Un controllo della polizia stradale sull’autostrada A14, nel territorio di Petacciato , ha portato al sequestro di una grande quantità di cavi di rame trasportati senza documentazione. Il carico, composto da matasse di rame che superano il peso totale di quattro tonnellate, era a bordo di un furgone fermo in avaria. Il conducente non ha fornito spiegazioni sulla provenienza del metallo, stimolando così approfondimenti da parte delle forze dell’ordine.
Arresto E Sequestro Del Carico Sui Cavi Di Rame senza documenti sul A14
Il fermo è avvenuto durante un controllo di routine effettuato dalla polizia stradale che ha notato un furgone in avaria sull’autostrada A14, tratto molisano a Petacciato. I poliziotti hanno richiesto i documenti relativi al trasporto del carico di rame, indispensabili per accertarne la legittima provenienza. Il conducente, però, non è stato in grado di esibirli al momento del controllo, né ha saputo chiarire la destinazione e la proprietà del materiale.
L’aspetto più rilevante è stato il peso e il quantitativo del carico: oltre quattro tonnellate di matasse di cavi in rame, materiale che presenta molto valore sul mercato e che viene spesso oggetto di furti. La mancanza di documenti ha fatto scattare subito il sequestro del veicolo e del carico, come previsto dalla normativa vigente in materia di trasporto e vigilanza su merci potenzialmente illecite.
Collegamento del carico a furto recente in impianto fotovoltaico delle Marche
Gli accertamenti successivi, condotti dalla polizia stradale e dalla procura competente, hanno portato a ipotizzare un legame con un furto avvenuto poco tempo prima nelle Marche. In particolare, il materiale potrebbe provenire da un impianto fotovoltaico che era stato derubato di rame. Questi impianti spesso utilizzano cavi di rame per il collegamento e la trasmissione dell’energia, elementi richiesti dal mercato del rame usato.
La ricostruzione preliminare indica che il carico sequestrato potrebbe essere la refurtiva del colpo. Questa ipotesi rende più grave la posizione del conducente, che è stato denunciato per ricettazione. La denuncia è stata presentata all’autorità giudiziaria, avviando così un iter penale volto a chiarire le responsabilità e a contrastare la commercializzazione di materiali ottenuti con atti illeciti.
Misure adottate dalla polizia e custodia giudiziaria del materiale sequestrato
Dopo il fermo del veicolo, la polizia ha disposto il sequestro formale del furgone e del carico stesso. Il materiale è stato affidato in custodia giudiziaria, per evitare che venga disperso o venduto. Le autorità competenti stanno coordinando l’indagine per ricostruire tutta la catena legata al trasporto e al possesso del rame, oltre a verificare eventuali collegamenti con altre attività criminali simili.
Il caso sottolinea l’attenzione delle forze dell’ordine verso i furti di rame, fenomeno che si presenta frequentemente in diverse regioni d’Italia a causa dell’alto valore commerciale del metallo. Il sequestro ha evitato che questa consistente quantità di materiale proseguisse il suo viaggio, impedendo così l’immissione sul mercato di un carico probabilmente sottratto con metodi illegali.
L’inchiesta prosegue con la raccolta di ulteriori prove e testimonianze, mentre il conducente resta indagato per avere trasportato la merce senza i permessi necessari e senza giustificare la sua origine. Questi elementi finiranno nel fascicolo giudiziario aperto dalla procura di Campobasso.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Andrea Ricci