Ad Ancona è stato firmato un accordo tra il Consiglio regionale delle Marche e la Lega Navale Italiana. L’obiettivo è chiaro: proteggere l’ambiente marino, garantire la sicurezza in mare e promuovere l’inclusione sociale con iniziative culturali e sportive legate al mare. Il patto, valido per cinque anni, punta soprattutto sui giovani e sull’accesso alle attività nautiche per chi ha disabilità o vive in condizioni di fragilità, rafforzando così il legame tra territorio e comunità.
Ambiente marino e sicurezza in mare: una sfida da affrontare insieme
Il documento firmato al Palazzo delle Marche mette al centro la tutela dell’ambiente marino. Tra le azioni previste ci sono progetti educativi rivolti soprattutto ai giovani, per far capire loro quanto sia importante proteggere gli ecosistemi marini usando al meglio le risorse del territorio. Un altro tema fondamentale è la sicurezza in mare. L’intento è diffondere le buone pratiche per chi si dedica al diporto e alle attività nautiche.
I progetti prevedono corsi e attività pratiche in acqua, per far crescere una consapevolezza reale sulla necessità di salvaguardare la biodiversità. Non mancheranno momenti formativi sulle norme di sicurezza, con l’obiettivo di ridurre i rischi legati alle uscite in mare. Tutto questo rientra in un programma quinquennale che vuole cambiare le abitudini dei cittadini, usando la cultura del mare come motore per la tutela ambientale.
Mare e inclusione: aprire le porte a tutti
L’accordo mette al primo posto anche l’inclusione sociale. Si punta a creare progetti e attività accessibili a persone con disabilità o in situazioni di fragilità sociale. L’idea è offrire a tutti la possibilità di vivere esperienze legate al mare, superando quelle barriere che spesso rendono difficile l’accesso a questo mondo.
Le iniziative non sono solo sportive o ricreative, ma hanno anche un forte valore sociale. Aiutano a costruire un senso di appartenenza e offrono spazi di confronto e crescita personale. Il mare diventa così uno strumento di coesione, in cui si promuovono rispetto e condivisione. Ogni anno sono previsti almeno 25 interventi sul territorio, che verranno monitorati per valutarne l’impatto.
La Lega Navale nelle Marche: un presidio storico sul territorio
Il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, ha sottolineato che questa collaborazione non è solo un accordo formale, ma un vero patto civico e culturale. Ha ricordato la presenza storica e radicata della Lega Navale nelle Marche, con oltre 3.500 soci distribuiti in 13 sedi sul territorio. Questa rete è il cuore pulsante delle attività e dei valori che vogliono essere diffusi.
Latini ha messo in luce l’importanza di coinvolgere tutta la rete della Lega Navale per portare avanti iniziative concrete, aperte e sostenute dalla partecipazione diretta della comunità. La Lega Navale è un punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi al mare con rispetto, sicurezza e responsabilità. Grazie alla collaborazione con il Consiglio regionale, si potrà amplificare il messaggio e valorizzare il patrimonio naturale e culturale delle Marche.
Lega Navale Italiana: un ruolo chiave a livello locale e nazionale
Raffaele Mancuso, luogotenente e delegato per le Marche della Lega Navale Italiana, ha ricordato che l’organizzazione conta 260 sedi in tutta Italia e 4 centri nautici nazionali. L’accordo con il Consiglio regionale delle Marche rafforza il lavoro sul territorio e aiuta a diffondere valori come il rispetto per l’ambiente, la solidarietà e la passione per il mare e lo sport nautico.
Mancuso ha spiegato come la Lega Navale faciliti attività sociali e sportive grazie a una rete capillare che raggiunge un pubblico ampio. Il protocollo prevede che ogni anno vengano realizzati e documentati almeno 25 progetti, garantendo trasparenza e continuità. L’obiettivo è far conoscere non solo la cultura e le regole del mare, ma anche far crescere la consapevolezza sull’importanza di proteggere gli ecosistemi, con un impatto concreto sul territorio.
Con questo accordo, la Lega Navale conferma il suo ruolo di promotrice di un mare da rispettare e condividere, capace di unire persone di tutte le età e condizioni sociali intorno a valori comuni. Le nuove generazioni sono in prima linea: dovranno raccogliere un’eredità culturale e ambientale che li spinga a costruire un rapporto consapevole e responsabile con il mare delle Marche.
Ultimo aggiornamento il 7 Agosto 2025 da Elisa Romano