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No all’impianto Edison per rifiuti a Jesi: confermata la sospensione del progetto dopo la conferenza dei servizi

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Sospeso il progetto dell’impianto rifiuti Edison a Jesi dopo la conferenza dei servizi. - Unita.tv
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L’area Zipa di Jesi, in provincia di Ancona, non vedrà nascere l’impianto per il trattamento dei rifiuti proposto da Edison Next Recology. La Conferenza dei servizi convocata ha espresso un parere favorevole al rigetto della richiesta, concentrandosi soprattutto su motivi ambientali e sulla mancata condivisione con la comunità locale. Le autorità coinvolte hanno sottolineato come la tutela della salute pubblica e dell’ambiente rappresenti la priorità in questa fase.

Conferenza dei servizi boccia il progetto Edison per il trattamento rifiuti a Jesi

Il meeting tecnico di questa mattina ha visto la presenza di rappresentanti della provincia di Ancona, assessori e consiglieri del Comune di Jesi, insieme ai tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche e dell’Azienda sanitaria territoriale . Nel corso dell’incontro la piattaforma su cui si fondava il progetto di Edison Next Recology è stata analizzata nei dettagli, dal punto di vista tecnico, ambientale e sanitario.

Al termine dei lavori è arrivato il preavviso di rigetto, comunicato all’azienda proponente. Questo documento anticipa la decisione ufficiale che sarà notificata in modo formale la prossima settimana. Edison Next Recology potrà comunque presentare osservazioni o criticità a difesa del proprio progetto, ma la posizione espressa finora appare chiara e orientata verso il rigetto.

Le criticità ambientali e sociali dietro il diniego

Le ragioni principali che hanno portato al rigetto riguardano vari aspetti ambientali. In primo luogo è stata evidenziata la questione della localizzazione, ritenuta non adeguata rispetto all’impatto sulla natura circostante. La presenza di possibili ricadute negative sull’ecosistema e sulle falde acquifere ha alimentato dubbi.

Il parere negativo si basa poi sulla mancata valutazione di alternative progettuali capaci di ridurre gli effetti negativi dell’impianto. La documentazione presentata da Edison non avrebbe chiarito a sufficienza le opzioni diverse di ubicazione o tecnologie alternative, che avrebbero potuto minimizzare rischi e disagi.

Dal punto di vista sociale, i delegati hanno ribadito come il progetto non abbia ottenuto il sostegno della comunità locale. Il Comune di Jesi ha manifestato esplicitamente la sua contrarietà, sottolineando le preoccupazioni dei cittadini per la salute, l’inquinamento e il carico di traffico derivante dall’installazione e gestione del sito. Questi aspetti, sommati alle problematiche ambientali, hanno decisamente pesato nella decisione finale.

Tutela della salute e ambiente prevalgono sull’iniziativa economica privata

Il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, ha sottolineato come fin dall’avvio della procedura siano state richieste verifiche rigorose. “L’obiettivo era bilanciare il diritto alla salute pubblica con la possibilità data all’azienda di avviare un’attività economica.” Alla fine ha prevalso la priorità della salvaguardia ambientale e sanitaria.

Carnevali ha ringraziato gli uffici coinvolti per il lavoro svolto, che ha permesso valutazioni serie e approfondite sul complesso dossier. “La scelta di esprimere un rigetto di massima fa emergere l’attenzione alle ricadute sul territorio e alla necessità di tutelare la popolazione residente.”

Adesso, dopo la comunicazione ufficiale del rigetto, Edison Next Recology potrà presentare le proprie contro ossevazioni. Il procedimento proseguirà secondo le norme previste, ma il quadro delineato dai soggetti istituzionali locali sembra piuttosto chiaro in questo momento.

Il caso resta comunque aperto. La decisione ha grande impatto per le strategie di gestione dei rifiuti nella zona, e le varie istituzioni proseguiranno nel monitoraggio e nella valutazione per garantire soluzioni che rispettino ambiente e cittadini.

Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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