Il tema della data per le prossime elezioni regionali nelle Marche è al centro di un acceso dibattito politico. Matteo Ricci, europarlamentare del Pd e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, ha espresso critiche sulla possibile convocazione del voto in estate, sottolineando le ripercussioni negative su settore turistico, scuole e cittadini. Le sue dichiarazioni sono arrivate durante la presentazione del tour elettorale “Ricci on the beach”, che si svolge proprio sulle spiagge marchigiane.
La polemica sulla data del voto e l’impatto sul turismo nelle Marche
Il punto principale sollevato da Matteo Ricci riguarda la scelta di far svolgere le elezioni regionali nel pieno della stagione estiva. Ricci ha spiegato come votare in questo periodo rischi di interferire in modo pesante con il turismo, una delle attività economiche più importanti per le Marche. Scegliere l’estate significa infatti limitare la partecipazione dei cittadini che spesso si trovano in vacanza, oppure ridurre il flusso turistico a causa della confusione e delle tensioni politiche legate al voto.
Il parlamentare ha messo il focus sul fatto che questa decisione penalizza la regione in un momento cruciale, proprio quando gli operatori del settore cercano di rilanciare l’offerta turistica dopo gli sconvolgimenti legati alla pandemia. Inoltre, votare durante il periodo di ferie può influire negativamente sull’affluenza alle urne, con un calo potenziale dei votanti. Ricci ha denunciato questa situazione come “uno scandalo democratico”, sottolineando che la mancata definizione ufficiale della data rende incerta l’organizzazione stessa del voto, aumentando il disagio per tutti gli attori coinvolti.
La questione delle scuole e il disagio per famiglie e istituzioni
Un altro aspetto sollevato da Ricci riguarda gli effetti del voto sull’organizzazione scolastica nelle Marche. Il candidato del centrosinistra ha evidenziato come indire le elezioni poco dopo la riapertura delle scuole crei un problema concreto: il rischio di dover chiudere nuovamente gli istituti a ridosso dell’inizio delle lezioni, con conseguenti disagi per studenti, genitori e personale scolastico.
Questa situazione complica la ripresa scolastica e manda un segnale negativo alle famiglie, già provate dagli anni di emergenze sanitarie e cambiamenti continui. Ricci ha chiesto che la data venga scelta tenendo in considerazione il calendario scolastico e le esigenze pratiche degli istituti, in modo da evitare disservizi e tensioni. Ha fatto appello a una decisione che tenga conto della vita quotidiana dei marchigiani e non solo degli interessi di parte, auspicando una maggiore responsabilità nella gestione di un momento delicato come le elezioni regionali.
Il confronto con le elezioni del 2020 e le critiche sulla gestione della data
Ricci ha ricordato come nel 2020 le elezioni regionali fossero state fissate a settembre, una decisione allora motivata dall’emergenza Covid, che comunque aveva portato a una formazione del calendario elettorale in tempi rapidi con decreto firmato a luglio. Oggi, ha ricordato, la situazione sanitaria è diversa e non esistono più le condizioni di emergenza che giustificavano quelle scelte.
Il candidato ha respinto l’ipotesi di un voto d’estate come una scelta forzata e ingiustificata. Ha insinuato che potrebbe esserci un interesse politico dietro questa decisione, con possibili secondi fini legati alla minore affluenza prevista durante il periodo estivo. Ricci ha sollevato il sospetto che la campagna elettorale in piena estate favorisca alcune forze politiche, soprattutto se considerata alla luce di valutazioni che verranno fatte a ottobre dalla Corte dei conti sui rendiconti dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche .
Questi elementi, secondo Ricci, rendono urgente spostare la data delle elezioni almeno a ottobre. Questo permetterebbe una campagna elettorale più regolare, una maggiore partecipazione popolare e una gestione più ordinata delle procedure elettorali, oltre a evitare sovrapposizioni con il periodo di ferie e con gli impegni delle scuole.
L’annuncio del candidato arriva mentre si avvicinano decisioni ufficiali sulla convocazione del voto nelle Marche. Il dibattito sulle date resta aperto e coinvolge politici, amministrazioni locali e cittadini. L’attesa riguarda soprattutto la definizione di un calendario che metta in primo piano gli interessi della comunità e non semplici strategie politiche.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Davide Galli