto politico sui binari della concretezza, lontano dagli insulti e dalle distorsioni. La solidarietà a Matteo Ricci è anche una difesa delle regole del gioco democratico. La protesta contro le campagne di delegittimazione fa parte di un impegno più ampio per garantire trasparenza e correttezza in un momento cruciale per la Regione.
In una fase così delicata, le forze politiche devono affrontare passaggi complessi, mantenendo il rispetto per le persone e le istituzioni. Il richiamo alla moderazione arriva proprio mentre la destra intensifica la pressione mediatica su Ricci. Il Pd ribadisce che la partita si dovrebbe giocare sui programmi, non sugli attacchi personali che dividono e creano sfiducia.
Questa vicenda mostra come la politica nelle Marche stia attraversando un momento difficile, con nuovi modi di comunicare e rapporti tra attori pubblici che influenzano profondamente la percezione dei cittadini. La reazione del Pd potrebbe segnare una svolta nella gestione delle tensioni e nell’orientare il dibattito verso i temi veri della Regione.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Rosanna Ricci
