Offida, in provincia di Ascoli Piceno, si prepara a diventare la cornice degli Stati Generali della Bellezza nel 2026. La città marchigiana ha ottenuto l’incarico durante la quarta edizione tenutasi a Cava de’ Tirreni, una manifestazione che ogni anno richiama amministratori locali, esperti di cultura e turismo per discutere strategie e progetti legati alla valorizzazione del territorio. L’appuntamento conferma l’attenzione crescente verso la promozione di città di medie dimensioni e di aree interne, puntando sulla bellezza culturale, ambientale e storica come leva di sviluppo.
La scelta di offida come sede per un evento nazionale sulla cultura e la bellezza
La designazione di Offida come città ospitante della quinta edizione degli Stati Generali della Bellezza è arrivata dopo una candidatura presentata dal Comune due anni fa. Questo passaggio rappresenta un riconoscimento per il lavoro svolto dalla città nel campo della tutela del patrimonio locale e delle tradizioni. La manifestazione, promossa da Ali – Autonomie Locali Italiane, si è fatta largo negli ultimi anni in Italia diventando un punto di riferimento per chi si occupa di politiche culturali e turistiche a livello territoriale.
Offida succede a San Gimignano , Andria , Cuneo e Cava de’ Tirreni , città già note per l’impegno nella valorizzazione del proprio patrimonio. Questa scelta segna una prima volta per le Marche e porta un’attenzione nuova verso un centro che conserva intatta la sua identità storica, valorizzando paesaggi e architetture senza rinunciare a progetti di sostenibilità ambientale.
Il ruolo del sindaco e le aspettative per l’edizione 2026
Luigi Massa, sindaco di Offida, ha espresso soddisfazione e un forte senso di responsabilità per questo incarico. Dopo aver accolto con orgoglio le altre città che hanno ospitato la manifestazione, Offida si prepara a una due giorni di incontri, dibattiti e tavole rotonde. “L’idea è quella di creare spazi in cui mettere a confronto esperienze e proposte per rafforzare il turismo consapevole, capace di rispettare l’ambiente e la cultura locale.”
Il primo cittadino sottolinea come la città rappresenti un luogo adatto a questo tipo di conversazioni grazie al suo patrimonio artistico e paesaggistico, ma anche grazie alle iniziative in corso che puntano alla sostenibilità e alla valorizzazione dei prodotti tipici. La scelta si inserisce infatti in un percorso che mira a mettere in luce il legame tra bellezza, cultura e rispetto per il territorio.
Gli stati generali della bellezza come occasione di confronto e promozione territoriale
L’appuntamento del 2026 sarà un momento di scambio per amministratori pubblici, operatori del turismo e esperti culturali provenienti da tutta Italia. Qui si potranno raccontare progetti e idee finalizzati a promuovere un turismo che favorisce la conoscenza delle risorse locali in modo attento e responsabile. Si tratta di un’occasione per mettere in primo piano esempi virtuosi, analizzare criticità e immaginare nuove prospettive per comuni di diversa dimensione.
Offida sarà centro d’interesse per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, oltre che fulcro per le Marche dove si potrà mostrare un volto meno noto ma altrettanto significativo della regione. Durante la manifestazione verranno affrontati temi come la tutela dei centri storici, la gestione dei flussi turistici, la valorizzazione dei prodotti culturali e naturali, elementi chiave per garantire uno sviluppo armonico e duraturo.
L’impatto previsto per offida e il territorio circostante
La scelta di Offida come sede dell’evento ha un valore anche per il territorio del Piceno e per tutta la regione Marche, che si troveranno sotto i riflettori nazionali per due giorni. L’evento potrà incentivare fiere, mostre, appuntamenti culturali e momenti di incontro legati sia alla storia sia al presente della zona. L’attenzione puntata sul rispetto ambientale si rifletterà su pratiche legate al turismo sostenibile, capaci di coinvolgere cittadini e visitatori.
I partecipanti avranno modo di scoprire una realtà ricca di tradizioni, tra cui l’artigianato e le produzioni agricole, che si intrecciano con un paesaggio rurale ancora integro. La valorizzazione della bellezza passa anche attraverso le persone, le realtà associative e istituzionali che lavorano quotidianamente per preservare e rilanciare questo patrimonio. La due giorni del 2026, quindi, non sarà solo un momento di dibattito, ma un’occasione per mostrare Offida e le Marche attraverso la loro autenticità.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Matteo Bernardi