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La direttrice adriatica al centro del piano ferroviario: avanzano i lavori per un collegamento alternativo lungo la costa est

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Lavori in corso per il nuovo collegamento ferroviario lungo la costa adriatica. - Unita.tv
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La direttrice ferroviaria adriatica, che collegherà Bologna e Bari, si conferma come progetto strategico per il trasporto nel centro-nord Italia, acquisendo una rilevanza crescente. Il commissario straordinario Aldo Isi ha illustrato a Pesaro lo stato di avanzamento dell’opera e i prossimi passi da compiere. La linea, lunga circa 750 chilometri, si propone come una seconda grande via alternativa alla dorsale centrale ormai congestionata, sfidando complessità tecniche e necessità di coordinamento territoriale.

Ruolo del commissario straordinario nella corsa alla nuova direttrice adriatica

La nomina di Aldo Isi a commissario di governo ha introdotto poteri speciali per snellire l’iter burocratico e procedere rapidamente nella progettazione e realizzazione della linea ferroviaria adriatica. Il progetto, che percorre la costa est da Bologna a Bari, rappresenta una delle opere infrastrutturali più impegnative in Italia, superando per estensione e complessità persino certi lavori fuori confine, oltre le Alpi. Isi ha evidenziato che questa nomina consente di superare i vincoli tradizionali, disponendo di strumenti decisionali diretti per affrontare gli step autorizzativi.

Dal punto di vista tecnico, il percorso si estende su circa 750 chilometri e coinvolge un territorio molto vasto con diverse realtà urbane e ambientali. La funzione del commissario non è solo quella di coordinare, ma anche di avanzare una visione chiara: dotare l’Italia di un collegamento ferroviario parallelo all’esistente dorsale centrale, ormai satura, per migliorare le comunicazioni lungo l’asse adriatico e alleggerire il traffico. Il risultato dovrebbe essere un potenziamento della capacità di trasporto passeggeri e merci, con inevitabili riflessi sulle economie locali e nazionali.

Tempistiche e fasi di sviluppo del progetto adriatico 2025-2028

Il cronoprogramma definito dal commissario mostra una roadmap articolata in diverse fasi, partendo dal coinvolgimento diretto dei territori interessati. Entro il 2025-2026, è previsto l’avvio delle interlocuzioni con gli enti locali e le comunità coinvolte. In questa fase si definirà il Documento di fattibilità con diverse alternative progettuali. Dopo questa fase, ci sarà un dibattito pubblico, elemento fondamentale per raccogliere osservazioni e criticità in modo partecipato, prima di passare alla fase di progetto di fattibilità tecnico-economica.

Questa seconda fase, più operativa, sarà quella in cui verranno analizzati in dettaglio i costi, gli impatti ambientali, e le soluzioni infrastrutturali per ogni tratto della linea. Idealmente, si prevede di partire con le prime gare d’appalto attorno al 2028. Questo lasso di tempo servirà anche a definire in modo concreto le risorse necessarie e a trovare accordi finanziari, seppure i dettagli economici non siano ancora stati resi noti ufficialmente. Il piano prevede il coinvolgimento dello Stato nel reperimento dei fondi, che saranno inseriti negli strumenti di programmazione nazionale.

Valutazioni sulle alternative al bypass ferroviario di Pesaro

Un nodo particolare del progetto riguarda il bypass ferroviario di Pesaro, un tratto molto discusso nelle fasi precedenti. Aldo Isi ha sottolineato che i vecchi progetti appartenenti ad epoche passate sono ora oggetto di una nuova valutazione, più attenta rispetto agli effetti che simili interventi possono avere sulle città. Nei casi in cui bypass sono stati realizzati, spesso si sono registrate ricadute negative sulle comunità locali, in termini di mobilità e qualità della vita.

Alla luce di questa esperienza, il progetto attuale vuole preservare la costa adriatica come risorsa di accessibilità e attrattività, evitando soluzioni che possano compromettere il tessuto urbano o ambientale. La valutazione di alternative più sostenibili e meno invasive dovrebbe garantire un equilibrio tra esigenze infrastrutturali e tutela dei territori. Si tratta di uno dei passaggi più delicati, dato che la nuova linea deve funzionare efficacemente senza penalizzare i centri abitati lungo il percorso.

Il lavoro di approfondimento e confronto con i soggetti locali proseguirà nei prossimi anni, accompagnando la progettazione definitiva. La complessità di questa tratta evidenzia l’attenzione necessaria a conservare valori paesaggistici e urbani, pur realizzando un collegamento ferroviario moderno e funzionale che possa rilanciare la mobilità lungo la costa adriatica.

Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Davide Galli

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Davide Galli

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