Carlo Ciccioli ha trascorso il suo primo anno da europarlamentare impegnandosi su diversi fronti per rappresentare le istanze italiane e quelle del centrodestra. Il suo lavoro si è concentrato su temi cruciali come la sicurezza, le infrastrutture, la competitività industriale, la tutela dei diritti sociali e la valorizzazione delle tradizioni. Questa esperienza lo ha visto attivo soprattutto nelle commissioni Industria, Ricerca e Pesca, dove ha portato avanti proposte concrete e protezionistiche per l’Italia e l’Europa.
Il ruolo di Ciccioli nella Commissione Industria e Ricerca: biotech e sostegno alle imprese italiane
Nel suo primo anno al Parlamento europeo, Carlo Ciccioli ha partecipato intensamente ai lavori della Commissione Industria e Ricerca . Qui si è fatto portavoce di una revisione delle normative europee sul biotech, spingendo per ridurre i vincoli burocratici che ostacolano gli investimenti nel settore. Ha seguito da relatore un importante testo normativo sul futuro della biotecnologia in Europa, chiedendo una maggiore tutela della proprietà intellettuale e una protezione specifica per il cosiddetto ‘sistema Italia’ contro nuove pratiche come la produzione di cibi sintetici, viste con diffidenza.
Ciccioli ha sottolineato più volte come nei settori produttivi servano meno regole restrittive e più incentivi concreti per le imprese. Ha posto l’accento sulla necessità di snellire la burocrazia, un problema che secondo lui rallenta lo sviluppo industriale italiano e limita la competitività. Il suo approccio punta a favorire chi investe direttamente nel paese, senza appesantire ulteriormente le imprese con norme e controlli troppo rigidi. In questi interventi, l’europarlamentare ha richiamato la Commissione europea a mantenere un equilibrio tra progresso tecnologico e sostegno all’economia reale dei territori.
L’impegno per i diritti sociali: proposte per l’inclusione delle persone con disabilità
Ciccioli ha riservato particolare attenzione anche al campo dei diritti sociali, concentrandosi sulle persone con disabilità. Al Parlamento europeo ha sollecitato un aggiornamento della strategia comunitaria rivolta a migliorare le condizioni lavorative di chi convive con disabilità parziali. Tra le proposte più rilevanti c’è l’introduzione di un meccanismo di co-finanziamento, dove l’Unione Europea affianchi economicamente i datori di lavoro per la retribuzione dei lavoratori disabili.
Questa iniziativa mira a incentivare l’assunzione all’interno del mercato del lavoro di persone con difficoltà, offrendo un supporto concreto e finanziario. Ciccioli considera che questo modello possa ridurre le barriere all’occupazione e aumentare la partecipazione attiva dei disabili nelle imprese e nelle attività produttive. Nel corso del suo mandato, ha promosso un dialogo serrato tra istituzioni europee, rappresentanti delle aziende e soggetti che si occupano della tutela dei diritti sociali.
La difesa delle marinerie adriatiche nella Commissione Pesca e la promozione della Strategia Adriatico-ionica
Tra i temi più sensibili affrontati da Ciccioli c’è la difesa delle marinerie e del territorio adriatico. Nel ruolo di membro della Commissione Pesca , ha contrastato proposte di taglio ulteriore allo sforzo di pesca e misure come la demolizione forzata dei motopescherecci, caldeggiate dalla Commissione europea per far fronte alla crisi della pesca. L’europarlamentare ha portato la voce delle comunità marinare italiane, particolarmente di quelle di Marche e Adriatico, opponendosi alla restituzione delle licenze che avrebbe penalizzato ulteriormente pescatori e operatori.
Ciccioli ha lavorato anche per rafforzare la Strategia Macroregionale Adriatico-Ionica , uno strumento di cooperazione tra i paesi dell’area dei Balconi occidentali e l’Italia. Ha partecipato a diversi incontri internazionali e forum per sostenere la formazione di un Intergruppo parlamentare europeo che valorizzi questo asse strategico. Questa iniziativa mira a favorire la coesione territoriale, la crescita sostenibile e la sicurezza nell’area adriatica, mettendo l’Italia al centro di un processo che coinvolge economia, ambiente e sviluppo locale.
Un ponte tra cultura e identità europea: l’eredità di Federico II e proposte per i giovani
Carlo Ciccioli ha dedicato parte della sua attività anche alla promozione culturale, valorizzando un pezzo importante della memoria storica italiana ed europea. In occasione dell’830/o anniversario della nascita di Federico II, ha voluto organizzare una mostra per riportare al centro del dibattito il ruolo storico e culturale dell’imperatore, simbolo di un’identità europea condivisa. Questa iniziativa è stata concepita non solo come evento culturale ma anche come proposta per rafforzare il senso di appartenenza delle comunità.
Oltre alla cultura, Ciccioli ha proposto un piano dedicato ai giovani a rischio di esclusione sociale. L’idea prevede la realizzazione di nuove strutture riabilitative e strumenti efficaci per prevenire la recidiva nella devianza, con un modello che non si limiti alla repressione ma favorisca il recupero e l’inclusione. Questa proposta di legge punta a migliorare le condizioni di chi si trova in situazioni vulnerabili, offrendo risposte concrete da parte delle istituzioni europee attraverso piani strutturati.
Carlo Ciccioli continua a costruire la sua azione politica al Parlamento europeo puntando sulla difesa delle comunità italiane e sul rafforzamento della presenza italiana nei processi decisionali di Bruxelles. L’anno trascorso ha segnato un percorso intenso, con numerose iniziative legislative e proposte mirate a tutelare il lavoro, i diritti e le risorse locali all’interno del contesto europeo.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Andrea Ricci