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Gli ori delle dame tornano a brillare nella Quintana Di Ascoli Piceno con creazioni artigianali uniche

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Ori artigianali delle dame brillano alla Quintana di Ascoli Piceno. - Unita.tv
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La Quintana di Ascoli Piceno si prepara alla Giostra di Sant’Emidio, confermando l’atteso ritorno degli “Ori delle Dame”. Un appuntamento che unisce la tradizione medievale all’artigianato locale, mettendo in luce il lavoro degli orafi del territorio. Questi gioielli dal gusto antico arricchiscono il corteo e celebrano le dame di ogni sestiere, confermando l’importanza della rievocazione storica nella cultura ascolana.

Ori Delle Dame, arte e tradizione si incontrano in una cerimonia speciale

La consegna degli “Ori delle Dame” si è svolta nella Sala Gialla della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, davanti a autorità locali e rappresentanti dei sestieri. Giunta alla 16ª edizione, questa iniziativa punta i riflettori sull’eccellenza artigiana del Piceno. I maestri orafi hanno realizzato gioielli unici, ispirati alle tecniche e ai modelli medievali, curando ogni particolare con la lavorazione a mano.

I sei pezzi, donati alle dame che rappresentano ciascun sestiere della Quintana, non sono solo belli da vedere. Raccontano la storia che ogni costume porta con sé. Tra gli artigiani coinvolti figurano nomi noti in zona: Pietro Angelini di “Oro Moda”, Giuseppe Coccia con Davide De Iulis di “Coccia e Oddi”, Paolo Sciamannetti di “Capricci Preziosi” e Luca Viscioni di “Diamantiis”. Ognuno ha firmato creazioni pensate per rispecchiare la cultura medievale con metodi tradizionali, trasformando ogni gioiello in un simbolo prezioso, sia per valore che per significato.

Dame e sestieri: il cuore pulsante della Quintana

La Quintana si basa sulla storica rivalità tra sei sestieri della città, ognuno con il proprio stemma, colori e identità. Le dame sono le loro rappresentanti e indossano gli ori che simboleggiano la storia e la cultura dei quartieri. Per il 2025 le protagoniste sono Natalia Carassai per Porta Tufilla, Nadia Manocchi di Piazzarola, Federica Fioravanti per Sant’Emidio, Arianna Viviani di Porta Romana, Chiara Capriotti di Porta Solestà ed Elena Serianni per Porta Maggiore.

Con orgoglio, ognuna sfoggia i gioielli, veri e propri segni distintivi che accompagnano la Giostra di domenica prossima, la festa in onore del patrono della città, Sant’Emidio. Questi ori danno all’evento un valore aggiunto, creando un legame visivo e culturale tra passato e presente. I gioielli si inseriscono perfettamente nell’atmosfera medievale, fatta di simboli, lavorazioni artigianali e storie locali.

La novità del 2025: gli ori dei castelli e il tocco delle merlettaie

Quest’anno la tradizione si amplia con una novità importante: arrivano gli “Ori dei Castelli”. In particolare, il Castello di Folignano entra nella festa con la castellana Luigia Michini. Lei indosserà un ornamento realizzato al tombolo, con filo dorato e perle, frutto del lavoro paziente della merlettaia Gabriella Tassotti.

Questa aggiunta mette in luce anche altre arti tradizionali, oltre a quelle orafe, coinvolgendo chi lavora con tecniche storiche legate ai tessuti e ai merletti. L’ingresso del Castello di Folignano amplia il significato della manifestazione, guardando non solo alla città capoluogo ma anche al territorio circostante e alle sue radici.

Premio Tonino Orlini, l’omaggio ai cavalieri con un simbolo di pace

Nella stessa cerimonia è stato presentato il premio “Tonino Orlini”, dedicato al cavaliere che otterrà il punteggio più alto nelle Giostre di luglio e agosto. Si tratta di un piatto in ceramica decorato da Barbara Tomassini, con l’immagine di un cavallo rampante, il cavaliere e la lancia abbassata. Un simbolo che rappresenta la pace, intrecciata ai valori di coraggio e competizione della manifestazione.

Questo riconoscimento aggiunge un valore artistico e simbolico alle gare, premiando l’impegno sportivo con un oggetto che richiama le radici culturali della Quintana. La cerimonia ha così unito artigianato, storia e sport, mettendo in luce il legame profondo tra queste anime dell’evento.

Anche nel 2025 la Quintana torna a farsi sentire con i suoi simboli più forti, mantenendo vive le radici storiche attraverso manufatti artigianali e figure emblematiche. Un’occasione per rafforzare il legame tra comunità, storia e creatività tradizionale, in una festa che è memoria e celebrazione.

Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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