Ad Arquata del Tronto, borgo segnato dal terremoto del 2016, apre una mostra dedicata ai 70 anni dell’Acquedotto del Pescara. L’evento racconta la storia di un’infrastruttura che ha trasformato le Marche meridionali, intrecciando il tema dell’acqua con quello della comunità e del territorio. La mostra rappresenta un momento di riflessione e di ripartenza per un’area che ha vissuto forti traumi ma conserva nelle radici la determinazione a guardare avanti.
Una mostra per raccontare la trasformazione delle Marche meridionali
La mostra “Sorgente di comunità – 70 anni di Acquedotto del Pescara” è stata allestita nel cuore di Arquata del Tronto. Qui, dove il terremoto del 2016 ha lasciato profonde ferite, l’esposizione propone un viaggio nel tempo, partendo dalla costruzione dell’acquedotto avviata negli anni Cinquanta. Attraverso documenti, fotografie d’epoca e materiali multimediali, si ripercorrono le tappe del progetto, i progressi tecnologici e l’espansione del servizio idrico nei decenni successivi.
La narrazione intreccia dettagli tecnici con storie di vita quotidiana, mettendo in evidenza il ruolo dell’acqua come elemento che lega la comunità al proprio ambiente. Gli abitanti ricordano come l’arrivo dell’acquedotto abbia cambiato abitudini e condizioni di vita, contribuendo a trasformare il tessuto sociale e culturale della regione. Il racconto si fa testimonianza diretta, accompagnata da voci di chi ha partecipato alla costruzione e alla gestione dell’infrastruttura.
Questa esposizione non si limita a celebrare un’opera pubblica, ma evoca una memoria condivisa e tende a rafforzare l’identità di un territorio ancora oggi impegnato nella ricostruzione e nella valorizzazione. L’acqua diventa simbolo di continuità e speranza in un contesto segnato dalla fragilità e dalla resilienza.
La presenza del nuovo consiglio CIIP durante l’inaugurazione
L’inaugurazione della mostra ha coinciso con la prima uscita pubblica del nuovo consiglio di amministrazione della CIIP, la società che gestisce il servizio idrico. Erano presenti il presidente Marco Perosa e i consiglieri Maddalena Ciancaleoni, Sara Ciriaci, Riccardo Tassi e Gabriele Romanelli. La loro partecipazione rappresenta un segnale di attenzione verso il territorio e il valore dell’acqua come bene comune.
Durante il suo intervento, Perosa ha sottolineato come la mostra restituisca “voce alla visione originaria” che ha portato alla nascita dell’acquedotto, ricordando il ruolo delle comunità locali, dei lavoratori e dei pionieri alla base dell’opera. Ha richiamato l’importanza di mantenere viva quella stessa responsabilità nel presente, ricordando che “l’acqua pulita a disposizione di tutti è il risultato di scelte pubbliche e di un impegno collettivo.”
La nuova governance, nei suoi primi passi pubblici, si è manifestata consapevole del legame tra passato e presente. L’evento ha rappresentato un momento in cui i soggetti coinvolti nel servizio idrico si sono confrontati con la storia per definire con chiarezza le sfide di oggi.
Le sfide future del servizio idrico integrato secondo la CIIP
Nel discorso di apertura, il presidente Marco Perosa ha evidenziato le difficoltà che attendono il servizio idrico nei prossimi anni. Ha citato la scarsità d’acqua come problema che richiede attenzione crescente, la necessità di adottare soluzioni tecnologiche per digitalizzare la gestione delle reti e l’impiego efficiente delle risorse, puntando su recupero e riuso dell’acqua.
Ha evidenziato anche l’urgenza di modelli sostenibili per garantire la sicurezza idrica, senza trascurare il valore dei principi che hanno guidato la creazione dell’acquedotto. Perosa ha definito l’innovazione come continuità, ovvero un progresso che non dimentica le radici ma dà forma a una visione capace di affrontare rischi e cambiamenti ambientali.
Questa prospettiva indica una strada per gestire l’acqua nei prossimi decenni, senza perdere di vista le comunità che ogni giorno ne fanno uso e le condizioni del territorio in cui scorrono le reti idriche. Il discorso ha richiamato inoltre la responsabilità collettiva e la cooperazione tra istituzioni e cittadini come condizioni essenziali per tutelare una risorsa fondamentale.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Rosanna Ricci