La decisione della Regione e del Comune di Macerata di appoggiare l’arrivo dell’università privata Link Campus ha scatenato una dura reazione da parte dei Giovani Democratici locali. Il gruppo muove critiche precise contro gli enti pubblici per la scelta di favorire un ateneo i cui proprietari hanno precedenti giudiziari, ponendo l’accento sul rischio che questa mossa danneggi gli atenei pubblici già presenti nella provincia.
Critica al progetto dell’università privata e alla scelta delle istituzioni locali
I Giovani Democratici di Macerata hanno espresso una netta opposizione all’ipotesi di insediamento del Link Campus nella città, puntando il dito contro la Regione Marche e il Comune. Nel loro comunicato hanno evidenziato come non sia accettabile che le istituzioni spalanchino le porte a un’università privata che, a loro avviso, non rispetta criteri di trasparenza e affidabilità, soprattutto perchè i proprietari sono stati condannati.
Secondo il loro punto di vista, l’investimento pubblico dovrebbe invece essere concentrato sulle università dello stesso territorio che già garantiscono una formazione pubblica, accessibile a tutti e di qualità. I Giovani Democratici ritengono che l’università privata rischi di trasformare l’istruzione in un’attività commerciale, mettendo a repentaglio l’integrità e la missione educativa delle strutture pubbliche.
Questa posizione nasce da un’ampia preoccupazione per il futuro dell’istruzione superiore locale, dove si teme che l’arrivo di un soggetto privato possa generare una competizione sleale, sottraendo risorse e attenzione a Unimc e Unicam, gli atenei pubblici di Macerata e Camerino, esempi riconosciuti di eccellenza nel territorio.
La difesa delle università pubbliche maceratesi e l’appello alle istituzioni universitarie
I Giovani Democratici sottolineano l’importanza di proteggere le università pubbliche di Macerata e Camerino, due realtà che rappresentano il cuore della formazione accademica nella provincia. Questi atenei, secondo il gruppo giovanile del PD, meritano una maggiore attenzione, sostegno e risorse per approfondire la ricerca e sviluppare nuove opportunità di studio, contribuendo alla crescita culturale e sociale della regione.
Il loro appello si rivolge direttamente alle autorità delle due università, invitandole a prendere pubblicamente posizione sulla questione dell’ingresso nella città di un’università privata con caratteristiche discusse. Per i Giovani Democratici, il silenzio di Unimc e Unicam equivarrebbe a una mancanza di tutela verso il sistema pubblico e verso gli studenti che si affidano all’offerta formativa locale.
Viene ribadito il valore fondamentale della formazione pubblica come strumento di uguaglianza e inclusione sociale, soprattutto in un momento in cui la pressione economica rischia di limitare l’accesso allo studio superiore.
Richiesta di maggiori investimenti per il diritto allo studio nelle Marche
L’ultima parte del comunicato insiste sulla necessità di sostenere il sistema universitario marchigiano con interventi concreti, come l’aumento delle borse di studio e la realizzazione di più alloggi per studenti. I Giovani Democratici segnalano come l’ampliamento delle infrastrutture dedicate al diritto allo studio sia prioritario per garantire pari opportunità a tutti i giovani della regione, indipendentemente dalle condizioni economiche.
Viene respinta l’idea di un modello universitario di tipo “élite”, non ritenuto adatto al tessuto sociale e culturale delle Marche. Il gruppo conferma l’impegno per un sistema che metta al centro i diritti degli studenti, sostenendo politiche pubbliche mirate a rendere più accessibile e inclusiva la formazione superiore.
Il richiamo finale è un invito alle istituzioni regionali a sostituire i progetti di espansione privata con investimenti diretti nelle università esistenti, per consolidare un’offerta formativa aperta e di qualità, in favore dell’intera comunità marchigiana.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Luca Moretti