Nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, a Ussita in provincia di Macerata, è stato inaugurato il cantiere della nuova cabinovia “Frontignano-Cornaccione”. Questo impianto moderno collegherà Frontignano, a 1350 metri di quota, con Monte Cornaccione che si trova a 1909 metri. Il percorso coprirà circa 2 chilometri e sarà completato in sei minuti e mezzo. L’opera rappresenta un passo importante per la rinascita della zona colpita dal terremoto del 2016.
Investimenti pubblici e rilancio economico della stazione sciistica
Il progetto ha ricevuto finanziamenti pubblici per un totale di 17 milioni di euro destinati alla realizzazione dell’impianto. Questa somma copre tutte le fasi necessarie dalla costruzione fino all’attivazione completa della cabinovia entro fine dicembre 2025 secondo quanto dichiarato dal commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli presente alla cerimonia d’avvio lavori.
L’obiettivo principale consiste nel restituire piena funzionalità al comprensorio sciistico locale che comprende piste molto apprezzate come il celebre “canalone”. Quest’ultimo è noto perché rappresenta l’unica pista delle Marche capace di mantenere condizioni ottimali grazie all’altitudine elevata garantendo innevamento lungo tutta la stagione invernale.
La nuova cabinovia: caratteristiche tecniche e accessibilità
La cabinovia “Frontignano-Cornaccione” è progettata con tecnologia all’avanguardia. Le cabine hanno una capienza di dieci persone ciascuna e sono dotate di agganciamento automatico che ne facilita l’uso continuo senza interruzioni. L’impianto sarà pensato per garantire accesso agevole anche alle persone con mobilità ridotta, agli anziani e alle famiglie con bambini piccoli. Questo aspetto rende la struttura inclusiva e adatta a un pubblico ampio.
Il collegamento tra Frontignano e Monte Cornaccione permetterà di superare facilmente un dislivello significativo in pochi minuti, migliorando così l’esperienza degli sciatori ma anche dei visitatori interessati al paesaggio montano durante tutto l’anno. La scelta tecnica punta non solo alla funzionalità ma anche alla valorizzazione del territorio circostante senza impattare negativamente sull’ambiente naturale.
Evento d’inaugurazione: autorità locali ed ecclesiastiche presenti
La cerimonia ufficiale si è svolta nel piazzale Selvapiana a Frontignano ed ha visto la partecipazione delle principali autorità regionali coinvolte nella ricostruzione post-sisma. Tra i presenti figuravano il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il vescovo di Camerino mons Francesco Massara oltre al presidente dell’Ente Parco dei monti Sibillini Andrea Spaterna.
Durante gli interventi pubblici sono stati sottolineati i valori strategici dell’opera sia sotto il profilo turistico sia ambientale; Acquaroli ha definito questa infrastruttura come “una visione proiettata verso lo sviluppo futuro del territorio” mentre Bernardini, sindaca di Ussita, ha ricordato le difficoltà burocratiche superate prima d’arrivare al traguardo odierno evidenziando inoltre come questo progetto ponga attenzione allo sviluppo economico rispettando gli ecosistemi montani circostanti.
Prospettive future per ussita dopo la ricostruzione post terremoto
La costruzione della nuova cabinovia segna una tappa cruciale nella ripresa socioeconomica dopo i danni causati dal sisma nel 2016 nell’area appenninica marchigiana. La possibilità offerta da questo impianto migliorerà notevolmente le condizioni turistiche permettendo maggior afflusso durante tutto l’anno soprattutto nelle stagioni fredde grazie alle piste innevate costantemente ad alta quota.
Questa opera potrà contribuire anche ad attrarre nuovi visitatori interessati non solo allo sci ma pure alle attività outdoor legate ai parchi naturali limitrofi favorendo così forme diversificate d’economia locale basate su turismo sostenibile ed esperienze naturalistiche autentiche nelle montagne marchigiane rimaste fortemente segnate dagli eventi sismici recenti.