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Il Rossini Opera Festival a Pesaro si chiude con oltre 15 mila spettatori e progetti per un allestimento cittadino diffuso

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Rossini Opera Festival a Pesaro chiude con grande successo e nuovi progetti in città. - Unita.tv
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Il Rossini Opera Festival, che si è appena concluso a Pesaro nel 2025, ha confermato il forte legame della città con Gioachino Rossini e la sua musica, registrando una partecipazione ampia e internazionale. L’evento, ormai riconosciuto a livello globale, ha attirato spettatori da decine di Paesi, ponendo Pesaro sotto i riflettori come capitale rossiniana. In queste giornate la città ha vibrato al ritmo delle opere del compositore nato proprio in quella terra.

La partecipazione internazionale e i numeri della 46ª edizione del Rof

L’edizione di quest’anno del Rossini Opera Festival ha superato quota 15.500 spettatori, confermando la capacità dell’evento di attrarre un pubblico vasto e diversificato. Tra queste presenze, il 63% era rappresentato da spettatori italiani, mentre provenienze da 54 Paesi diversi hanno plasmato un’atmosfera internazionale che ha reso Pesaro meta imprescindibile per appassionati e specialisti. L’incasso totale ha raggiunto 841.000 euro, segno tangibile di un successo economico che accompagna il valore artistico del festival.

La risonanza mediatica ha superato i confini nazionali: testate prestigiose come Financial Times e il tedesco Die Welt hanno dedicato attenzione all’evento, contribuendo a far conoscere al mondo la fisionomia culturale di Pesaro durante queste settimane. La manifestazione, entrando nel 2025 con numeri solidi, si conferma una delle vetrine liriche più importanti sul panorama internazionale, dedicata allo studio e alla valorizzazione di Rossini.

La visione del sindaco biancani per un festival che coinvolga tutta la città

Andrea Biancani, sindaco di Pesaro, ha espresso soddisfazione per l’esito del festival e illustrato le sue idee per il futuro della manifestazione e della città. Ha ricordato la richiesta fatta per anticipare gli orari degli spettacoli nel 2025, con l’obiettivo di allungare la vita notturna del tessuto urbano, offrendo agli spettatori e cittadini un clima vivace e partecipato dopo la fine delle rappresentazioni.

Il primo cittadino ha poi avanzato un progetto ambizioso: trasformare Pesaro in un grande palcoscenico a cielo aperto, seguendo il modello di Salisburgo con Mozart. L’intenzione è sviluppare un allestimento urbano diffuso, capace di rendere la città immediatamente riconoscibile come luogo di Rossini durante le giornate del festival. Questo scenario vorrebbe combinare la rendicontazione artistica del ROF con una dimensione culturale estesa a tutto il suolo cittadino, coinvolgendo strade, piazze e spazi pubblici in una cornice sonora e visiva unica.

Biancani sottolinea che questo progetto, oltre a valorizzare il compositore pesarese, mira anche a rafforzare il ruolo del festival con una regia centralizzata che coordini tutte le iniziative con cura e competenza, sprigionando un’atmosfera condivisa tra cittadini e visitatori.

L’omaggio a Gianfranco Mariotti e il valore della memoria nel festival

La 46ª edizione ha riservato anche un momento solenne e di profonda emozione all’interno della sua programmazione. È stato tributato un omaggio a Gianfranco Mariotti, storico sovrintendente e figura chiave nella nascita del Rossini Opera Festival, scomparso nel 2024. La Messa per Rossini, diretta dal maestro Donato Renzetti, ha segnato questo passaggio di memoria dedicato a una persona che ha contribuito in modo decisivo alla diffusione della musica rossiniana.

Questa celebrazione ha rappresentato un segno tangibile della continuità tra passato e presente nel rapporto della città con le opere del compositore. Il ricordo di Mariotti sottolinea l’importanza del legame umano, culturale e storico che sostiene il festival e rafforza la sua identità. La memoria di chi ha fondato e portato avanti il ROF rende evidenti le radici profonde di un progetto artistico che non si limita alla rendicontazione musicale ma abbraccia anche aspetti simbolici fondamentali.

Pesaro, in questa edizione, ha dunque dimostrato di custodire l’eredità rossiniana non solo nelle opere ma anche nella storia delle persone che hanno lavorato per mantenere viva questa tradizione.

Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2025 da Serena Fontana

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Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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