Si è chiuso dopo oltre dieci ore l’interrogatorio di Massimiliano Santini, figura chiave nell’inchiesta sulla corruzione che coinvolge l’ex sindaco di Pesaro e candidato regionale Matteo Ricci. L’audizione, tenutasi ieri sera alla Procura di Pesaro, ha visto una lunga serie di domande, anche sulle ultime analisi del materiale sequestrato. La difesa ha chiesto che il verbale resti segreto.
Dieci ore di domande: cosa è emerso nell’interrogatorio di Santini
Santini è stato ascoltato senza interruzioni, dal primo pomeriggio fino quasi alle nove di sera. L’inchiesta riguarda un presunto sistema di corruzione che coinvolge esponenti di spicco della politica locale, tra cui proprio Ricci, attuale candidato alla presidenza della Regione Marche per il centrosinistra.
Durante l’interrogatorio, Santini ha risposto a tutte le domande, comprese quelle sulle analisi svolte sul suo smartphone, sequestrato dagli inquirenti. La Procura punta a chiarire i contenuti delle conversazioni e dei messaggi per ricostruire il presunto meccanismo di corruzione.
L’avvocato di Santini, Gioacchino Genchi, ha sottolineato la piena collaborazione del suo assistito e il fatto che non ha evitato alcuna domanda. La lunga durata dell’interrogatorio riflette la complessità delle questioni da chiarire.
La difesa gioca la carta della segretezza: verbale blindato
Una mossa significativa è arrivata dalla difesa che ha rinunciato a ricevere copia del verbale d’interrogatorio e dell’avviso di deposito. Genchi ha spiegato che questa scelta, concordata con il pubblico ministero, serve a proteggere l’andamento delle indagini.
La difesa ha chiesto inoltre che il verbale e la memoria depositata restino coperti da segreto. L’obiettivo è evitare che il contenuto venga reso pubblico troppo presto, rischiando di compromettere il lavoro degli investigatori. I magistrati hanno accolto la richiesta, decidendo di mantenere riservate le dichiarazioni di Santini.
Questo gesto evidenzia la cautela che circonda la vicenda. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero emergere nuovi sviluppi importanti. Santini resta al centro del fascicolo sul presunto giro di corruzione.
Un’inchiesta che scuote la politica locale: il caso Ricci e la ricerca della verità
Al centro dell’indagine ci sono sospetti di corruzione legati ad appalti e alla gestione di fondi pubblici a Pesaro. Matteo Ricci, noto volto della politica marchigiana, è indagato, una situazione che pesa anche sulla sua corsa alla presidenza della Regione Marche.
Le indagini sono intricate. Si cerca di capire quanto e in che modo politica e affari si siano intrecciati, con Santini considerato un pezzo fondamentale per ricostruire i fatti. Fondamentali per la Procura sono stati i sequestri di dispositivi elettronici e le analisi dei loro contenuti.
Fin dall’inizio, la vicenda ha attirato molta attenzione mediatica, per il coinvolgimento diretto di figure politiche di primo piano e per le possibili ripercussioni sul panorama regionale. Il delicato equilibrio tra inchiesta giudiziaria e tensioni politiche si riflette in ogni passaggio, incluso questo lungo interrogatorio.
Ultimo aggiornamento il 11 Agosto 2025 da Elisa Romano