La Lega vuole portare in Veneto lo stesso tipo di governo che ha già messo in piedi nelle Marche e in Calabria. Qui il partito sostiene il rinnovo dei governatori uscenti, Acquaroli e Occhiuto. L’idea è semplice: mantenere un governo locale stabile, affidandosi a chi ha già dimostrato di saper amministrare. A spiegarlo è stato il vicesegretario Claudio Durigon, durante una conferenza stampa alla Camera, alla vigilia delle elezioni regionali in Puglia e Campania, attese per novembre 2025 in alcune regioni.
Il modello Marche-calabria da applicare in Veneto
Negli ultimi cinque anni, Marche e Calabria hanno visto la guida di due figure vicine alla Lega: Acquaroli e Occhiuto. Durigon ha sottolineato i risultati positivi ottenuti sotto la loro amministrazione. Per questo la Lega punta a proporre in Veneto un candidato unico, condiviso con gli alleati, che possa garantire continuità e stabilità. Secondo il partito, è importante dare spazio a chi ha già dimostrato capacità di governo, evitando cambiamenti che potrebbero bloccare o rallentare i progetti già avviati.
Il sostegno alla continuità si basa su due punti chiave: una solida classe dirigente locale fatta di sindaci e amministratori leghisti, e la volontà di mantenere un “buon governo” che ha già portato risultati concreti. Puntare su nomi già noti serve anche a ridurre i conflitti interni e a dare agli elettori un volto riconoscibile e affidabile.
La strategia della Lega per le regionali del 2025
Le elezioni in Puglia e Campania, previste per la fine del 2025, sono uno snodo importante per la Lega e la sua coalizione. Durigon ha detto che “c’è tempo” per prepararsi, ma ha già indicato la strada da seguire: il partito vuole candidati condivisi con gli alleati del centrodestra, così da evitare divisioni e dispersione di voti.
Durante la conferenza stampa, il vicesegretario ha ribadito che la scelta si baserà sulla competenza dimostrata sul campo, guardando soprattutto agli amministratori locali attivi nei vari territori. L’obiettivo è chiaro: mantenere le regioni già governate o dove si può vincere, rafforzando candidati con radici profonde sul territorio. Così la coalizione punta a consolidare il consenso e a presentare un’offerta politica più unita.
La classe dirigente locale al centro del progetto Lega
Quando parla di “grande classe dirigente”, Durigon si riferisce a sindaci e consiglieri leghisti che negli ultimi anni hanno fatto la differenza in molti comuni e province, soprattutto al Nord e al Centro. Questi amministratori sono visti come la base da cui scegliere i candidati migliori. La Lega punta a consegnare le responsabilità regionali a chi conosce bene il territorio, per mantenere coerenza e continuità nelle scelte politiche.
Questa linea è in linea con la filosofia del partito, che preferisce affidarsi a chi ha esperienza concreta e sa rispondere alle esigenze della gente. Sostenere candidati già radicati serve anche a evitare spaccature interne e a garantire stabilità nei governi regionali.
Quando si vota e cosa aspettarsi al Sud
Durigon ha anticipato che le elezioni in Puglia e Campania dovrebbero svolgersi intorno a novembre 2025. Il tempo a disposizione consente alle forze politiche di definire alleanze e preparare le campagne. La Lega intende usare questa finestra per mettere d’accordo gli alleati sui candidati e rafforzare la sua presenza nelle regioni meridionali, dove finora ha incontrato più difficoltà.
Il voto del prossimo autunno sarà decisivo per il centrodestra in queste zone strategiche. La Lega vuole presentarsi con candidati di “buon governo” per fermare le spinte delle forze avversarie e garantire una coalizione solida. Si annuncia quindi un autunno di grandi manovre politiche, tra alleanze da consolidare e strategie da mettere a punto regione per regione.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi