L’Italia mostra segnali concreti di ripresa economica. I numeri finanziari migliorano e la crescita del lavoro fa parlare di sé a livello europeo. Il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha presentato dati importanti durante un incontro a Senigallia, mettendo in luce un quadro macroeconomico che conferma i progressi degli ultimi mesi.
Spread in calo, debito più gestibile: Senigallia sotto i riflettori
Durante l’evento “Spazio Made in Italy” a Senigallia, Urso ha evidenziato il calo dello spread, sceso da circa 240 punti a meno di 90. Un calo netto, che riduce il rischio percepito sull’Italia da parte degli investitori internazionali. Le agenzie di rating hanno rivisto al rialzo la loro valutazione sul debito pubblico, un fattore chiave per accedere ai mercati e gestire le finanze dello Stato.
Mantenere lo spread sotto quota 90 significa costi di finanziamento più bassi e condizioni migliori per rimettere in sesto i conti pubblici. Questo dato è il segnale di una fiducia ritrovata da parte degli investitori verso il nostro Paese.
Record occupazionale: più di un milione di nuovi posti di lavoro
Urso ha sottolineato un risultato storico: 1,2 milioni di nuovi posti di lavoro creati. È il ritmo più alto in Europa negli ultimi tempi. L’aumento riguarda sia il lavoro dipendente che quello autonomo, segno che l’economia italiana sta riuscendo a rispondere in modo concreto alla domanda di occupazione.
Il dato coinvolge diversi settori, dal manifatturiero ai servizi, fino alla tecnologia e all’export. Questo fa sperare in una svolta rispetto a un passato segnato da disoccupazione alta e difficoltà nel creare posti di lavoro stabili.
Più potere d’acquisto, meno inflazione: un respiro per le famiglie
Urso ha toccato anche il tema del potere d’acquisto delle famiglie, che è tornato a salire dopo mesi difficili legati ai picchi dell’inflazione. L’inflazione è passata dall’11,8% di qualche tempo fa all’1,1% dell’ultimo anno.
Oggi l’inflazione in Italia è più bassa della media europea, Germania compresa. Questo aiuta a tenere sotto controllo i prezzi e a dare un po’ di respiro alle tasche degli italiani. Nei primi mesi del 2025 i prezzi continuano a salire, ma più lentamente rispetto agli altri Paesi europei. Questo sostiene i consumi e alleggerisce le tensioni sui bilanci familiari.
In sintesi, tra spread in calo, nuovi posti di lavoro e inflazione più bassa, l’Italia si presenta oggi in una posizione più solida nel panorama europeo. Le scelte politiche e la gestione dell’economia, raccontate a Senigallia, disegnano un futuro più stabile e carico di speranza.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Serena Fontana