La regione Marche diventa protagonista del Giubileo 2025 grazie al progetto “Pellegrini di Speranza“, promosso dalla Conferenza episcopale marchigiana e sostenuto dalla Regione Marche. Questa iniziativa amplia il tradizionale percorso giubilare, integrando fede, arte e cammini spirituali con l’obiettivo di offrire a fedeli, turisti e cittadini un’esperienza coinvolgente e culturale. Il progetto coinvolge diverse realtà regionali, tra musei, chiese e itinerari storici, riflettendo la ricchezza religiosa e culturale delle Marche.
Presentazione e finalità del progetto giubilare nelle Marche
Il progetto “Pellegrini di Speranza” è stato ufficialmente presentato a Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche, con l’obiettivo di promuovere un’offerta turistica e spirituale che non si limiti ai soli luoghi di culto. L’iniziativa nasce dalla volontà dei Vescovi marchigiani e si propone come un percorso complesso e condiviso, capace di far conoscere non solo la fede, ma anche il significato storico e artistico che caratterizza la regione.
L’iniziativa è pensata per un pubblico eterogeneo: fedeli, studenti, famiglie, visitatori, appassionati d’arte. La Regione Marche viene invitata a essere vista come luogo di accoglienza, bellezza e spiritualità nuova, un contesto che accompagna verso una comprensione più ampia del territorio e della sua identità culturale. La programmazione prevede attività e percorsi che proseguiranno anche oltre il 2025, lasciando una traccia duratura per chi vorrà continuare a esplorare questi valori.
La mostra diffusa “immagini di maternità”: arte e fede nelle diocesi marchigiane
Nell’ambito del progetto, spicca la Mostra diffusa intitolata “Immagini di maternità. La bellezza della vita che nasce“, che si svilupperà dal 14 luglio al 30 novembre 2025 in 14 musei diocesani sparsi nel territorio marchigiano. Questa esposizione tematica si concentra sulla maternità attraverso opere d’arte che raccontano, nel corso dei secoli, la vita e la speranza.
Ogni museo dedica uno spazio all’allestimento, con coordinazioni visive comuni a tutte le sedi, creando così un museo diffuso che abbraccia tutta la regione. Le aperture si susseguiranno con un calendario articolato; dopo l’avvio a Urbino il 14 luglio, altre date chiave riguardano città come San Severino Marche, Comunanza, Pesaro, Fano, Fermo, Fabriano, Ancona, Osimo, Macerata, Senigallia, Ascoli Piceno, Loreto e Jesi.
La mostra rappresenta un esperimento culturale unico in Italia. Alcune opere provengono da chiese danneggiate dai terremoti, conferendo al progetto una valenza simbolica forte e un significato sociale. Il tema della maternità assume così un valore universale e trasversale, che coinvolge comunità diverse e offre spunti di riflessione legati a vita, rinascita e continuità.
Coinvolgimento delle istituzioni e pubblicazione del catalogo delle opere
Alla presentazione del progetto hanno partecipato esponenti di spicco delle Marche, tra cui il presidente della Regione Francesco Acquaroli e alcuni rappresentanti ecclesiastici: monsignor Nazzareno Marconi, presidente della Cem e vescovo di Macerata, monsignor Francesco Massara, delegato per i Beni Culturali e arcivescovo di Camerino e Fabriano-Matelica-San Severino, e monsignor Angelo Spina, delegato per la Comunicazione e arcivescovo di Ancona-Osimo.
Oltre alla mostra, è prevista la realizzazione di un catalogo che raccoglierà le opere esposte nei 14 musei. Il volume conterrà schede dettagliate, contributi scientifici e approfondimenti sul tema della maternità nell’arte sacra. Questo catalogo fungerà da documento di riferimento per studiosi, appassionati e visitatori, consolidando il valore culturale del progetto e garantendo una diffusione più ampia del messaggio artistico e spirituale sotteso.
Valorizzazione e promozione dei cammini spirituali nelle Marche
Un’altra linea importante riguarda i cammini spirituali della regione, con l’uscita di una nuova guida intitolata “Cammini e Itinerari spirituali“. Questa raccolta include percorsi antichi e significativi, come la Via Lauretana, i Cammini Francescani, Benedettini e delle Abbazie. L’idea è quella di promuovere il pellegrinaggio a piedi o in bicicletta, mettendo in evidenza le aree interne della Regione e i valori legati a uno spostamento lento e rispettoso dell’ambiente.
Un evento speciale previsto per ottobre rappresenta uno dei momenti più simbolici: la Peregrinatio Mariae, un pellegrinaggio della statua della Madonna di Loreto da Loreto fino a Roma, lungo la Via Lauretana. Durante questo viaggio sono previste soste nelle varie diocesi attraversate con celebrazioni liturgiche. La conclusione si avrà a Roma l’11 e 12 ottobre, per il Giubileo della Spiritualità Mariana, con funzioni solenni in San Salvatore in Lauro, la chiesa dei marchigiani a Roma, e in San Pietro.
Implicazioni culturali e turistiche per le marche
Il progetto “Pellegrini di Speranza” è definito dal presidente Acquaroli come “un modello capace di lasciare un’impronta notevole sulla regione.” L’iniziativa unisce per la prima volta le 13 diocesi marchigiane in uno sforzo comune per valorizzare un patrimonio che riguarda tanto la fede quanto l’arte e la storia locale.
Questo lavoro collettivo mira a far emergere la ricchezza spirituale e culturale radicata in ogni borgo marchigiano, molti dei quali conservano simboli e testimonianze di antiche presenze ecclesiastiche. Al vertice spicca il Santuario di Loreto, riconosciuto a livello mondiale.
L’azione congiunta tra Regione e Conferenza episcopale rafforza l’attrattiva del territorio per i pellegrini e allo stesso tempo sensibilizza i cittadini sulla profondità e valore del tesoro artistico e religioso custodito nelle Marche. Questo percorso offre prospettive di crescita e conoscenza che dureranno ben oltre i mesi del Giubileo.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Andrea Ricci