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Fedrigoni Fabriano e Rocchetta: accordo sul premio di risultato, ma cresce la tensione su cassa integrazione e vendita della macchina F3

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Accordo sul premio di risultato a Fedrigoni Fabriano, ma tensioni su cassa integrazione e vendita F - Unita.tv
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L’incontro tra i sindacati e la direzione degli stabilimenti Fedrigoni di Fabriano e Rocchetta, in provincia di Ancona, ha portato qualche novità sul fronte produttivo e del lavoro. Sul premio di risultato si è trovato un accordo che aggiorna i parametri alle nuove condizioni di lavoro. Ma restano nodi importanti, come la cassa integrazione prevista per l’estate, le difficoltà nelle ricollocazioni e la decisione di vendere la macchina F3, che continua a creare malumori tra i rappresentanti dei lavoratori.

Premio di risultato rivisto: un primo passo, ma restano le incognite

La novità più apprezzata dall’ultima riunione riguarda la revisione delle regole che definiscono il premio di risultato . I cambiamenti nella produzione e nei metodi di lavoro negli ultimi mesi hanno reso necessaria una nuova lettura degli obiettivi, più vicina alla realtà attuale dei due stabilimenti marchigiani.

I sindacati sottolineano che questo aggiornamento può spingere i lavoratori a dare il meglio, anche se il vero aumento del premio è ancora in discussione e si punta a un accordo a medio termine, biennale o triennale, che tenga conto delle condizioni di mercato e delle prospettive produttive.

In pratica, Fabriano e Rocchetta stanno passando a processi più snelli ma anche più complessi. Per questo serviva rivedere i parametri con cui si valuta la produttività. Questo aggiustamento è il primo passo per gestire meglio il lavoro in un contesto che cambia rapidamente.

Cassa integrazione ad agosto: un colpo duro per i lavoratori

Una delle preoccupazioni principali dei sindacati riguarda la conferma della cassa integrazione ordinaria dal 18 al 22 agosto. Colpisce i reparti Montaggio Tondo , Eclose e i filigranisti. Questa sospensione si aggiunge alle due settimane di ferie già previste nello stesso periodo.

Il risultato è una pausa più lunga per molti dipendenti, con un rallentamento della produzione e un impatto diretto sulle buste paga. Per i sindacati, questa scelta arriva in un momento in cui invece ci si aspetterebbe una ripresa più concreta.

La situazione occupazionale resta fragile, con molti lavoratori ancora coperti da ammortizzatori sociali. L’uso della cassa integrazione in piena estate fa temere ulteriori ripercussioni sull’attività produttiva e sulla stabilità economica delle famiglie.

Ricollocazioni e lavoro temporaneo: la strada è ancora in salita

Dal punto di vista dell’occupazione, i numeri parlano chiaro: 115 lavoratori sono stati ricollocati, perlopiù all’interno delle Marche , mentre altri nove sono finiti nel Nord Italia e cinque sono passati a Ritrama Sassoferrato, altra società del gruppo. A questi si aggiungono 15 persone in ricollocazione temporanea.

Nonostante gli sforzi, restano 44 lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Questo dimostra quanto sia complicato reinserire tutti e apre interrogativi sul futuro dell’organico.

I sindacati segnalano problemi nell’avviare processi produttivi chiave, come il ciclo continuo sulle macchine Tondo nella zona Sicurezza. I ritardi limitano formazione e recupero dei posti di lavoro previsti. La presenza di tanti lavoratori in attesa di una sistemazione stabile rappresenta un punto critico nel percorso di riorganizzazione.

La vendita della macchina F3 confermata: le reazioni non si fanno attendere

Al centro del confronto c’è anche la conferma da parte dell’azienda della vendita della macchina F3. I sindacati si sono detti contrari con decisione, vedendo in questa scelta un rischio serio per il lavoro e l’organizzazione degli impianti.

Le rappresentanze dei lavoratori promettono di mettere in campo tutte le azioni necessarie per bloccare la vendita, considerandola un pericolo per l’occupazione e per la tenuta produttiva degli stabilimenti.

Il dialogo con la direzione resta acceso, con l’obiettivo di evitare decisioni che possano danneggiare i lavoratori e il territorio. Si apre così una fase delicata, in cui bisognerà trovare un equilibrio tra esigenze di mercato e tutela del lavoro.

Il confronto tra sindacati e Fedrigoni a Fabriano e Rocchetta resta quindi acceso, tra qualche risultato positivo e diverse incognite da sciogliere. Le prossime settimane saranno decisive per capire come evolveranno le relazioni e quali prospettive attendono i dipendenti.

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Davide Galli

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Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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