Il completamento del nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Tronto rappresenta un passo importante per collegare efficacemente Abruzzo e Marche, unendo due regioni attraverso un’infrastruttura pensata per la mobilità sostenibile e per valorizzare il turismo costiero. Il progetto, inserito nell’area della riserva naturale della Sentina, è atteso da molto tempo e punta a migliorare la sicurezza e l’attrattiva turistica lungo la costa adriatica.
Sopralluogo al cantiere del ponte sul fiume Tronto con le autorità regionali e locali
Il 2025 ha visto la presenza dei rappresentanti istituzionali più rilevanti al cantiere del nuovo ponte ciclopedonale sul Tronto. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha partecipato assieme al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ai sindaci di Martinsicuro e San Benedetto del Tronto, rispettivamente Massimo Vagnoni e Antonio Spazzafumo. Erano presenti pure tecnici e altri esponenti delle amministrazioni coinvolte.
Durante il sopralluogo, le autorità hanno potuto visionare i progressi dei lavori, in fase avanzata, e sottolineare l’importanza del progetto come punto di svolta nelle connessioni interregionali. Il ponte si inserisce entro la riserva naturale della Sentina, area ambientale tutelata che si affaccia sul Mare Adriatico, quindi ha anche un valore ecologico da rispettare.
Il confronto tra i presenti ha messo in evidenza l’obiettivo di realizzare un percorso sicuro per biciclette e pedoni, che attualmente trovano difficoltà a muoversi lungo la trafficata Statale 16. La nuova infrastruttura nasce in risposta a tale criticità, offrendo un’alternativa che incrementa la sicurezza di cittadini e turisti.
La funzione strategica del ponte per la mobilità sostenibile e il turismo adriatico
Il ponte ciclopedonale sul Tronto è progettato per sostenere la mobilità dolce tra due regioni ricche di attrazioni naturali e culturali. Secondo quanto reso noto dalla Regione, si tratta di un’opera strategica che apre un corridoio dedicato ai mezzi non motorizzati lungo la costa, dove l’afflusso turistico è consistente ma deve convivere con esigenze di sicurezza.
Questo collegamento non è solo una soluzione infrastrutturale, ma una mossa per favorire un modello di turismo più sostenibile e attento all’ambiente. La possibilità di attraversare il confine naturale tra Marche e Abruzzo a piedi o in bici incide sulla possibilità di scoprire le ricchezze paesaggistiche, ambientali e culturali di entrambe le aree.
Inoltre il ponte aiuta a distribuire meglio i flussi turistici lungo l’asse adriatico, evitando concentrazioni eccessive sulle strade, facilitando l’accesso a località meno conosciute ma di grande valore. La città di San Benedetto del Tronto, nota per le sue spiagge e per eventi culturali, insieme a Martinsicuro, si trovano così al centro di un itinerario ciclabile unico.
Acque più sicure e opportunità per lo sviluppo locale nel tratto tra Marche e Abruzzo
Il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, ha messo in luce le varie ricadute positive garantite dal ponte. La sicurezza lungo la Statale 16, un punto problematico per chi si sposta in bici o a piedi, migliorerà notevolmente. Il nuovo percorso dedicato eviterà il traffico veicolare, riducendo il rischio di incidenti.
Acquaroli ha evidenziato il valore del progetto come simbolo di collaborazione tra regioni, e come stimolo per un rilancio turistico che si estende oltre le singole località. Il ponte invita a scoprire non solo paesaggi ma anche i prodotti enogastronomici e le tradizioni diffuse sul territorio che abbraccia Abruzzo e Marche.
Non solo turismo, ma anche sviluppo per la filiera dell’ospitalità. Le strutture ricettive potranno beneficiare di un incremento di visitatori attratti dai percorsi ciclo-pedonali, allungando stagioni turistiche e portando nuove forme di utenza. La mobilità sostenibile si traduce così in un vantaggio economico concreto per tutta la zona.
Il ponte sarà completato entro maggio-giugno 2026, e la sua apertura è attesa come un evento capace di incidere in modo duraturo sulla vita quotidiana e sull’economia dei comuni interessati, offrendo spazi verdi e collegamenti vivi per cittadini e turisti.
Focus sulla Riserva Della Sentina: conservazione e valorizzazione ambientale turistica intrecciate
La scelta di posizionare il ponte all’interno della riserva naturale della Sentina testimonia il rispetto per l’ambiente che caratterizza il progetto. Quest’area protetta presenta ecosistemi delicati e offre habitat a numerose specie animali e vegetali. La realizzazione ha previsto rigorosi controlli per limitare l’impatto ambientale.
Le amministrazioni coinvolte hanno sottolineato che l’opera contribuirà non solo a un migliore collegamento pedonale e ciclabile, ma anche a promuovere la conoscenza del patrimonio naturale. Percorsi didattici e segnaletica informativa accompagneranno il passaggio nel parco, incentivando comportamenti responsabili e talvolta creando occasioni per eventi culturali ed educativi.
La sinergia fra tutela ambientale e sviluppo del turismo sostenibile offre un modello replicabile in altre località con caratteristiche simili. La strategia consente di conciliare le necessità di mobilità con le richieste di conservazione, favorendo anche una crescente attenzione da parte delle nuove generazioni verso la natura.
Con il ponte ciclopedonale a Martinsicuro e San Benedetto del Tronto prende forma così un collegamento che sposa ambiente, cultura e sicurezza, tracciando un’idea di viaggio che va oltre il semplice spostamento. Grazie a questa opera, la costa adriatica si fa più accessibile e viva per chi la attraversa ogni giorno o la visita per scoprirla.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Serena Fontana