Nel luglio 2025, durante controlli mirati, la polizia ha scoperto gravi irregolarità in due hotel nel cuore di San Benedetto del Tronto, provincia di Ascoli Piceno. Il problema principale? La mancata comunicazione obbligatoria dei dati degli ospiti, una violazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. L’intervento aveva l’obiettivo di verificare che gli albergatori rispettassero le regole sulla sicurezza e sull’identificazione degli ospiti, ma ha messo in luce problemi seri per l’ordine pubblico.
Controlli serrati nel centro: la polizia non lascia nulla al caso
Nella prima parte di luglio, il Commissariato di San Benedetto ha passato al setaccio diverse strutture ricettive nel centro cittadino. L’intento era chiaro: assicurarsi che i gestori rispettassero le norme fondamentali per la sicurezza pubblica, in particolare la registrazione e la comunicazione degli ospiti come previsto dalla legge. Il controllo ha riguardato almeno due hotel, dove sono saltate fuori irregolarità evidenti. Questi controlli fanno parte di un piano più ampio per mantenere ordine e sicurezza in una città turistica, soprattutto in estate, quando i visitatori aumentano.
Durante le verifiche, la polizia ha posto particolare attenzione all’identità degli ospiti, sempre da confermare con un documento ufficiale. È un passaggio fondamentale per una registrazione corretta. La legge impone ai gestori di inviare i dati alle autorità entro tempi precisi, usando moduli specifici, per garantire la sicurezza pubblica e prevenire attività illecite. Nel corso dell’ispezione, sono emerse prove concrete di negligenze e violazioni, che hanno portato a conseguenze di tipo giudiziario.
Due gestori denunciati per mancata comunicazione agli uffici di polizia
I proprietari dei due hotel sono stati denunciati per aver violato l’articolo 109 del Tulps, la norma che impone di trasmettere con rigore i dati di chi soggiorna. Questa legge serve a facilitare il controllo delle persone presenti sul territorio, prevenire pericoli e aiutare le indagini in caso di reati. Non rispettarla comporta sanzioni penali e amministrative, e in questo caso ha portato all’intervento dell’Autorità Giudiziaria locale.
In uno degli hotel, le verifiche hanno anche fatto emergere altre irregolarità di tipo amministrativo, con ulteriori sanzioni per il gestore. Si tratta, per esempio, di mancanza di documenti corretti o altri obblighi burocratici legati all’attività ricettiva. Le autorità hanno imposto multe e chiesto la regolarizzazione immediata delle posizioni, ribadendo che il rispetto delle leggi è indispensabile per tutti.
La polizia e la sicurezza nel turismo estivo
L’azione del Commissariato di San Benedetto del Tronto rientra in una serie di controlli pensati per garantire la sicurezza della città, specie nei mesi estivi quando il turismo fa salire i numeri. Tenere sotto controllo le strutture ricettive serve a evitare situazioni a rischio, come la presenza di persone non registrate o dati incompleti che possono complicare il lavoro della polizia.
Registrare con precisione gli ospiti permette alle autorità di sapere chi soggiorna in città, aiutando a prevenire fenomeni illegali come l’immigrazione clandestina, il traffico di droga o altri reati. Ogni struttura è quindi tenuta a identificare ogni persona con un documento valido e a comunicare tutto entro i termini stabiliti agli uffici di pubblica sicurezza. I risultati dei controlli nelle due strutture sono un segnale chiaro per tutti i gestori: le regole ci sono e vanno rispettate, la polizia non abbasserà la guardia.
Gli accertamenti di luglio 2025 rappresentano un momento importante per la città, sottolineando la necessità che chi offre ospitalità rispetti le norme. Le leggi per la sicurezza pubblica sono rigide e l’attenzione delle autorità non si allenta. San Benedetto del Tronto affronta con decisione queste irregolarità, confermando l’impegno a garantire un turismo trasparente e nel pieno rispetto della legge.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Serena Fontana