Il ricordo di Giovanni Giacomini, giornalista ascolano e sindacalista della stampa marchigiana

Giovanni Giacomini, voce storica del giornalismo marchigiano - Unita.tv

Davide Galli

1 Settembre 2025

Giovanni Giacomini è mancato all’età di 78 anni, lasciando un segno profondo nel giornalismo delle Marche. Giornalista di lungo corso e volto noto del Resto del Carlino ad Ascoli, ha attraversato tante stagioni della cronaca sportiva e dell’informazione regionale. Il suo impegno non si è però limitato al lavoro in redazione, ma si è espresso con passione anche nell’attività sindacale a tutela dei colleghi.

Il percorso giornalistico di Giovanni Giacomini: dalla cronaca sportiva ai ruoli di redazione

Originario di Ascoli, Giacomini ha costruito la sua carriera soprattutto nel Resto del Carlino, dove è stato figura centrale della redazione locale. Caposervizio e inviato sportivo, è stato particolarmente riconosciuto per la copertura delle gesta dell’Ascoli Calcio durante gli anni magici con gli allenatori Giagnoni, Rozzi e Mazzone. È stato quel periodo in cui la squadra ascolana si fece notare nel calcio italiano, seguendo ogni partita con dedizione e competenza.

Durante la sua attività, Giacomini ha operato anche nella redazione di Ancona, seppur per un arco di tempo più breve. La sua esperienza si è quindi stratificata su più fronti, unendo la cronaca sportiva a quella locale di attualità. Inoltre, ha saputo adattarsi ai cambiamenti del mestiere e delle testate con cui ha collaborato, mantenendo una professionalità riconosciuta da colleghi e lettori.

Il ruolo sindacale nel Sigim e la tutela dei giornalisti marchigiani

Oltre al lavoro in redazione, Giacomini ha dedicato parte significativa della sua vita al sindacato regionale dei giornalisti delle Marche, il Sigim. Ha ricoperto l’incarico di segretario regionale con l’obiettivo di difendere i diritti professionali dei giornalisti e rafforzare la rappresentanza nella regione. Il suo contributo è stato apprezzato da molti, tanto da essere considerato un punto di riferimento nel campo sindacale.

Partecipa inoltre alla Casagit, la cassa di assistenza sanitaria integrativa per giornalisti, dove svolge il ruolo di fiduciario regionale. In questa veste, Giacomini si è impegnato affinché i colleghi potessero contare su un supporto medico e sanitario concreto, sottolineando l’importanza di questa forma di tutela nel mondo dell’informazione.

Negli ultimi anni era membro del collegio dei Probi viri del sindacato marchigiano, continuando a offrire la sua esperienza a sostegno della categoria. La sua azione non si limitava a contenere i problemi, ma puntava a costruire un contesto più stabile per i giornalisti operativi sul territorio.

Il tratto umano di un giornalista vicino alla sua comunità professionale

Chi ha avuto modo di conoscerlo descrive Giacomini come una persona dotata di competenza e passione, capace di affrontare il mestiere di giornalista con rigore e dedizione. La sua presenza nel mondo della stampa locale si è distinta anche per la capacità di ascoltare e sostenere colleghi in difficoltà, attività allora tanto quanto oggi fondamentale nel contesto lavorativo.

La sua morte ha lasciato un vuoto in chi, come lui, ha speso anni nel raccontare storie e salvaguardare i diritti professionali. Le espressioni di cordoglio da parte del Sigim e della Federazione Nazionale Stampa Italiana testimoniano sia l’affetto personale che la stima professionale maturata nel tempo.

Per la regione Marche, e in particolare per Ascoli, la figura di Giacomini rimane un esempio di giornalismo attento e partecipato, legato a un tempo in cui il lavoro della stampa affrontava nuove sfide con concretezza e responsabilità.

Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Davide Galli